Consonno è un piccolo borgo nel comune di Olginate, in provincia di Lecco. Anzi no. Consonno era un piccolo borgo abitato da una settantina di persone.
Poi negli anni ’60 è arrivato un imprenditore, ha acquistato tutti gli edifici acquistabili, ha raso al suolo l’osteria, la bottega, le case (per fortuna ha salvato chiesa e canonica) e ha tirato su strutture improbabili (riecheggianti stili architettonici arabeggianti, orientali, non senza qualche “americanata” e, perché no, un’eco medievale) con l’obiettivo di fondare una città nuova.
Sfrattati, per forza di cose, tutti gli abitanti, Mario Bagno si è trovato alle prese con quella che molti hanno definito la “Città dei Balocchi” o la “Las Vegas della Brianza” per le sale da gioco, le sale da ballo, i negozi del lusso.
Ma i sogni (o gli incubi?) son desideri e non sempre si realizzano: una serie di frane nel 1976 mise fine al progetto scellerato del Conte e Consonno fu abbandonata.
Oggi è un paese fantasma. Passeggiare tra le macerie di un’ambizione è davvero sconcertante. Vi consiglio di approfondire l’argomento sul bel sito Consonno.it o di ammirare il reportage fotografico di Matteo – Anafestico “Il paese dei balocchi“.
Come arrivare: Consonno è raggiungibile solo con una mulattiera da Olginate, a piedi, in mountain bike o con ciclomotori.
8 commenti
IO MI RICORDO AI TEMPI AVEVO 20 ANNI SEMBRAVA CHE DOVESSE SORGERE UNA MEGA CITTà ERA TUTTO LUSSUREGGIANTE E CI SI POTEVA ARRIVARE IN MACCHINA MA QUELLO CHE MI RICORDO E SONO STATO DIVERSE VOLTE CON AMICI DI GENTE NON CE NE ERA TANTA ANZI POCHISSIMA TUTTE LE VOLTE CHE CI ANDAVO NON VEDEVO TANTA GENTE POI MI RICORDO CHE ACQUISTARE UNA BEVANDA O ANDARE AL RISTORANTE NON SE NE PARLAVA ERA UN PO CARUCCIO….
Meraviglia! Una precisazione: E’ raggiungibile anche da una stradicciola asfaltata dal paese confinante a Consonno, che si chiama Villa. La stradicciola, benché stretta, ospita un’autovettura.
Questa storia me la devo far spiegare da chi so io, che ci abita vicino. E farmici proprio accompagnare.
@paòlo: purtroppo sì. Ci si dovrebbe mettere d’impegno perché restino bei borghi e non diventino mai meteore…
@nkw: e come dargli torto? Il quadro è molto eloquente…
@ernest: mi chiedo come possa succedere, però…i soldi non possono comprare la gente, le loro vite, i loro sogni, le loro case. Per uno sfizio, poi.
@rory: magari fosse un set! No no. E’ proprio un ex borgo. 🙁
Sembrano gli studios di Cinecittà. 🙂
Questa cosa è incredibile, non ne sapevo niente.
non ci sono parole.
Con i soldi puoi fare tutto, anche comprarti un paese, usarlo per un po’. giocarci e poi buttarlo via.
“Il sonno della ragione genera mostri” diceva uno molto più in gamba di me.
Sai che non sapevo nulla di sta cosa. Che disastro, quanto spreco. Eh ma è piena l’Italia di queste meteore. Ora leggo le altre puntate di questa rubrica, hai già parlato del quartiere delle Rose di Pieve Emanuele?