È questo a cui abbiamo pensato quando abbiamo visto le foto di Hongcun, un villaggio rurale della provincia di Anhui: una Bagno Vignoni della Cina sud-orientale!
Hongcun
Questo delizioso borgo, che ha destato l’interesse dell’Unesco, è salito alla ribalta tra i viaggiatori nel medesimo anno di riconoscimento nel Patrimonio dell’Umanità ma per ragioni diverse.
Hongcun è stato infatti il set de “La tigre e il Dragone” e dal 2000, è iniziata una specie di pellegrinaggio da parte degli estimatori del film di Ang Lee.
Il passaparola ha fatto il resto.
Hongcun è un bellissimo villaggio con una struttura molto particolare che ricorderebbe un bue e presenta una ricchezza di sculture e architetture risalenti addirittura alle dinastie Ming e Qing che lo rendono una meta molto apprezzata anche dagli artisti.
Molti pittori si siedono infatti sulla sponda dello Yuezhao, lo stagno artificiale a mezzaluna e dipingono i suggestivi riflessi delle abitazioni bianche coi tetti neri sulle acque immobili… un vero spettacolo!
Dicevamo che la tradizione vuole che Hongcun ricordi un bue: la collina sarebbe la testa, due enormi alberi le corna, il villaggio vero e proprio sarebbe il corpo, la rete di canali che lo attraversa, alimentati dal vicino torrente Jiyin, gli intestini e i ponti le quattro zampe.
Percorrete ogni angolo di questo villaggio rurale e date un’occhiata alle case tra i vicoletti stretti e acciottolate. Qualcuna è aperta al pubblico, come la Chengzhi Tang, la casa di un ricco mercante di sale considerata, nonostante le misure ridotte, un “palazzo imperiale”.
Dotata di 60 camere, preserva travi in legno e pannelli murali risalenti alla dinastia Qing che non sono stati deturpate (almeno non troppo) dalle truppe russe di passaggio durante la lunga marcia (i soldati erano usi infatti a sfregiare sculture e dipinti con i loro coltelli).
Anche altre abitazioni private sono una fonte di curiosità tra i turisti, per i decori, le architetture e soprattutto per il pesce messo ad essiccare sul retro: fotografatelo anche voi!
Per entrare a Hongcun, dovrete pagare un biglietto d’ingresso pari a 104 yen valido per tre giorni: noi suggeriamo di fermarvi al tramonto per godere dei silenzi di questo borgo quando anche l’ultimo turista è andato via e potrete ammirarlo di sera, quando le luci delle case si riflettono sulla mezzaluna d’acqua.
Fino a qualche tempo fa non era possibile alloggiare all’interno di Hongcun: da quest’anno ci sono un paio di ostelli proprio nel centro.
In alternativa, potreste provare – come si faceva prima – ad alloggiare presso le case private dove i residenti vi offriranno una camera (pulita e accogliente per 80/100 yen a notte).
L’indomani, gli amanti delle passeggiate nella natura tra alberi e bambù, potranno raggiungere la cima della collina e da lì, ammirare un paesaggio spettacolare!
Come arrivare: il modo più semplice, è raggiungere la “vicina” Tunxi (a 85km) con un treno da Huangshan (a sua volta collegata a Shanghai con voli giornalieri nel pomeriggio) e quindi giungere a Hongcun con un autobus (ne parte uno ogni ora): il viaggio vi consentirà di ammirare la bellezza della campagna cinese quindi, occhi spalancati!