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Artigianato e Palazzo: la “creatività è la risposta che apre”

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Artigianato e Palazzo

“Indipendentemente da ciò che crei, non è importante che tu dipinga o scolpisca, oppure che tu faccia il giardiniere, il calzolaio o il falegname. E’ importante che ti chieda: sto riversando tutta la mia anima in ciò che creo?” (Osho)

Margherita

Margherita

Immaginavo l’artigiano come un uomo di mezza età, seduto a uno sgabello sghembo vicino all’unica finestra di una stanzetta buia, ricurvo su un pezzo illuminato da un punto luce incerto. Uno dai modi spicci e un po’ burberi che perdoni solo perché una volta all’anno sei alla ricerca di un regalo per tua nonna o la vecchia zia a cui piacciono tanto le cose fatte a mano e lui è l’unico che può aiutarti.

…e invece…

 

Gioielli di Valentina

Gioielli in ebano di Valentina Marelli

L’artigiano è Valentina, neanche 30 anni, con un piercing sul labbro inferiore, che crea gioielli originali fondendo argento, ebano e radica. Ma non solo. E’ una che sperimenta. Ri-scoperto quanto sia performante il salice, ha deciso di utilizzarlo per le sue creazioni e siccome è una perfezionista, non si accontenta di trovare i rami che le servono per le sue collane, no. Valentina ha chiesto ai suoi concittadini uno spazietto nei loro giardini o piccoli francobolli di terra per coltivare i suoi salici disponendo così liberamente della materia prima!
Gabriele Pici e le sue lampade scavate nella pietra leccese

Gabriele Pici e le sue lampade scavate nella pietra leccese

L’artigiano è Gabriele, altro under 35 che sa quanto sia generosa la luce con la pietra leccese e ne scolpisce blocchi su blocchi per creare lampade uniche e insolite, capaci da sole di arredare una stanza. L’artigiano è Beatrice, un avvocato che trova chissà dove un giglio fiorentino, lo immagina al collo di una donna, lo applica come pendente e una sua creazione finisce col diventare l’omaggio delle donne del Governo del Comune di Firenze ad Angela Merkel! L’artigiano è Lucia che crea mosaici con ceramiche di recupero (non solo quadri o piatti ma anche anelli, orecchini e bracciali) ed è fiera di restituire la vita a oggetti che non ne avevano più una. Mi sono lasciata conquistare da un anello che reca in sé un fiammeggiante numero 60 in campo bianco e il frammento di una lettera e mi perdo a immaginare quale fosse la parola completa e dove abbia recuperato quel pezzo di ceramica prima di incastonarlo nel mio anello regalandomi un rebus irrisolvibile ma poetico.
"Cime di Luce" di Raffaella Motta in collaborazione con “Internocortile” di Silvia Tardy

“Cime di Luce” di Raffaella Motta in collaborazione con “Internocortile” di Silvia Tardy (Piemonte)

Artigianato e Palazzo, svoltosi dal 14 al 17 maggio a Firenze, nella strepitosa cornice del giardino Corsini, grazie a 80 espositori suddivisi in diverse categorie (ceramica, carta, vimini, bigiotteria, pietre dure, pelle, oreficeria, ricami, pitture, profumi, gastronomia eccetera) io ho imparato che l’artigiano è tutto questo e altro ancora.
Roberto Ugolini, Scarpe su Misura

Roberto Ugolini, Scarpe su Misura (Toscana)

 

Non è solo un artista. L’artigiano inventa, innova, perfeziona, studia, sperimenta. Fallisce, anche, ma impara dai suoi errori e non ne commetterà altri, almeno non gli stessi. Come il giovane Andrea, un fenomenale intagliatore di conchiglie raccolte sulle spiagge della sua terra, la Sardegna. Dopo vari tentativi, Andrea ha sviluppato una tecnica che gli consente di creare dei gioielli senza compromettere la conchiglia prescelta. Unici perché la materia prima è sempre diversa per forma, dimensioni e sfumature di colore.
I gioielli di Andrea Cadoni con conchiglie e corallo

I gioielli di Andrea Cadoni con conchiglie e corallo (Sardegna)

Padrevecchi

Padrevecchi, azienda produttrice di cornici e complementi d’arredo a mano (Toscana)

 

L’artigiano è parte integrante del processo produttivo. Il suo corpo è tutto proteso nello slancio creativo. Avete mai visto un artigiano al lavoro? Io a Firenze mi sono persa tra gli stand del giardino e in quelli delle limonaie e ho trovato i maestri all’opera, concentrati ma sorridenti, pronti a raccontare quella passione che ogni giorno li rapisce nella creazione di qualcosa di unico, quella storia che li ha resi ciò che sono oggi.
Cesti realizzati con il fieno di grano Senatore Cappelli

Cesti realizzati con il fieno di grano Senatore Cappelli (Sardegna)

 

Artigianato e Palazzo ha confutato anche un altro luogo comune. Gli artigiani non necessariamente ereditano l’attività di famiglia. Spesso (sempre più spesso) diventano artigiani perché un fuoco li arde all’interno e intraprendono una strada non priva di difficoltà (soprattutto in un mondo in cui tutto corre velocemente e invece la creazione “handmade” richiede tempo). Scommettendo con il futuro, essi giocano le sole carte che hanno in mano: creatività, talento e passione. Con un pizzico di fortuna, sono certa che taglieranno traguardi davvero ragguardevoli!
Bottega Conticelli, Cuoio Ubriaco

