Il bagno nel Mar Morto era una delle 100 cose da fare prima di morire e l’ho spuntata durante un viaggio in Giordania in primavera.
Il Mar Morto è un lago salato situato nella regione mediorientale, tra la Giordania a est e Israele e Cisgiordania a ovest. È uno dei luoghi più affascinanti e unici del mondo.
Un po’ di numeri sul Mar Morto
Lungo circa 50 km e largo 15 km, negli ultimi anni le dimensioni si sono ridotte a causa della diminuzione dell’afflusso d’acqua dai fiumi circostanti.
La sua altitudine (430 metri sotto il livello del mare) lo caratterizza come il punto più basso della Terra.
L’alta concentrazione di sale, oltre 10 volte superiore rispetto a quella dell’oceano, rende impossibile la vita per la maggior parte degli organismi (da cui il nome “Mar Morto”).

Le concrezioni di sale sulle sponde
L’alta densità di sale rende l’acqua così densa che è quasi impossibile affondare, permettendo ai visitatori di galleggiare facilmente sulla superficie. Un bagno nel Mar Morto è un must sia per provare l’esperienza di galleggiamento sia per le sue proprietà terapeutiche.
I minerali del Mar Morto, come il magnesio, il potassio e il calcio, hanno infatti proprietà benefiche per la pelle. Molti turisti non si limitano ad immergersi nelle sue acque ma si sottopongono anche a trattamenti a base di fanghi che pare siano estremamente nutrienti.
Dove fare il bagno nel Mar Morto: resort o spiaggia gratis?
Lungo le sponde del lago (parlo sempre del lato giordano) sono sorti numerosi resort e centri termali con accesso diretto al Mar Morto. Molti decidono di alloggiare in una di queste strutture e di godersi un pomeriggio di relax tra bagni, massaggi e trattamenti. Ovviamente sono resort di livello alto e il costo di una notte non è per tutti i budget.
Se pensate di dormire sul Mar Morto a 5 stelle, sono molto ben recensiti il Kempinski Hotel Ishtar Dead Sea, il Dead Sea Marriott Resort & Spa e (con prezzi spesso moooooolto più contenuti pur mantenendo uno standard molto alto) il Movenpick Resort & Spa Dead Sea. Un’alternativa più economica è il pass giornaliero presso una di queste strutture. Un buon compromesso salva budget.
Noi abbiamo preferito non alloggiare sul Mar Morto e di limitarci a una tappa pomeridiana andando in una “spiaggia libera” dopo il canyoning nel Wadi Mujib. In questo modo, non abbiamo pagato l’ingresso.

Il percorso riarso per accedere alle sponde del Mar Morto
Bagno nel Mar Morto gratis
Per trovare le spiagge in cui fare il bagno gratis, cercate su google maps spiaggia salina o salt beach o dead sea free swimming o spiaggia di sale e ne troverete diverse. Date un’occhiata prima di partire per scegliere quella che fa per voi e poi inserite nel navigatore le coordinate (o comunicatele al vostro driver o alla guida che vi accompagnerà).
Quella in cui siamo stati noi, vicinissima al Wadi Mujib, è la spiaggia salina o Southern Salt Beach.
Al gabbiotto abbiamo pagato circa 5€ a persona per parcheggiare e per avere a disposizione la doccia a fine bagno nel Mar Morto. Probabilmente se avessimo contrattato avremmo avuto un piccolo sconto ma non vedevamo l’ora di precipitarci nell’acqua!
Io ho pagato un paio di euro in più per acquistare un sacchetto col fango e un paio di bottigliette di acqua (non potabile) per lavarlo via.
Il percorso che conduce alla riva è indicato in maniera abbastanza approssimativa ma non c’è il rischio di perdersi perché tra la strada e il Mar Morto c’è solo il nulla ricoperto di sale! In questi tratti liberi infatti non ci sono stabilimenti, chioschi, locali. Niente.

La “spiaggia” del Mar Morto
Giunti sulla “spiaggia”, ci siamo subito calati in acqua senza tuffi né acrobazie perché la concentrazione di sale, ve lo ricordiamo, è micidiale per occhi (soprattutto), naso e bocca. Delle bottigliette di acqua sono caldamente consigliate anche per sciacquare il viso in caso di bruciore.
La foto mentre si galleggia senza alcuno sforzo è un must per ricordare questa singolare avventura! Peccato non essere stata più creativa per rendere l’idea della spinta che riceve il corpo a causa della densità dell’acqua.

Galleggiare nel Mar Morto
Ho tenuto una decina di minuti il fango che mi sono cosparsa ovunque e ho pensato che un bagno sarebbe stato più risolutivo ma la salinità è tale per cui si toglie il fango ma ci si incrosta di sale! Quindi ho utilizzato le provvidenziali bottigliette che mi avevano dato all’entrata e mi sono sbrigata ad andare a fare la doccia.
Questo dettaglio è utile per suggerirvi di fare i fanghi poco prima di andar via così non dovrete risalire quasi al parcheggio per lavarvi.
Consigli pratici
Vi consigliamo di indossare sempre le scarpe perché la spiaggia è formata da pietra o incrostazioni di sale. Ma anche il fondale è roccioso. In alcuni punti i cristalli di sale sono veramente affilati quindi vi suggeriamo di mettere in valigia delle scarpe da scoglio per fare questa esperienza in sicurezza.
Io purtroppo avevo con me solo le infradito e ho dovuto prestare particolarmente attenzione soprattutto in acqua perché le ciabatte scivolavano sul fondo particolarmente impervio.
Nello zaino mettete inoltre:
- cappellino
- crema solare
- occhiali da sole
- custodia impermeabile per il cellulare
- asciugamani per la doccia. A proposito di doccia, parliamo di cabine molto spartane con una quantità di acqua limitata quindi regolatevi se decidete di fare questo tipo di esperienza
- un cambio perché rimettervi in auto perché i costumi saranno impregnati di sale
- acqua a volontà per dissetarvi
Se avete delle ferite sentirete un po’ di bruciore a contatto con l’acqua. È normale!
La statua di sale della moglie del Profeta
Vi ricordate la storia della moglie di Lot trasformata in una statua di sale? Nella Bibbia, nel libro della Genesi, si parla della distruzione di Sodoma e Gomorra a opera di Dio a causa della corruzione e perdizione dilaganti nelle due città.
Grazie all’intercessione di Abramo, Dio inviò due angeli a salvare il nipote Lot e la sua famiglia prima di far piovere fuoco e zolfo.
Gli angeli avvertirono Lot e la sua famiglia di fuggire immediatamente e di non voltarsi indietro per nessuna ragione. La moglie di Lot disobbedì all’ordine e fu trasformata in una statua di sale.
Lungo la strada tra il Wadi Mujib e la spiaggia salina (un’area in cui sorgeva si dice Sodoma) si può vedere svettare da una collina una roccia identificata come la statua della moglie di Lot.
2 commenti
Molto interessante. La curiosità di andare e’ grande. Ci organizzeremo.
Bravissimo!