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Viaggio alla scoperta degli Alberi Monumentali del Lazio

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
cedro del libano
Qualcuno che mi segue da un po’ di tempo sa benissimo della mia passione per gli alberi. Ho già spiegato che per me rappresentano la vita. Accompagnano generazioni con la loro muta presenza, vedono avvicendarsi famiglie in una casa, assistono a momenti di gioia e di dolore. Loro ci sono e ci saranno. Ebbene, oggi voglio proporvi un tour da fare nel week end lungo la strada dei “grandi alberi” nel Lazio: un centinaio di maestosi esemplari tra tassi, pioppi, lecci, pini, aceri, bossi da ammirare, fotografare e “studiare” perché su ciascuno esiste di certo una storia suggestiva dal sapore popolare. 
Questi itinerari possono essere ripercorsi leggendo il libro, “Alberi monumentali del Lazio, storie e leggende di 144 grandi alberi” di Capodarca e Santecchia. Se l’argomento vi appassiona, potete acquistarlo, oppure potete scaricare sul sito Lazionauta, in formato pdf, i cinque capitoli dedicati agli alberi munumentali di  ciascuna province laziali (Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo). In questo modo, avrete la possibilità di portare con voi vere e proprie schede dettagliate, con foto, aneddoti, leggende degli alberi che incontrerete nella vostra passeggiata.

11 commenti

TuristadiMestiere 24 Ottobre 2011 - 18:07

@carmen: io ho fatto laureare mia sorella in scienze naturali e me la porto dietro!!! 😉
@maz: ci sono dei luoghi, dei tour e delle esperienze che nessuno prende in considerazione ed è un vero peccatoooooooo!!! 😀

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Maz 22 Ottobre 2011 - 14:00

Adoro la “tua spiccata vocazione all’inusuale” 😀
Ottimo spunto per un tour in moto alla ricerca degli alberi monumentali…

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Carmen 22 Ottobre 2011 - 10:53

Post magnifico, anche io sono affascinata dagli alberi e, nel corso degli anni, per imparare (almeno un pochino) a riconoscerli ho comprato un paio di libri;-)

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TuristadiMestiere 21 Ottobre 2011 - 16:44

@tizi: cara, troppo buona!!!
@in soffitta: ahahahahah salutami foglietta a foglietta, che m i piace di più!!! Sono contenta dell’incontro delle nostre chiome!!!
@baol: anche a me è piaciuta tantissimo!
@adri: grazie caro adri!
@exodus: agli ordini, provvederò a scovarli e se non dovessi riuscirci, li organizzerò personalmente!!! 😛
@barbara: verissimo!
@andrea: certo che conosco, ne ho fatto pure un post un annetto fa: http://developer.asdagency.it/turistamestiere/2010/07/una-suite-sullalbero-per-tornare.html ma ancora ci devo andare!!! 🙁

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Andrea 21 Ottobre 2011 - 11:56

ottimo suggerimento per un itinerario originale..ne terrò conto per il mio prossimo weekend nella Tuscia. A proposito di Tuscia…se ami gli alberi dovresti conoscere quella famosa casa/hotel sull’albero vicino bolsena…ok è un pò (tanto) caro passarci una notte, ma è una di quelle follie che ho messo in conto come regalo speciale!

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Barbara Franceschini 20 Ottobre 2011 - 18:37 Rispondi
Exodus 20 Ottobre 2011 - 17:01

Bellissimi gli alberi, da bambino ne ho piantati molti. Se hai qualche tour nelle provincie di Monza, Milano, Lecco, Pavia… 🙂

Il cedro del Libano è davvero splendido, è un’immagine biblica.

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Adriano Maini 20 Ottobre 2011 - 12:50

Mai come questa volta concordo con te!

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Baol 20 Ottobre 2011 - 10:59

Che bella foto evocativa! Complimenti al fotografo!

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In soffitta 20 Ottobre 2011 - 10:54

..ma se io foglietta a foglietta, risalendo ramo a ramo , non avessi incontrato nelle mie navigazioni nell’arietta, la tua chioma ,la tua corteccia, e immaginato quante radici nascoste, come avrei potuto fare a sconoscerti nelle tue vie di vera clorofilla ?

e ora che faccio?
ti saluto “a puà” o a ” rombetti” ?

è meglio a foglioline?

scusami se non avevo compreso tutti messaggi precisamente come poi me li hai esposti, grazie del tuo modo come “parola”

ciao a.mica Monica , abbraccione a te e a tutti
:-)))

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tiziana 20 Ottobre 2011 - 9:36

Questo post trasmette tutta la tua sensibilità. Bel percorso. Buona giornata cara.

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