Cosa non fare a Bucarest per non compromettere la vostra esperienza nella capitale rumena? Ecco quello che avrei preferito sapere prima di organizzare il viaggio.
Una premessa è doverosa. Io scelgo destinazioni meno gettonate perché non amo la folla né fare file interminabili per visitare un museo (mi basta vivere a Roma). Ho inoltre sviluppato un’intolleranza verso alcuni creator che realizzano foto e video tali per cui creano, nell’immaginario dei propri follower, città che non esistono. Città fittizie da cui rifuggo in cerca di autenticità.
Bucarest è purtroppo una città vittima di questo inganno perché viene raccontata per quello che non è o meglio, solo attraverso determinati spot “instagrammabili” (odio questo termine ma è l’unico che rende l’idea).
Un vero peccato, perché c’è tanto di inespresso e io stessa non sono riuscita a coglierne tanti aspetti. Perché? Perché sono incappata in un weekend fully booked (tra cui tantissimi italiani) ed è stato impossibile viverla come sono abituata io.
Con Bucarest, quindi, l’appuntamento è solo “rimandato”. Mi sento però di farvi delle raccomandazioni.
Organizzazione del viaggio

Carturesti Carusel – la Libreria Carosello
- Se potete, non andate a Bucarest nel weekend (men che meno in quelli festivi) perché, più di altre capitali, è preda di un turismo (quasi) insostenibile.
- Studiate un itinerario che tenga conto delle peculiarità di questa città perché se vi affiderete esclusivamente ai social, tra ombrelli colorati, una galleria e una libreria, avreste terminato il tour nel giro di un’ora senza aver visto nulla. Nell’articolo cosa vedere a Bucarest vi suggeriamo tappe tematiche secondo noi più di sostanza.
- Se proprio non potete evitare il fine settimana, limitatevi alla visita della sola capitale e non abbinate tour extra. Il one day tour da Bucarest per il Castello di Bran e il Castello di Peles è infatti uno dei pacchetti più venduti da molte agenzie online con la conseguenza che i malcapitati acquirenti trascorrono la giornata in auto (circa 6 ore di trasferimento tra andata e ritorno in condizioni normali) o in coda per entrare nei castelli. L’esperienza diventa letteralmente un incubo se il weekend in questione coincide con Halloween. Nel Castello di Dracula, infatti, vengono organizzati eventi a tema che causano un (mal gestito) sovraffollamento.
- La Transilvania è bellissima e merita una visita. Se il vero obiettivo del vostro viaggio è questo territorio, potreste valutate l’ipotesi di fare base a Brasov, un vero gioiellino incastonato tra i Carpazi. Da qui i castelli sono facilmente raggiungibili (si trovano entrambi nel raggio di 50 chilometri) e riuscireste a visitarli con la dovuta calma. Esistono voli diretti da alcune città italiane su Brasov ma qualora non ne trovaste, vi suggerirei di arrivare a Bucarest, prenotare un trasferimento per Brasov e pernottare lì per il weekend. Lasciatemi un commento e vi passerò volentieri un contatto affidabile. Se poi siete dei veri appassionati per il crudele protagonista del romanzo di Stoker, visitate Sighisoara, la città natale di Dracula.

Pasajul Victoria, la strada con gli ombrelli colorati
Cosa non fare a Bucarest sul fronte cibo
- Non partite senza aver prenotato i ristoranti, soprattutto se volete andare in quelli più gettonati. Al Carù cu bere o al Linea – Closer to the moon (per cenare nell’igloo sotto le stelle) è indispensabile la prenotazione anticipata. La dimenticanza potrebbe rivelarsi però in qualche modo provvidenziale. Ci sono almeno altri tre ristoranti che varrebbe la pena provare: Hanu’ Lui Manuc, City Grill Covaci e Cismigiu – Bistro la Etaj.
- Una volta seduti al tavolo, ordinate una portata per volta. Le porzioni sono generalmente molto generose in Romania e la cucina è “carica” quindi potreste saziarvi prima del previsto. Moderatevi nell’ordine ed eviterete di rimandare indietro i piatti (e di sciupare soldi).
- Non dimenticate di dare la mancia. Non è obbligatorio ma è una prassi. Per agevolare il cliente, nello scontrino troverete, oltre al totale dovuto, un importo maggiorato del 10% (o 15 o 20%) per lasciare la mancia direttamente con la carta di credito.

Linea-closer to the moon, il ristorante con gli igloo
Attività in città

Le piscine di The Palm
- Le terme di Bucarest sono molto belle ma la sera l’illuminazione le rende ancora più suggestive. Compatibilmente con programma e volo (trovandosi a una manciata di minuti dall’aeroporto sono frequentate dai passeggeri in arrivo o in partenza), prenotate un pacchetto che vi consenta di godervele anche by night (se poi, non mi stancherò di ripeterlo, riusciste a evitare il weekend, sarebbe ancora meglio).
- Non acquistate i biglietti di ingresso su siti non ufficiali perché spendereste di più. Se invece valutate i pacchetti terme + transfer, leggete cosa sia incluso e cosa vi piacerebbe fare per evitare una spesa inutile. In media, uno di questi pacchetti costa 52€ e comprende trasferimento A/R e ingresso a 2 ambienti su 3. Gli ingressi infatti sono di tre tipi, l’all inclusive è l’Elysium e il biglietto da 4,5h costa circa 32€. Taxi e Uber sono molto economici e dal centro città alle terme spendereste circa 25€ (totali). Se siete in coppia o in gruppo, conviene quindi un transfer autonomo e l’acquisto dei ticket sul sito ufficiale.
4 commenti
Grazie Monica! Hai elencato consigli utili, che tutti dovrebbero tenere a mente prima di partire per Bucarest. E di cui terrò conto se deciderò di tornarci (mi piacerebbe!)
Noi ci siamo stati pre-pandemia, quando la capitale rumena era già considerata meta turistica economica emergente ma non quanto ora ed ho un ricordo della città molto bello. Poco caos, turisti incuriositi, ristoranti – anche i più noti – con posti disponibili senza prenotazione.E ricordo con tanto piacere la possibilità di girare per la città scoprendone le chicche più interessanti (come un piccolo museo, ricavato in quella che era la villa borghese della famiglia, dedicato agli artisti Federico e Cecilia Cutescu Storck. Molto piacevole visitare il quartiere ad est di Piata Romana (non ricordo il nome, ahimé) , con case ed architetture art noveau, risalenti alla golden age della città. E avevamo anche preso parte ad un free-tour sulla storia nota e meno nota della città, con un escursus interessante ed istruttivo sul periodo che andava dalla fine della seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni!
Mi mancano le terme, però. Che sia questo un motivo per tornare? :)
Le terme consigliate ma in date infrasettimanali, come è ovvio che sia nel we sono prese d’assalto. Purtroppo la vicinanza all’aeroporto le ha rese meta di turisti capaci di prendere un aereo anche “solo” per qualche ora di relax e ritorno… Mi interessa molto il tuo punto di vista su questa destinazione e l’esperienza prima che fosse una meta da reel. Vengo a leggere!!!
Grazie, sempre preparata ed esaustiva nei commenti. Seguiremo i tuoi consigli.
Grazie per la lettura!