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Viaggio in Polinesia

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Viaggio in Polinesia: fai da te o con un’agenzia? Quanto costa e quali isole inserire nell’itinerario? Tutte le info utili per organizzare il vostro viaggio in paradiso!

Differenza tra Polinesia e Polinesia Francese

Quella di cui parleremo in questo articolo è la Polinesia Francese. Con il termine generico Polinesia, infatti, dal 1832 si comprendono le isole del cosiddetto Triangolo Polinesiano.

Le tante isole (polýs, “tanti” e nêsos, “isola”) a cui si riferisce il nome che puntellano l’Oceano Pacifico sono:

  • Isole Hawaii (Stati Uniti)
  • Isole della Fenice e Sporadi equatoriali (Kiribati)
  • Isole dell’Unione (Tokelau)
  • Isole Tonga (Tonga)
  • Isole Cook (Nuova Zelanda)
  • Niue (Nuova Zelanda)
  • Isole della Società e Isola di Tahiti (Polinesia Francese)
  • Isole Australi (Polinesia Francese)
  • Isole Tuamotu (Polinesia Francese)
  • Isole Marchesi (Polinesia Francese)
  • Isole Gambier (Polinesia Francese)
  • Rapa e Marotiri (o isolotti di Bass) (Polinesia Francese)
  • Isole Tuvalu (ex isole Ellice) (Tuvalu)
  • Isola di Pasqua e dipendenze (Cile)
  • Isole Wallis e Futuna (Francia)
  • Isole Samoa (Samoa Occidentali, indipendente e Samoa Americane, Stati Uniti)
  • Pitcairn e dipendenze (Regno Unito)
Bora Bora Lagoonarium

Il Lagoonarium di Bora Bora, il santuario dello snorkeling

La Polinesia Francese, come potete vedere dall’elenco, è una collettività d’oltremare composta da 5 arcipelaghi:

  • Le Isole della Società – Comprendono Tahiti (la più grande e conosciuta), Bora Bora, Moorea e altre. Bora Bora è rinomata per le sue lagune turchesi mentre Moorea è famosa per la sua natura selvaggia.
  • Le Isole Australi – Una destinazione più remota e meno turistica, con una vegetazione rigogliosa e tradizioni culturali ben preservate.
  • Le Isole Tuamotu – Famosissime per lo snorkeling e le immersioni, ospitano grandi atolli corallini, come Rangiroa e Fakarava, e una fauna marina spettacolare.
  • Le Isole Gambier – Anch’esse più isolate, hanno paesaggi montuosi e sono conosciute per le coltivazioni di perle nere.
  • Le Isole Marchesi – Con montagne alte e verdi e un aspetto selvaggio, queste isole hanno ispirato artisti come Paul Gauguin e Jack London.

Viaggio in Polinesia: fai da te o con un’agenzia

La Polinesia è la più classica delle destinazioni da luna di miele. L’idea di ritrovarci in compagnia di italiani in viaggio di nozze con un pacchetto preconfezionato non ci allettava particolarmente. Ci è già successo altrove, di vedere connazionali stressatissimi alle prese con le esperienze più disparate pur di spendere il gruzzoletto raccolto in agenzia con la lista regali.

Spesso (non sempre) questi pacchetti all inclusive mal si prestano a modifiche e, salvo che non ci si imbatta in un interlocutore flessibile e illuminato (ce ne sono, per fortuna), si rischia di dover scendere a troppi compromessi. Per la nostra filosofia di viaggio, sarebbe stato davvero troppo.

Abbiamo quindi deciso di organizzare il viaggio in autonomia per scegliere liberamente gli itinerari, le date e la durata del soggiorno su ciascuna isola, personalizzando al 100% le attività in base alle nostre attitudini. 

