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Roma insolita: la Basilica di San Clemente

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La Basilica di San Clemente sita a Roma nei pressi del Colosseo, è un concentrato di capolavori artistici capaci di raccontare ben 2000 anni di storia.

La Basilica di San Clemente

La peculiarità che rende questo luogo degno di nota sono i due livelli che giacciono al di sotto della pavimentazione visibile che custodiscono l’originaria basilica, risalente al IV secolo d.C., nonché resti risalenti al I secolo sotterrati a parecchi metri di profondità!

Dopo aver attraversato un ampio cortile e varcato la porta d’ingresso della Basilica medievale, si viene letteralmente rapiti dalla Schola Cantorum, uno spazio recintato risalente al XII secolo e realizzato – come spesso accadeva per risparmiare tempo e denaro – con elementi appartenenti alla basilica originaria, dove si esibivano i salmisti.

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Ingresso della basilica – Primo livello

Mentre lo sguardo fruga avidamente tra le tre navate (ciascuna col proprio abside e separate da colonne di origini diverse) finisce con l’inquadrare un mosaico di rara bellezza posto nell’abside centrale.

L’opera, raffigurante Cristo crocifisso tra la Vergine e San Giovanni Evangelista, presenta particolari cari alla tradizione cristiana.

La Croce, su cui figurano i dodici apostoli in veste di colombe, viene rappresentata come l’Albero della Vita, originante da un cespo di acanto mentre tra i girali vegetali spuntano immagini di uomini ed animali.

Le Cappelle laterali sono invece dedicate a San Domenico, quella di destra, e a Santa Caterina, quella di sinistra. Le decorazioni tardo barocche sono invece riconducibili al nipote del famoso Carlo Fontana, al quale spettò il restauro della Chiesa voluto da Papa Clemente XI.

Tanta ricchezza, comunque, non riesce a preparare il visitatore alla meraviglia che proverà addentrandosi nelle viscere della basilica (ingresso a pagamento).

Questo tesoro venne alla luce allorquando (1857) il Priore della Basilica, Padre Joseph Mullooly, intraprese degli importanti lavori di scavo. Il risultato, come dicevamo, ebbe dell’incredibile: si scoprirono altri due livelli interrati colmi di testimonianze uniche!

Il secondo livello

Fin da subito, percorsa la prima rampa di scale, avrete la sensazione di essere entrati in un’altra dimensione, precipitando in un passato remotissimo, affascinante e a tratti inquietante.

Passeggiando da un ambiente all’altro, scoprirete portici, colonnati, capitelli, un imponente altare ed affreschi fortunatamente non compromessi dall’azione erosiva del tempo.

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L’affresco del secondo livello

All’interno della Basilica paleocristiana dedicata a San Clemente, il terzo Papa dopo San Pietro, e rimasta in funzione per ben sette secoli,  si presentano agli occhi del visitatore resti appartenenti ad epoche diverse.

Del VI secolo per esempio, si può ammirare un pavimento fatto di mosaici realizzati con piccoli pezzi di marmo provenienti dai vari Paesi del Mediterraneo (come Spagna, Francia, Grecia e Tunisia), mentre dell’VIII secolo si può apprezzare un affresco della Madonna Regina.

La scoperta più grande risale al IX secolo e riguarda la tomba San Cirillo, inventore dell’alfabeto Glagolitico (il più antico alfabeto slavo conosciuto). Le reliquie del Santo negli anni vennero periodicamente sottratte alla Basilica e solo nel 1960 i Padri Domenicani Irlandesi, riuscirono a recuperarne parte riconducendola alla tomba originale.

La vecchia Basilica però venne devastata dai Normanni nel 1084 e, dopo averla interrata, utilizzata come base per la nuova nel 1108.

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Basilica di San Clemente – Tomba di San Cirillo – Secondo livello

Il terzo livello

Il viaggio nel tempo non è finito. Scendendo nel terzo livello si scoprono due diversi edifici risalenti al I e II secolo d.c. e collegati tra loro da un antico vicolo.

Il primo, costruito con enormi blocchi di tufo e dalla struttura rettangolare, è identificato con la Zecca dello Stato Romano, dove si producevano le monete destinate a tutti gli angoli dell’Impero.

Il secondo invece, altro non era che la domus di un antico romano.

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Basilica di San Clemente – Terzo livello

Purtroppo non si hanno notizie riguardo l’identità del proprietario ma ciò di cui si  è certi è che a partire dal III secolo d.C. questo edificio divenne un vero e proprio luogo di culto orientale dove si adorava la divinità persiana Mitra.

Non lontano dal cortile della domus dove venne realizzato un Mitreo, vi è una stanza  che custodisce un altare su cui è scolpito il Dio Mitra impegnato ad uccidere un toro, ai lati si sviluppano dei triclini probabilmente utilizzati dagli uomini intenti ad assistere ai rituali.

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Basilica di San Clemente – Altare del Dio Mitra al Terzo livello

Fu alla fine del IV secolo d.C. che questi edifici vennero interrati per lasciare spazio alla costruzione di quella che divenne la Basilica di San Clemente.

Gli scavi recenti

Da oltre 300 anni la Basilica è gestita dai Padri Domenicani Irlandesi che oltre a vivere la vita religiosa sono impegnati, in collaborazione con la sovraintendenza archeologica di Roma, in una nuova campagna di scavi archeologici che sta dando i suoi frutti.

Tra i resti rinvenuti si annovera anche una gigantesca fonte battesimale del V-VI secolo d.C., dal diametro di quasi 4 metri e completamente rivestita in marmo.  Il tesoro ancora sepolto aspetta di venire alla luce: chissà quali sorprese del passato ci riserverà ancora il futuro!

La chicca 2: i due livelli sotterranei sono avvolti nel silenzio. Il caos di Roma è lontano eppure, se presterete un attimo di attenzione, ad un certo punto sentirete distintamente scorrere dell’acqua: accanto alla domus troverete una fonte di acqua sorgiva!

Come arrivare:  la Basilica di San Clemente si trova in Via di San Giovanni in Laterano e l’entrata principale è posta in prossimità di Piazza di San Clemente. È raggiungibile sia con la linea A della Metropolitana, fermata Manzoni, che con la linea B, fermata Colosseo. È inoltre collegata con moltissimi autobus.

Prezzi: L’accesso alla Basilica di San Clemente è libero e gratuito, mentre per visitare gli scavi è previsto l’acquisto online del biglietto perché gli accessi giornalieri sono limitati per preservare il sito. Intero 10€, ridotto 5€.

Orari: dal lunedì al sabato dalle  ore 9 alle ore 12,30 (ultima entrata alle ore 12,10) e dalle ore 15 alle ore 18 (ultima entrata alle ore 17,40);  domenica e festivi dalle ore 12 alle ore 18 (ultima entrata ore 17,40).

3 commenti

Elena 19 Febbraio 2024 - 21:22

Siamo stati oggi a visitare questa chiesa, di cui non conoscevo l’esistenza, anche se a Roma ci sarò stata almeno 20 volte. È un sito bellissimo, che tutti dovrebbero vedere, impregnato di storia. Da non perdere!😀

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Monica Nardella 20 Febbraio 2024 - 10:09

Sono veramente contenta che ti sia piaciuta questa chiesa, davvero troppo spesso sottovalutata! Grazie per il tuo contributo!

Rispondi
Christomannos 5 Febbraio 2014 - 8:07

Non sono mai stato a Roma, purtroppo, ma se tutto va bene dovrei riuscire ad andarci a settembre. Questa è una chicca stupenda che annoto tra le cose da vedere. Bellissima.
Grazie e ciao.
Ms

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