Home » Le Pagliare dell’Abruzzo: quando i villaggi erano temporanei

Le Pagliare dell’Abruzzo: quando i villaggi erano temporanei

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
pagliare abruzzo

Le pagliare costituiscono un fenomeno caratteristico (e unico) nella storia più remota dell’Abruzzo. Erano delle costruzioni in pietra calcarea che si animavano solo d’estate per effetto di una migrazione verso la montagna di contadini alla ricerca di terreno da coltivare per le patate, le lenticchie, l’orzo, il grano e di pastori che portavano il loro bestiame al pascolo.

Le Pagliare Abruzzesi

Le pagliare creavano dei mini-villaggi temporanei che durante l’inverno venivano abbandonati, in attesa di accogliere nuovamente pastori, contadini e le loro famiglie durante la stagione calda.

I due piani delle abitazioni dividevano la parte abitativa (sopra, con i letti e la cucina) da quella dove venivano sistemati gli animali e la paglia (sotto).

Purtroppo a partire dagli anni ’50 le pagliare sono state abbandonate e la maggior parte di esse sono state danneggiate irrimediabilmente dall’incuria e dal tempo.

Negli ultimi anni le amministrazioni dei tre paesi che più di tutti conservano tracce della cultura migratoria verso la montagna, Tione degli Abruzzi, Fontecchio e Fagnano (riuniti nel Parco del Velino-Sirente) stanno cercando di ristrutturarle, soprattutto a scopo turistico, per far conoscere questo pezzo di storia abruzzese sconosciuto ai più.

Nel 2020 questo obiettivo sembra essere stato raggiunto e oggi è possibile visitarle.

Le Pagliare di Tione

Le pagliare di Tione, sono un autentico museo a cielo aperto che racconta di un mondo ormai scomparso, ma che conserva tutto il fascino del passato e dell’infaticabile opera degli uomini per garantire la sopravvivenza delle proprie famiglie.

Quelle di Tione sono le più conosciute, anche perché godono di una posizione privilegiata, sopra un colle che domina la piana da cui si gode di un panorama meraviglioso.

Conta all’incirca cento pagliare che sono stati quasi tutti restaurati. Inoltre è visibile anche una graziosa chiesetta e un’antica cisterna che un tempo fu adibita alla raccolta di acqua piovana.

Le Pagliare di Fonticchio

Le pagliare di Fonitcchio invece sono meno nota, ma non per questo meno belle. Sempre nella stessa fetta di territorio della Regione Abruzzo, si trovano su un colle che domina una piccola valle da cui si può godere di un bellissimo paesaggio, arricchito dalla presenza di un laghetto.

Non tutti gli edifici sono stati restaurati, ma quelli che lo sono stati, mostrano distintamente le caratteristiche della tradizione, con pavimenti di pietra, tetti in legno e i muri di pietre posate “a secco” necessari per il terrazzamento del pendio.

L’Anello delle Pagliare d’Abruzzo: tour delle pagliare

Oggi per gli amanti del trekking e della mountain bike, è possibile fare un tour delle pagliare abruzzesi, seguendo un percorso chiamato l’anello delle pagliare, percorribile a piedi o in bici.

L’itinerario non è di grande difficoltà in quanto si snoda su comodi sentieri pedalabili e carrarecce non faticose. Si percorre un tragitto che parte da Fonte dell’Acqua e passa per il lago di tempra, le pagliare di Tione, quelle di Fontecchio e si prosegue attraverso lil territorio fino a percorrere la Piana del Sirente.

Lascia un commento

POTREBBERO INTERESSARTI...