In questo modo abbiamo risparmiato non solo sui costi di intermediazione dell’agenzia ma anche su quelli generali. Visto che siamo partiti ad agosto, abbiamo dovuto monitorare costantemente voli e hotel per mesi prima di finalizzare le prenotazioni al prezzo più favorevole.

mai tai bora bora

Le water villa del Mai Tai Bora Bora

Il fai da te ci ha permesso di valutare alloggi non solo accessibili per il budget a disposizione ma che rispondessero a dei criteri di sostenibilità maggiori.

La water villa pone ormai un serio problema etico. Sicuramente è il sogno di molti (era anche il mio, tanto da aver inserito questa esperienza tra le 100 cose da fare prima di morire) ma, al di là dei costi proibitivi, negli ultimi anni abbiamo sviluppato una consapevolezza diversa. La costruzione (e la manutenzione) dei bungalow sull’acqua può avere un impatto devastante sull’ecosistema marino. L’installazione di pali per le fondazioni o l’andirivieni di barche usate per raggiungere queste favolose camere su palafitta danneggiano le delicate barriere coralline e le praterie di alghe disturbando tra l’altro la fauna.

Quando andare in Polinesia

Sicuramente il periodo migliore è durante la stagione secca (Maggio – Ottobre) quando le temperature sono più fresche (24-28°C), c’è meno umidità e le piogge sono rare. Da Novembre ad Aprile, durante la stagione umida, le temperature sono più alte (25-30°C) e le sono piogge più frequenti (non mancano temporali tropicali e tra dicembre e marzo c’è un rischio maggiore di cicloni).

In alta stagione, ovviamente, aumentano turisti e prezzi ma con qualche accorgimento, potreste spendere meno del previsto e partire nel periodo migliore godendovi sole e mare.

meteo moorea

L’arcobaleno dopo un temporale a Moorea

Tenete bene a mente, comunque che, essendo un puntino nell’Oceano, le isole sono soggette a cambi repentini del clima e quindi anche tra maggio e ottobre potreste incappare in qualche temporale di breve durata. A noi è successo, la pioggia non ha compromesso le nostre attività e ci ha regalato un doppio arcobaleno stupendo!

Isole Polinesia: quali inserire nell’itinerario?

Abbiamo concentrato il viaggio sulle Isole della Società: Tahiti, Bora Bora e Moorea.

Qual è stato il criterio di scelta? In primis, la voglia di coniugare mare paradisiaco, natura selvaggia e tradizioni locali e quindi abbiamo puntato le tre mete che sembravano rispondere meglio all’identikit.

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La laguna di Moorea

Secondariamente, siccome la Polinesia francese è un territorio molto vasto e le isole sono spesso distanti tra loro, abbiamo individuato quelle più facilmente raggiungibili per evitare di trascorrere i 10 giorni a nostra disposizione solo in viaggio.

Come arrivare in Polinesia Francese e spostamenti interni

In fase di pianificazione, non trascurate la durata dei voli e il fuso orario! La Polinesia Francese ha 3 fusi orari ma quello di riferimento è quello della capitale. Parliamo di 11 ore indietro rispetto all’ora italiana quando qui vige l’ora solare e 12 ore indietro quando vige quella legale.

Da Roma, abbiamo preso un volo diretto per San Francisco (l’alternativa è Los Angeles) con ITA (circa 13h di volo). Abbiamo dormito una notte in città per assorbire un minimo le -9 ore di fuso e l’indomani abbiamo preso un volo United per la capitale Papeete (7h40 di volo).

Ci siamo concessi un’altra notte di riposo in un hotel vicino l’aeroporto e il giorno dopo con Air Tahiti siamo arrivati finalmente a Bora Bora (1h circa di volo).

L’aeroporto è su un motu, un isolotto che cinge la barriera corallina che a sua volta circonda la laguna. Una barca che fa gratuitamente la spola dal motu all’isola in concomitanza con gli arrivi degli aerei ci ha portati al Port Ferry. Da lì abbiamo raggiunto l’hotel con un transfer privato.

Dopo 3 notti su questa meravigliosa isola abbiamo preso un altro volo, sempre con la compagnia di bandiera, per raggiungere Moorea (40 minuti scarsi di volo).

