Macao negli ultimi anni ha scalato le classifiche di gradimento da parte di milioni di turisti accattivati dall’incredibile varietà di casinò per giocare d’azzardo.
Macao
Già nel 2006, sul Financial Times si riconosceva la forte ascesa dell’ex colonia portoghese nel panorama mondiale e si profetizzava il sorpasso su Las Vegas, ormai ex Capitale del Gioco.
Macao è una penisola da sempre vocata all’intrattenimento (pensate che la legalizzazione delle scommesse risale addirittura al 1847!) ma solo quando è tornata sotto il controllo cinese nel 1999, ha subito un vero, radicale cambiamento.
Il governo cinese ha tolto il monopolio sul gioco d’azzardo alla Sociedade de Turismo e Diversoes de Macau, ha messo all’asta tre concessioni e dal 2002 incoraggia questa fiorente industria, trasformando di fatto Macao nella Las Vegas asiatica (o nella Monte Carlo d’Oriente).
In città si sono moltiplicati i casinò (alcuni, davvero sorprendenti, sono stati costruiti persino sull’acqua!) e l’offerta è oggi studiata per soddisfare le molteplici esigenze dei turisti che giungono sulla penisola, anche solo per un giorno.
Macao è meta infatti di un turismo giornaliero di viaggiatori che, nella maggior parte dei casi, fanno base a Hong Kong (l’altra Regione Amministrativa Speciale della Cina) situata a soli 65 chilometri a est.

Venetian Casino Macau – foto| | zt_kw
Ogni giorno, ogni mezz’ora, 24 ore su 24, imbarcazioni stracolme trasportano da un porto all’altro migliaia di turisti/giocatori.
Non mancano addirittura transfer di lusso in elicottero, grazie ai quali si copre la distanza di circa 40 miglia in soli 15 minuti anziché in 60 col ferry!
Molti turisti, abbagliati dallo scintillio, dallo sfarzo, dalla ricchezza di Macao non sanno che si tratta di un’isola felice visto che, nel resto del paese, è tassativamente vietato il gioco d’azzardo!
Questa legge estremamente severa sul gioco comporta inevitabilmente che gli stessi cinesi finiscano col dirigersi a frotte nella regione per sfidare la fortuna a colpi di roulette o chemin de fer!
Se state valutando l’ipotesi di un viaggio in Oriente, dunque, documentatevi accuratamente (e questo articolo sulle leggi asiatiche potrà chiarire le idee sui rischi del gioco d’azzardo nei diversi paesi), per non incorrere in situazioni assai spiacevoli se non addirittura rischiose!
La chicca: le vie cittadine, pur essendo costellate dal luccichio dei casinò, possono ancora offrire (all’osservatore interessato anche ad altro) qualche suggestivo scorcio sulle architetture coloniali risalenti alla dominazione portoghese e testimonianze dell’evangelizzazione di Macao, considerata “Porta della Chiesa” verso la Cina, come i resti della Cattedrale di San Paolo.
1 commento
Un vecchio film mi fece scoprire, adolescente, il fascino di Macao. Protagonista Lex Barker, credo. Il perno della trama era il… gioco d’azzardo. In questo caso, la Cina non ha toccato quello che consentiva il Portogallo, a quanto pare.