Il nome con cui è conosciuta è Gunkanjima “nave da guerra”. Ma è un’isola e si chiama Hashima. Lunga 480 metri e larga 160. A guardarla, anche da lontano, sembra un luogo reduce da un’esplosione nucleare. Invece è solo una città fantasma.
Sì perché su quest’isola, a 15 km da Nagasaki, acquistata nel 1890 dalla Mitsubishi si estraeva il carbone. Per far sì che la gente vi ci si trasferisse, è stata costruita una città, con tanto di negozi, ospedali e scuole. Ma ci si stava stretti come su una nave: verso la fine degli anni ’50 ci vivevano 5300 persone, in alloggi che non arrivavano ai 20 mq ciascuno. Solo cemento, niente alberi, niente parchi. Tutto lo spazio era sfruttato per la ricettività. Poi la miniera nel 1979 è stata chiusa e la città si è spopolata. E oggi è così:




foto di Snotch tratte da http://www.flickr.com/photos/snotch/
2 commenti
@antonio: non mi posso lamentare anche se avrei ancora decine di mete da visitare! E’ per questo che mi documento tantissimo, perché devo ottimizzare tempi e soprattutto soldi! :) A proposito…Dubai, mi manca!
Ciao, grazie mille per il tuo commento sul mio blog.
…
Leggendo il tuo, mi sembra tu sia stata in moltissimi posti, bello!
Saluti,
Antonio