Monte Rotui Moorea

Monte Rotui a Moorea

Altre 3 notti su questa isola meno patinata ma sicuramente dalla natura più prorompente e, con un catamarano veloce della compagnia Aremiti, siamo tornati a Tahiti dove abbiamo prenotato il tour di 1 giorno dell’isola.

Ritorno su San Francisco e 5 giorni in città.

Viaggio in Polinesia prezzi

Come dicevo, il nostro viaggio si è svolto dal 4 al 13 agosto quindi in alta stagione. Abbiamo acquistato i voli per la Polinesia un anno prima circa.

Diretto A/R Roma – San Francisco 870€

Volo San Francisco – Papeete 760€

Per i voli interni con Air Tahiti esiste un multi-pass che consente di volare su più isole dello stesso arcipelago. Il prezzo varia a seconda della stagione, dell’aeroporto di partenza e del peso del bagaglio.

Noi non lo abbiamo acquistato perché non sarebbe stato conveniente per i nostri spostamenti (avremmo speso di più per il multi-pass in agosto che non acquistando i biglietti singoli).

Simulate i vostri voli sulla pagina dedicata della compagnia aerea per verificare l’effettivo risparmio.

Noi abbiamo pagato:

Papeete – Bora Bora 230€

Bora Bora – Moorea 150€

Catamarano Moorea – Papeete 34€

Totale voli e catamarano: 2044€ a persona.

Le prenotazioni degli hotel via booking (sotto trovate strutture e recensioni) erano tutte rimborsabili quindi convenienti in caso di disdette lastminute. L’hotel di Papeete è costato 55€ a persona ma lo sconsiglio. Quello di Bora Bora è costato 715€ a persona. Il Lodge di Moorea 450€ a persona.  I taxi per raggiungerli dagli aeroporti 70€ a persona.

Totale Hotel + taxi: 1290€ a persona.

Pasti/spesa al supermercato: in media 50€ al giorno a persona.

escursione in barca bora bora

Escursione in barca a Bora Bora

Attività extra (noleggio auto con Avis 93€, quad 220€, tour in barca 150€): 306,5€ a persona.

Per risparmiare qualcosina, mi sento di consigliare di:

  • alloggiare, per una parte del viaggio, nelle pensioni familiari (chiamate fare).
  • sottoscrivere una polizza. Siete nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico e in caso di necessità potete accedere al grande ospedale moderno e funzionale di Papeete. Siccome però il servizio sanitario non è gratuito per i turisti, è bene fare affidamento su un’assicurazione che copra qualunque tipo di spesa. Columbus è la mia assicurazione di viaggio, fida compagna delle mie avventure nel mondo. Provate a simularne una in base alle vostra esigenze di viaggio con il preventivatore al link che vi ho lasciato, potrete usufruire dello sconto del 10% in quanto lettori di Turista di Mestiere!
  • comprare una eSim. Quasi tutte le strutture hanno il wifi che funziona discretamente bene (soprattutto nelle zone comuni). Se però volete essere sempre connessi, sul sito Mobimatter potete acquistare la vostra eSim da scaricare direttamente sul cellulare e da attivare appena arrivati nel paese. Io ho acquistato 3GB (più che sufficienti per essere in contatto con l’Italia) al prezzo di 15,52$. Se volete sapere come installare la eSim, lasciate un commento e vi manderò la procedura precisa via email.
  • Scaricate le mappe, i voucher e le prenotazioni sul cellulare prima di partire in modo da averli a disposizione off line. In questo modo eviterete di consumare giga per navigare su internet una volta in loco. Per maggiori info, leggete le migliori app di viaggio!
  • I supermercati non sono sempre (quasi mai) economici quindi guardate bene i prezzi: paradossalmente un ristorantino local potrebbe costare meno. Consigliatissimo lo street food nelle roulotte per pasti ottimi e porzioni generose.

