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(Agri)turistipercaso: il Blog Tour in Veneto, tra malghe, falesie e cibo genuino

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Altopiano di Asiago

Venerdi 24 maggio grazie al blog tour Agrituristipercaso abbiamo attraversato le porte della regione Veneto con l’obiettivo di invadere il territorio. In un clima decisamente frizzante e poco primaverile, incontriamo gli altri blogger armati di pile e k-way e l’efficiente staff di StudioCru e Campagnamica (Associazione Agrituristica di Coldiretti).

Altopiano di Asiago: un capriolo!!!

Altopiano di Asiago: un capriolo!!!

Altopiano di Asiago

La prima tappa da scalare è stato l’Altopiano di Asiago: abbiamo percorso frazioni e paesaggi innevati, increduli per questa primavera che in pieno maggio gioca ancora a nascondino con l’inverno.

Arrivati sull’Altopiano, veniamo accolti da un personaggio d’eccezione, Gianni Rigoni Stern (figlio di Mario) forestale in pensione che racconta le sue esperienze in Bosnia e veste il ruolo di Cicerone passeggiando nella “sua” vallata.

Malga Spill

Malga Spill

Nella Malga Spill abbiamo anche la fortuna di gustare tutti prodotti del territorio, alcuni dei quali per noi sconosciuti: un ottimo pasticcio all’asiago, del riso con ortica, kumo e carletti (due particolari tipi di erbe), una saporita polenta di patate chiamata considera, la tosella (formaggio alla piastra con burro) e dei cuori di tarassaco (una pianta a fiore che in dialetto veneto si chiama pisacàn).

A noi è piaciuta moltissimo questa Malga, la cucina è eccezionale e la veduta da 1.100 mt di altezza vi lascerà a bocca aperta!

Agriturismo Camplan

Agriturismo Camplan

Stanchi ma entusiasti per la piacevole serata, ci dirigiamo nell’Agriturismo Camplan, una deliziosa azienda agricola che dispone di miniappartamenti dotati di ogni comfort e situata nel cuore dell’Altopiano dei Sette Comuni.

Il mattino seguente, il nostro risveglio è accompagnato da una sana colazione a base di marmellate, pane fresco e soprattutto, un sapore assolutamente nuovo per le nostre papille: quello del latte crudo (fresco, appena munto e non pastorizzato)!

Vi consigliamo di provare prima con un piccolo sorso, il sapore forte e l’odore deciso potrebbero non farvelo apprezzare, ma vale comunque la pena assaggiarlo.

Il nostro tour è quindi proseguito verso l’Agriturismo al Cucco, situato nella valle del torrente Astico ed immerso in un bellissimo bosco dove è possibile visitare – come abbiamo fatto noi – le gallerie utilizzate come rifugio antiaereo e deposito munizioni durante la 2° Guerra Mondiale.

Vennero costruite dall’organizzazione Todt, impresa all’avanguardia, che si occupò della costruzione di strade, ponti ed opere difensive.  Un’esperienza che va fatta, nello stesso buio e negli stessi silenzi, rievocando un capitolo buio del nostro passato recente.

Laboratorio di produzione del formaggio

Laboratorio di produzione del formaggio

Per ritrovare le forze, ci siamo concessi un succulento pranzo presso il ristorante dell’agriturismo, degustando formaggi in compagnia di Emilio Nizzero dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatore Formaggi, dopo aver assistito alla dimostrazione di come il latte delle capre camosciate diventa formaggio.

Agriturismo Monterosso

Agriturismo Monterosso

Azienda Agrituristica Monterosso

Azienda Agrituristica Monterosso

Tra le molteplici attività proposte per il pomeriggio, abbiamo optato per una sana e genuina merenda presso l’Azienda Agrituristica Monterosso.

Posta sulle colline della città di Brendola, detta anche “La porta dei Berici”, l’azienda gode di 6 ettari di terreni, coltivati a viti, frutteti ed ortaggi seguendo le tecniche di agricoltura biologica.

La nostra merenda comprendeva: succo di mele, di uva, insaccati, formaggi e, per finire, una deliziosa torta di mele e petali di rosa!

