Cosa vedere e fare ad Asciano, il paese del garbo? Questo borgo medievale, in provincia di Siena, è il cuore delle Crete Senesi. In questo articolo vi racconteremo luoghi da visitare (anche nei dintorni), punti panoramici ed esperienze imperdibili.
Perché si chiamano Crete Senesi
L’argilla (o creta, appunto) presente nel terreno (mista a gesso e salgemma) conferisce al panorama colori e una morfologia molto peculiari.
Percorrere le strade bianche o persino le normali statali che attraversano le Crete significa, infatti, immergersi in un paesaggio che sembra uscire dalle pennellate di un artista.
Un quadro mai uguale, non solo perché intervallato da calanchi, biancane, balze e dolci colline ma perché, complici la luce e le stagioni, cambia in maniera significativa.
Mappa delle Crete Senesi
I comuni compresi nel territorio delle Crete Senesi sono:
- Asciano
- Rapolano Terme
- San Giovanni d’Asso
- Buonconvento
- Monteroni d’Arbia
5 borghi (con annesse frazioni) che contano circa 7.000 abitanti e un’incredibile varietà di bellezze, non solo naturalistiche.
Tra le cose da vedere ad Asciano, varcata Porta senese (anche detta Dei Bianchi), ci sono:
- Museo di Palazzo Corboli. Il nome completo è Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra Palazzo Corboli. Inserito dal Daily Telegraph tra i 15 migliori Piccoli Musei d’Italia, è un gioiellino per la collezione di dipinti su tavola (Lorenzetti, Maestro dell’Osservanza e Francesco di Valdambrino per citarne alcuni); per le suppellettili religiose; per i reperti archeologici risalenti agli etruschi e ai romani ma anche per l’edificio in sé, pregevole opera architettonica risalente al Medioevo ricca di affreschi originali (stupefacenti quelli della Sala di Aristotele e della Sala delle Stagioni). Indirizzo: Corso Giacomo Matteotti 122. Prezzi: 5€ intero, 3€ ridotto.
- Museo Cassioli. Questo museo intitolato ad Amos Cassioli e suo figlio Giuseppe, è una viva testimonianza della pittura senese del XIX secolo con opere e documenti dei rappresentanti più significativi dell’Accademia delle belle Arti senese. A Giuseppe Cassioli, furono commissionati diversi progetti prestigiosi come il monumento funebre di Rossini o la porta bronzea di Santa Maria in Fiore. Su tutti però spicca l’affidamento del disegno della medaglia olimpica di Amsterdam 1928 utilizzata fino a Sydney 2000! Indirizzo: Via Mameli 8. Prezzi: 5€ intero, 3€ ridotto.
- Basilica di Sant’Agata. E’ il maggiore luogo di culto di Asciano, dedicato alla Santa Patrona cittadina. I restauri novecenteschi hanno restituito all’edificio lo stile romanico-gotico originale e oggi, dall’alto di una scalinata, è possibile ammirarla nel suo lineare splendore. All’interno, sono conservati l’antico fonte battesimale (prima nella pieve di Sant’Ippolito) e i resti di un ciclo di affreschi. La Natività della Vergine del Maestro dell’Osservanza è stata traslata a Palazzo Corboli dove troneggia in una sala del museo in tutta la sua bellezza. Indirizzo: Piazza della Basilica 10.
- Chiesa di San Francesco. La storia di questa Chiesa è assai curiosa visto che è dedicata in realtà a San Lorenzo, sebbene tutti la conoscano come San Francesco perché vicina al monastero omonimo. Come per la Basilica, molte opere sono conservate a Palazzo Corboli ma una serie di affreschi, restaurata negli anni ’80, testimonia la ricchezza di capolavori con cui era decorata.
- Pieve di Sant’Ippolito lungo la via dei Mulini. Due chicche lungo lo stesso percorso! Ad Asciano ci si può incamminare in un itinerario sulle tracce dei vecchi mulini medievali (se ne contavano addirittura 12!) lungo il torrente Bestina. Alcuni sono stati restaurati e sono oggi abitati; di altri si conservano solo ruderi. Restano comunque una prova tangibile della lunga tradizione molitoria ascianese e della fiorente produzione di grano venduto nella piazza del mercato. Tramite l’associazione A.R.C.A. prenotate questa passeggiata con la visita alla Pieve di Sant’Ippolito, la più antica di Asciano, in cui potrebbe essere conservato un Raffaello! Info: palazzocorboli@museisenesi.org oppure 0577 71445.