Mount Otemanu Bora Bora

Mount Otemanu, la star di Bora Bora

Cosa mettere in valigia

Noi siamo partiti col bagaglio a mano ma mi rendo conto che siamo delle eccezioni. Però, mai come in questo caso, trascorrerete la maggior parte del vostro tempo in costume e infradito ed è assurdo sovraccaricarsi di peso inutile. Viaggiare leggeri è opportuno anche per non pagare gli odiosi sovrapprezzi con le compagnie aeree. Mettete da parte la frase “non si sa mai” perché non vi servirà nulla di più del necessario.

Il mio consiglio è di contare i giorni in Polinesia e pensare ai vari outfit serali combinando i pezzi tra loro. L’unica riflessione seria da fare è sulle attività. Se pensate di fare snorkeling, portate occhiali e boccaglio (le pinne molte strutture le noleggiano gratuitamente). Spiagge e fondali sono un mix di sabbia e frammenti di coralli morti quindi portate con voi le scarpe da scoglio. Se pensate di fare escursioni, mettete delle scarpe da ginnastica in valigia (io le ho indossate in partenza). Stop.

Vi lascio qui una checklist unisex per ispirarvi.

Lista bagaglio a mano spuntabile

  • T-shirt e/o camicie
  • gonne e/o pantaloni
  • vestiti
  • k-way leggero per eventuale pioggia
  • ciabatte da camera (spesso in dotazione degli hotel: informatevi via email)
  • intimo
  • pigiama
  • costumi
  • maglia di lycra per snorkeling
  • occhialini e boccaglio
  • infradito e scarpe da scoglio
  • scarpe da ginnastica + calze di spugna
  • cappellino
  • occhiali da sole
  • telo mare (spesso in dotazione degli hotel: informatevi via email)
  • zainetto di tela ultra sottile
  • porta cellulare impermeabile
  • kit igiene personale e trucco (confezioni max da 100ml)
  • creme solari alta protezione (confezioni max da 100ml)
  • carica batterie device elettronici
  • adattatore prese (in Polinesia ci sono quelle europee a 2 buchi)
  • kit farmaci da viaggio

Immagino non serva ma vi ricordo che nel bagaglio a mano potete portare solo prodotti in confezioni da 100ml ciascuno per un totale di 1 litro a valigia. Dotatevi del sacchetto trasparente perché al controllo in aeroporto vi faranno mettere questi articoli a vista.

Resort Bora Bora e altri consigli

A Bora Bora abbiamo alloggiato a Le Maitai, una struttura in posizione straordinaria vista laguna e vicino alla spiaggia più bella dell’atollo, Matira Beach (prezzo: 4 notti/5 giorni con colazione 1430€ camera doppia vista oceano).

L’hotel è immerso in un giardino tropicale e vanta due ristoranti, uno nel giardino e l’altro sulla piccola spiaggia. Presso il banco escursioni è possibile prenotare immersioni subacquee e gite in barca tra le isole (noi ne abbiamo fatta una che comprendeva il bagno tra le razze e abbiamo avuto la fortuna di incontrare un branco di giocosi delfini). Vero plus, il noleggio delle attrezzature da pesca, snorkeling e kayak totalmente gratuito.

mai tai bora bora

Le water villa del Mai Tai Bora Bora

Il servizio transfer dal porto all’hotel (concordato via email) ci è costato 15€ a persona a tratta. In alternativa, ci sono sempre diversi taxi in attesa e il costo per  Le Maitai ci è stato quotato per 3000 franchi polinesiani (circa 25€).

A un centinaio di metri c’è anche un centro Avis per noleggiare auto elettriche o le simpatiche moke (le auto scoperte). Noi abbiamo noleggiato una Twizzy. Nessun problema con le pratiche tranne che per il fatto che serve la carta di credito fisica per il pagamento. L’auto è carina e maneggevole ma l’assenza di finestrini non è il massimo per girare un’isola paradisiaca come Bora Bora.

