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Lo Scaffale di TDM: Spagna, negra y criminal.

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cerveza madrid

Le ragioni che ci uniscono alla Spagna sono profonde e risalenti nel tempo. Se in Europa possiamo incontrare, invece che “cugini”, dei “fratelli”, è nella penisola iberica che vanno cercati.

La vicinanza della lingua ci aiuta, ma oltre a questa immediatezza, è nella cucina che troviamo la via maestra per uno scambio, forse, ancor più emozionante. Ci sono dei piatti tipici che il viaggiatore può scoprire a Madrid, piatti perfetti nella loro magia di sapori.

Provate, per dirne solo uno, los callos a la madrilena. Ogni boccone di questo piatto fa da tramite con la storia, cucina povera, economica, eppure magnifica; magari il tutto corroborato da un buon Rioja… un’esperienza paradisiaca, sulla quale il viaggiatore non dovrebbe indugiare.

Tuttavia, i gusti son gusti. Se certe elaborazioni gastronomiche non piacciono, vino di Jerez, Jamon (quello che viene dai maiali del nord, tirati su esclusivamente a ghiande) e un po’ di queso manchego. Poesia. Non c’è altro popolo al mondo che condivida con gli italiani la stessa “sacra adorazione” per quel pezzo di mummia animale che cade sotto il nome di prosciutto!

Ecco, con questi sapori siamo entrati in contatto con un universo intero, per aumentare la suggestione, mentre siamo seduti in una terrazza nei pressi di calle Major, può essere utile rispolverare il lascito di uno dei tanti italiani immigrati nel mondo.

Di Luigi Boccherini, “Musica nocturna por las calles de Madrid“. È un componimento breve e delizioso, ascoltare le sue note mette nella giusta disposizione d’animo per esplorare la capitale castigliana nelle sue dimensioni più recondite.

E allora giunge in aiuto prezioso una guida, grazie alla quale (o forse a causa della quale, dipende dai punti di vista) la perdizione sarà davvero a portata di mano: “La guida di Giuda. I 76 bar più temibili di Madrid“. Un altro italiano, Alessandro Gianetti, aiutato dai bozzetti in bianco e nero di Valerio Giovannini, ci fa scoprire la città dove “hay mas bares entre Atocha y Anton Martin que en toda Escandinavia” come cita un (fiero) detto popolare madrileno.

Che il termine guida non vi confonda: la penna di Gianetti è veloce, pungente e poetica. Lontani dalla Madrid turistica (come piace a noi!), vi insinuerete con il vostro Virgilio nei bar più cupi, luminosi, fumosi, scomodi, economici, malinconici e caotici della città. Di bancone in bancone, tra un drink e una tapa, a tutte le ore del giorno e della notte, incontrerete figure difficili da dimenticare.

Camerieri scorbutici, proprietarie con i vestiti a fiori, medici fascisti, barbuti nottambuli vi si inchioderanno nella testa e voi vorrete andare a vedere coi vostri occhi se sono davvero seduti su quegli sgabelli a ordinare cerveza. Noi certamente vorremmo entrare nella Cerveceria Sol Mayor, l’antiturista, come la definisce Gianetti: “un modo per disinnescare la trappola dei percorsi turistici è quello di entrare in un bar (…) fermatevi e ordinare una cerveza, scorrerà il liquido dorato nelle gole arse dalla sete, e per un momento non sarete più turisti”. Il nostro bar, insomma!

Il libretto è pubblicato da Miraggi Edizioni. Grazie a questa alchimia di sapori e suoni, già si viaggia oltre i luoghi dove si è fisicamente, sono esperienze che trascendono la natura fisica in una prospettiva superiore. A questo punto, dopo tali “paroloni”, solo un buon libro di poesia può essere adatto. Invece, noi scegliamo un’altra strada. Vogliamo bilanciare le esperienze che stiamo provando con qualcosa di estremamente contemporaneo, materiale e popolare. A vedere i numeri, oggi, la letteratura più venduta e letta è quella di genere, i libri che noi etichettiamo tutti come “gialli”. Scegliere uno di questi libri ha molti vantaggi, come quei piatti che abbiamo mangiato più sopra ci mettono in contatto con i gusti del popolo che ci ospita, ma c’è di più.

Ormai è assodato che questo genere letterario ha tanto successo, anche, perché più di altri riesce a mettere in scena, il mondo che viviamo con i suoi problemi, le fatiche e le bellezze quotidiane. Poi, per quanto riguarda noi turisti di mestiere, questa letteratura si presta particolarmente quando visitiamo un luogo, grazie alle ambientazioni che sono generalmente coerenti con la realtà. Vie, piazze, palazzi, locali… è divertente scoprire dal vero, nell’arco della nostra visita, quello che abbiamo appena letto! Si dirà: dunque un altro libro ambientato a Madrid? No. Una capitale è il concentrato di un paese, le istanze e le peculiarità di un intero paese giungono nelle capitali e le caratterizzano. Questo è ancor più vero per Madrid, dove tapear per i tanti locali è essenzialmente un assaggiare tutta la Spagna. Perciò tentiamo un esperimento e “tapeiamo”!

Dolores Redondo, con Il guardiano invisibile, ci porta nei Paesi Baschi, per seguire le indagini della detective Salazar. Un appassionante giro nel “nero cuore del nord”. Il libro è pubblicato da Salani.

Domingo Villar (scrittore sempre più, meritatamente, conosciuto), pubblica per KowalskyLa spiaggia degli affogati, dove ci aspetta una Galizia tutta da scoprire insieme alla strana coppia formata dall’ispettore Leo Caldas e dal suo sottoposto Rafael. Romanzo che si rivelerà per essere un bel viaggio “criminale” e non solo.

Dicevamo che Italia e Spagna sono assai legate, allora ecco che Alicia Gimenez-Bartlett (un nome, ormai, internazionale) fa viaggiare la sua Pedra Delicado (chi non la conosce?) tra Barcellona e Roma per risolvere un difficile caso. Come sempre, anche in questo romanzo Alicia riesce ad essere nera e divertente. Gli onori di casa sono pubblicati (come tutte le altre incheste di Pedra Delicado) dalla cara Sellerio.

Alla prossima! M.I.

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