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Venezia, visita all’Isola di San Lazzaro degli Armeni

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Monastero sull'Isola di San Lazzaro a Venezia

Nel centro storico di Venezia sorge la piccola isola di San Lazzaro degli Armeni.

San Lazzaro degli Armeni

Poiché è situata ad un’adeguata distanza dalle altre isole, per molti anni è stata utilizzata come base per i lebbrosi in quarantena (da qui, il nome di San Lazzaro, patrono di questi malati).

Dopo due secoli di totale abbandono, nel 1717 la Repubblica di Venezia affidò l’isola a padre Mekhitar (e ai 17 monaci armeni fuggiti con lui dalla persecuzione dei turchi) che profuse ogni sua energia ed entusiasmo nel restauro della chiesa preesistente e nella costruzione di un monastero e dell’attiguo giardino.

Isola di San Lazzaro degli Armeni

Isola di San Lazzaro degli Armeni

Grazie alla loro opera di raccolta, conservazione e tutela, oggi l’isola rappresenta uno tra i maggiori centri di cultura armena al mondo: migliaia di volumi, manoscritti, quadri e manufatti antichissimi.

La struttura sfuggì alla soppressione degli ordini religiosi voluta dall’editto napoleonico solo perché lo stesso Napoleone la considerò un’accademia letteraria (non dimentichiamo la stamperia che vi si trova all’interno, con la quale venivano tradotti e stampati i testi in quasi tutte le lingue orientali).

Durante la visita guidata scoprirete una collezione di oltre 4.000 manoscritti armeni, un museo con arte e oggetti proveniente dal mondo mediorientale e addirittura una mummia.

La chicca: l’isola era molto cara a Lord Byron che vi trascorse un anno nel 1816 per lo studio dell’armeno (in suo ricordo, è stata allestita una mostra permanente)

Indirizzo: Isola di San Lazzaro degli Armeni
Orari: tutti i giorni, dalle 15:25 (la visita, esclusivamente guidata, è garantita ogni giorno con prenotazione obbligatoria. Gruppi di persone 12/18 ogni turno.)
Come arrivare: vaporetto n. 20 da San Zaccaria.

Prezzi: 10 € e sono previste riduzioni per gruppi, bambini e studenti
Telefono: 041 5260104

5 commenti

TuristadiMestiere 23 Giugno 2011 - 15:37

@nega: grazie a te per l’affettuosa presenza!
@adri: di conservazione, tutela e divulgazione!
@ema: bene, ne sono contenta!
@costantino: ma figurati, un suggerimento da tenere lì a vista, quando sarai nei paraggi!

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Costantino 22 Giugno 2011 - 21:44

Non ci sono mai stato, è una mia lacuna,grazie per l’idea.

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Emanuele Secco 22 Giugno 2011 - 17:18

La mia donna ci è stata qualche tempo fa. Mi ha detto che come visita è uno spettacolo :-)E.

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Adriano Maini 22 Giugno 2011 - 16:10

Esemplare pagina di storia e di cultura!

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Nega Fink-Nottle 22 Giugno 2011 - 12:11

Penso proprio che ci andrò, mi manca! 🙂
Grazie per le tue, sempre preziosissime, segnalazioni! 🙂

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