Incompiuta di Brendola

Incompiuta di Brendola

Quando ci siamo rimessi in marcia, il nostro sguardo è stato catturato dall’imponente “Incompiuta di Brendola”, una chiesa i cui lavori sono iniziati nel 1930 grazie ai fondi raccolti dal parroco del paese e interrotti 9 anni dopo a causa dello scoppio della 2° Guerra Mondiale e dell’esaurimento delle risorse economiche a disposizione.

Il nostro viaggio è proseguito quindi alla volta dell’Agriturismo il Monte degli Aromi, dove Antonio e Francesca ci hanno accolti con straordinaria ospitalità.

La struttura, curata nei minimi dettagli con camere spaziose e ben arredate, è immersa tra colline, boschi, alberi da frutto ed oliveti.

Il tour culinario ci ha permesso di gustare i prodotti del territorio presso l’Agriturismo da Sagraro.

Sulla tavola si sono avvicendati formaggi, miele, marmellate ed i famosissimi asparagi bianchi, la cui particolarità consiste nel crescere sottoterra lontano dai raggi solari.

Dal 2001, l’agriturismo è anche Fattoria didattica ed offre ai suoi ospiti diversi percorsi mirati alla conoscenza del vino, dell’olio, delle piante del bosco e dell’orienteering.

Una volta tornati alla struttura Monte degli Aromi, siamo caduti in un sonno profondo, complice l’eco del silenzio, difficile da sentire nella quotidianità delle nostre giornate di solito frenetiche e rumorose.

La location, i paesaggi, i gestori e le loro mille attenzioni verso il cliente ci hanno fatto letteralmente innamorare di questo agriturismo!

Falesia di Lumignano

Falesia di Lumignano

Falesia di Lumignano

Falesia di Lumignano

Domenica, di buon mattino, ci siamo rifocillati con una colazione ricca e biologica per prepararci all’arrampicata della falesia di Lumignano.

Qui Bruno, aspirante guida alpina, Valerio, Enrico, Matteo M. e Matteo G. con orgoglio e passione, hanno mostrato la montagna ai nostri occhi cittadini.

Armati di imbragatura, scarpette, coraggio e tanto supporto siamo riusciti ad entrare in sintonia con la parete rocciosa e ad emozionarci passo dopo passo, consapevoli di compiere un’impresa (soprattutto per chi, come me, soffre di vertigini!). Come non ripagare tanta fatica con l’ultimo (peccato!) tour a tavola?

Agriturismo Brunello "Il Palazzone"

Agriturismo Brunello “Il Palazzone”

Nell’Agriturismo Brunello “Il Palazzone”, le nostre papille gustative sono state solleticate dalla bontà dei famosissimi bisi di Lumignano e la mente è stata inebriata dal profumo (e dal sapore) delle ottime grappe della Distilleria Fratelli Brunello.

Il nostro (primo) blog tour nel vicentino, si è concluso con qualche chilo in più e tante, tante risate. In valigia, abbiamo riposto le immagini di paesaggi incantati (e forse del tutto inediti a fine maggio, per via della neve) e i profumi di una terra autentica e genuina.

Sul treno che ci ha ricondotti a Roma, abbiamo ripercorso i giorni appena trascorsi e non c’è stato minuto in cui non  abbiamo ritrovato gli sguardi di coloro che ci hanno donato il loro tempo, i sorrisi, l’attenzione, la cura, l’amore per un territorio ancora da scoprire! Un grazie speciale a Claudia e Elisa che hanno reso possibile tutto questo.

Articolo redatto da Giulia S.

6 commenti

Giovy Malfiori 31 Maggio 2013 - 15:24

Grande Giulia!
Che bello leggere i racconti sull mia terra d’origine!

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GIULIA 2 Giugno 2013 - 9:25

Giovy la tua terra è veramente bella 🙂

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silvia - idiaridellalambretta 31 Maggio 2013 - 14:28

grande sei riuscita a fotografare il capriolo! ♥

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GIULIA 2 Giugno 2013 - 9:24

non potevamo lasciarcelo sfuggire..cmq il merito è di Lorenzo 🙂

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Arianna The Travel Planner 31 Maggio 2013 - 12:44

Bellissimo articolo, grazie Giulia per avermi fatto rivivere il nostro bellissimo week end!

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GIULIA 2 Giugno 2013 - 9:22

Grazie a te per la compagnia 🙂

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