Vi siete mai chiesti chi abbia inventato il cavatappi? C’è qualcuno che non solo lo ha fatto, ma ha messo a disposizione di tutti noi le sue ricerche, la sua conoscenza e la sua appassionante collezione istituendo, nel 2006, il Museo dei Cavatappi.
Siamo a Barolo (patria di un vino di eccellenza) e, in un elegante spazio espositivo, potrete imparare molto sulla storia di questo strumento (ad esempio che il primo brevetto è dell’inglese Samuel Henshall nel 1795) e ammirarne decine di modelli, fogge e materiali. Sì, perché ci sono quelli semplici a “T”, a meccanismo semplice e a vite, a leva singola, a due leve, o composta, decorativi, figurativi, preziosi, in miniatura, pubblicitari, a tema animale e tanti altri ancora.
L’idea di condividere con i visitatori le sue conoscenze e la sua collezione, è venuta a Paolo Annoni dopo aver ricevuto in dono da un amico un antico cavatappi francese, l’Excelsior, brevettato da Jacques Pérille nel 1880.
Il museo può essere visitato liberamente ma, per i più esigenti, offre ben 4 tipologie di visita, tutte su prenotazione: quella “con il collezionista” che vi accompagnerà in questo suggestivo viaggio nella storia del cavatappi, mostrandovi e descrivendo i pezzi in mostra; la visita “Cavatappi antichi e degustazione del Barolo”, che prevede una visita libera, accompagnata dall’apertura di alcune bottiglie con antichi cavatappi e, a seguire, la degustazione del Barolo; la visita “Con il collezionista, cavatappi antichi e degustazione del Barolo”, che abbina le prime due tipologie di visita e la visita “Didattica per le scuole”.
Indirizzo: Piazza Castello, 4 Barolo (CN)
Contatti: 0173 560539
Orari: tutti i giorni (festivi compresi) dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18:30. Chiuso il giovedì (tranne nel mese di ottobre). Chiuso anche nei mesi di gennaio e febbraio. Sono previste aperture straordinarie e serali su prenotazione.
Prezzi: 4€ intero, 3€ ridotto (gruppi, Touring Club Italiano, FAI, SLOW FOOD, Langhe Roero Card, Eventi Card, Uscire Card, over 65 anni, under 12 anni). Ingresso libero per i disabili.
7 commenti
Interessante sotto tutti i punti di vista. Buona nuova settimana, cara Monica.
Io lavoro proprio lì vicino. Da anni vado a pranzare a Barolo; ma ignoravo l’esistenza di questo museo!Domani salto la pausa pranzo e ci faccio un salto!
Qualcosa in mateeia conoscevo. Ma, soprattutto, giù il cappello davanti ad un bicchiere di buon Barolo!
Quando lavoravo al ristorante adoravo aprire il vino con il classico cavatappi a mano, sublime ascoltare il rumore del tappo che scivola via dal vetro 🙂
Ciao bellezza!
Ci sono stato:curioso e interessante.
interessante come museo
e dire che io non vado tanto daccordo con i cavatappi
chissà perchè ogni qualvolta
che tento di aprire una bottiglia
finisco sempre per farmi male
a presto
Mio marito e` pazzo di cavatappi ne possiede parecchi ma penso che ignori l’esistenza di questo museo….segnalo.
saluti
francesca