Cose da fare ad Asciano
Andare a caccia di due panchine “speciali” dono dell’artista artigiano Dario Ruffini. La prima, realizzata nel 2011, è la Panca dei Prodotti Locali Genuini. Ruffini ha scolpito nel marmo bianco e nel travertino spicchi di formaggio da acquolina in bocca, pane casereccio e coltello (ora non c’è più) con tanto di ingredienti utilizzati. La trovate ai piedi della chiesa di Sant’Agostino.
La seconda installazione, realizzata nel 2021, si trova nei pressi della biblioteca comunale ed è una panchina letteraria. L’artista ha scolpito dei libri impilati gli uni sugli altri e uno aperto, in cima.
Cosa vedere nei dintorni di Asciano
Fuori dalle mura, le cose da vedere sono:
- Ponte del Garbo. L’unico ponte sull’Ombrone che consente l’accesso al paese, è stato ricostruito sull’impianto originario nel 1948. Deve il suo nome al titolo conferito ad Asciano di Paese del Garbo nel lontano 1260, in occasione della Battaglia di Montaperti. Gli ascianesi si distinsero per coraggio e valore al fianco di Siena nella cruenta battaglia contro Firenze e i senesi li ringraziarono con questo riconoscimento.
- Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Fondata nel ‘200 da Bernardo Tolomei, è ispirata alla regola di San Benedetto. Di straordinaria fattura il ciclo di affreschi del chiostro (opera del Sodoma e del Signorelli); stupefacente la Biblioteca Monumentale (i cui volumi più rari purtroppo sono andati perduti con la soppressione dell’ordine voluto da Napoleone); imperdibile la cantina storica, in cui acquistare un souvenir!
- Borgo di Chiusure. Piccolo borgo panoramico arroccato su un’altura a una manciata di chilometri dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Assolutamente consigliata la passeggiata verso la sommità dove si ammira il paesaggio circostante. A pranzo, per una sosta golosa, fermatevi nel ristorante “La Terrazza” riconoscibile anche dalla bandiera dei 4 mori (a riprova dell’origine sarda dei proprietari) e mangiate il maialino con le patate al forno!
- Sito Transitorio. Tra le località di Leonina e Mucigliani (sempre nel comune di Asciano) l’artista Jean-Paul Philippe nel 1993 ha realizzato un’opera d’arte diventata particolarmente iconica. Una “seduta” e una “finestra” in pietra con vista sulle Crete Senesi, particolarmente suggestiva al tramonto o in occasione del solstizio d’estate. In questa data, infatti, è spettacolare il fascio di luce quando il sole sul far della sera si incunea nella fessura della finestra. Noi abbiamo raggiunto questa tappa in quad con un tour ad anello organizzato da Tuscany Adventure! Vi anticipo però che abbiamo percorso diversi chilometri sulle “Strade Bianche”, le stesse su cui i ciclisti si sfidano nell’omonima corsa (chiamata inizialmente Monte Paschi Eroica)!
- Tramonto a Baccoleno. Un must ad Asciano è ammirare il tramonto da un punto panoramico di fronte all’Agriturismo Baccoleno, un casale immerso nelle Crete Senesi a cui si accede percorrendo un suggestivo viale fiancheggiato da cipressi.
Come arrivare ad Asciano
In treno, la fermata è Asciano Monte Oliveto (non Asciano altrimenti vi ritrovate fuori dal paese) con cambio a Chiusi-Chianciano (venendo da nord e da sud). In auto, prendere l’uscita Valdichiana – autostrada A1 e seguite le indicazioni per Asciano via SS715.
Dove mangiare ad Asciano
- Locanda Amordivino
- Ristorante La Mencia
- Menchetti Point (per un caffè o la colazione)
- Osteria La terrazza – Chiusure
Dove dormire ad Asciano
Io ho dormito all’agriturismo Poggio d’Arno, in un casolare immerso nelle Crete Senesi.
Il mio alloggio era una porzione della casa di campagna, distribuita su due piani con cucina e salotto al pian terreno e due camere da letto con bagno al piano superiore.
La piscina a sfioro con vista sul paradiso è meravigliosa e mi è piaciuto molto anche il tavolo all’esterno del patio dove, immagino, d’estate si possa cenare in un’atmosfera deliziosa. Guardate la storia che ho pubblicato su instagram appena sveglia!