Pizza ai 4 formaggi vista laguna nel Tama’a Maitai, il ristorante sulla spiaggia

Pizza ai 4 formaggi vista laguna nel Tama’a Maitai, il ristorante sulla spiaggia

Per i ristoranti, oltre Tama’a Maitai, il ristorante sulla spiaggia dell’hotel  (l’altro, l’Haere Mai, non ci è piaciuto) consigliamo:

  • The Lucky House, un ristorantino su strada che oltre ad avere in menù svariati piatti di carne e pesce, serve delle oneste pizze nel forno a legna.
  • The Restaurant Moihere accetta solo pagamenti in contanti quindi non siamo riusciti a fare neppure un aperitivo in questo localino sulla spiaggia di Matira.

Consiglio spassionato: fate la spesa al Magasin Matira, comprate birra e qualche snack, mettetevi in spiaggia al tramonto e godetevi lo spettacolo!

Moorea, dove dormire e dove mangiare

Il Moorea Beach Lodge, a nord ovest dell’isola, è composto da bungalow ampi e accoglienti vista giardino/fronte mare. Il nostro era posizionato in modo da affacciare sul giardino, di fronte a un maestoso banyan, ma di vedere al contempo uno spicchio di oceano (prezzo:  4 notti/5 giorni solo colazione 900€ bungalow).

La colazione, ottima e sempre varia, viene servita nel porticato vista mare.

La veranda per la colazione e la cucina open h24 del Moorea Beach Lodge

La veranda per la colazione e la cucina open h24 del Moorea Beach Lodge

La particolarità del lodge è quella di avere la cucina e uno spazio lettura/relax a disposizione degli ospiti h24. In questo modo, chi lo desidera, può fare la spesa, conservarla nel frigorifero assegnato e cucinare liberamente, utilizzando le stoviglie messe a disposizione dalla struttura. 

Il tratto di mare è sempre calmo e il tour in canoa (noleggio gratuito) è una delle attività più gettonate tra gli ospiti. Completano l’offerta 5/6 biciclette a uso gratuito.

Moorea Beach Lodge

Moorea Beach Lodge

La posizione della struttura è perfetta anche perché ottimamente servita.

Proprio accanto al lodge c’è il Moorea Moana Tours, un’agenzia specializzata in ecotour per nuotare con le balene. Noi, avendo fatto il bagno con le razze a Bora-Bora abbiamo preferito partecipare a una divertente escursione in quad per scoprire la parte wild dell’isola.

A pochi minuti a piedi, oltre ai ristoranti, ci sono anche una farmacia dei piccoli market (prezzi folli) e un bazaar per souvenir.

Il taxi dall’aeroporto (contatto fornito dal lodge via email) ci è costato 5000 franchi polinesiani a tratta (circa 40€).

Per i ristoranti, consigliamo:

  • A l’Heure du Sud, una roulotte che serve favolosi piatti da gustare a uno dei tavolini sul retro o panini/toast takeaway. Se volete sedervi, armatevi di pazienza perché c’è sempre la fila.
  • Sea You Soon Moorea, un ristorante dove abbiamo mangiato il burger di tonno migliore dell’isola. Consigliato il pesce del giorno (super fresco). Buoni anche i dolci. Consigliatissimo anche per i prezzi assolutamente ragionevoli.
  • Chez Tamahau, un ristorante frequentato dai local, un po’ kitch ma con piatti discreti. Fanno spesso musica dal vivo e danze folkloristiche.
  • O2 Cocobar, locale bello ma non balla. Lo consiglio per un drink, non per cena.

Polinesia, isole da cinema

L’ammutinamento del Bounty basato sulla storia della nave britannica HMS Bounty, è stato girato tra Moorea e Tahiti, l’isola principale. Marlon Brando, protagonista del remake del 1962, si è innamorato della Polinesia tanto da acquistare l’atollo di Tetiaroa, oggi sede del resort The Brando.

Nell’arcipelago è ambientato anche Oceania, il film di animazione Disney. Il titolo originale del film è Moana che in polinesiano significa Oceano. In italiano è stato cambiato in Oceania e la protagonista del film nel Belpaese si chiama Vaiana, che in tahitiano significa acqua di grotta.

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