Bottega Conticelli, Cuoio Ubriaco (Umbria)

Le Furlane, scarpe su misura Piedaterre

Lis Furlanis, scarpe su misura (Friuli)

Fabriano 750 + 1

Fabriano 750 + 1

 

La Mostra Principe è stata incentrata sui 750 anni + 1 di Fabriano, l’azienda leader nel mondo della carta che forse riassume in sé l’essenza più pura del “mestiere” dell’artigiano. L’originale allestimento nella limonaia piccola ha permesso ai visitatori (si stimano ben 9000 presenze all’edizione appena conclusa) un tuffo in un passato che è ancora presente visto che dopo 30 generazioni la qualità è quella di sempre, nulla ha intaccato la tradizione neppure gli inevitabili processi innovativi. Artigiani quelli di Fabriano che dopo aver annoverato clienti come Michelangelo e Beethoven, continuano a lavorare con la stessa inestinguibile dedizione al servizio di chiunque desideri una signora carta!
Ricette di famiglia, appuntamento con Bigazzi

Ricette di famiglia, appuntamento con Bigazzi

 

Ricette di Famiglia: Sapevate che Artigianato fa rima con Gastronomia? Ebbene sì. All’interno della mostra, in collaborazione con Richard Ginori, la giornalista gastronomica Anna Tossani ha curato tre appuntamenti per presentare dei libri di cucina (e non solo) con tanto di preparazione “live” di vere leccornie con chef d’eccezione. Il cibo, con Mariavittoria Andrini, Beppe Bigazzi e Allan Bay (e la frizzante partecipazione di Costantino della Gherardesca) è diventato un altro tassello della quattro giorni di evento: anche in cucina si devono scegliere accuratamente le materie prime, dare libero sfogo alla creatività, mettere il cuore nella preparazione per realizzare un piccolo capolavoro. Non vi sembra che le similitudini cuoco-artigiano siano davvero molte?
Giardino Corsini

Giardino Corsini

 

La location: la mostra si snoda nel delizioso Giardino Corsini in una varietà straordinaria di rose, peonie, bossi e piante di agrumi (a proposito, per il prossimo anno, non perdetevi una delle visite con una guida d’eccezione, Paolo Chellini lo storico giardiniere!). Il parco, disegnato con squisito gusto barocco da Gherardo Silvani, fu realizzato proprio per i principi Corsini e si mostra ancora oggi in tutta la sua bellezza, comprese le limonaie, le aiuole, i labirinti, il vialone a cui le statue di diverse altezze conferiscono una lunghezza maggiore. A conferma della sua particolarità, la Mostra è stata inserita come prima tappa del Chelsea Fringe Firenze – The alternative garden festival, una rassegna londinese che ruota proprio attorno ai giardini.
Stand di Simone Mencherini, orafo vincitore Premio Perseo

Stand di Simone Mencherini, orafo vincitore Premio Perseo

 

Premio Perseo – Benvenuto Cellini: Il premio all’artigiano più apprezzato dal pubblico, istituito nel ’98, è stato assegnato a Simone Mencherini, l’incastonatore di pietre preziose che non crea gioielli ma “storie” da indossare! Mi sono fermata ad osservarlo mentre lavorava sulla sua ultima creazione e ho scoperto che, pur essendo giovane, può ben dirsi un veterano del settore visto che la sua avventura è iniziata quando aveva solo 14 anni! Simone è una persona molto umile e gentile, che ha riservato a tutti i visitatori un sorriso e una parola. Bravo davvero!
Lo stand di Simone Mencherini

Lo stand di Simone Mencherini

 

La chicca: in uno stand immerso nel verdeggiante giardino abbiamo scoperto l’Associazione Trisomia 21, una onlus fiorentina che si occupa dell’avviamento al lavoro di ragazzi con sindrome di Down. Tra le stoffe tinte con motivi delicati e sognanti, io ho trovato un tenero gufo portachiavi e me ne sono innamorata con quei bottoni a forma di occhio che sembravano davvero capaci di scrutarmi e chiedermi “perché non mi porti via con te, insieme a quell’anello misterioso?”
I tessuti dipinti dai ragazzi di Trisomia 21

I tessuti dipinti dai ragazzi di Trisomia 21

 

Last but not Least si ringraziano: Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, inventori della Mostra Artigianato e Palazzo, la Fondazione Ferragamo per la sponsorizzazione del secondo contest Blogs and Crafts e QN/La Nazione perché ospiterà i nostri articoli sulle sue pagine! Anzi, se il mio articolo vi è piaciuto, sabato 23 e domenica 24 maggio cliccate qui e votatemi!!!

[“La creatività è la risposta che apre” è una citazione di Aldo Carotenuto]

2 commenti

Lucia 21 Maggio 2015 - 9:56

Mi hai emozionato e ricordato tutte le bellezze che ho vissuto l’anno scorso alla mostra… uno non si aspetta che può essere così bella…

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Monica Nardella 21 Maggio 2015 - 12:20

La tua emozione è stata doppia, visto che hai anche vinto!!!

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