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Dopo le borse, gli abiti, le scarpe e i cellulari, i cinesi ora clonano anche le città. Ebbene sì. Dopo vari esperimenti (come Chengdu British Town, la cittadella costruita nel 2005 avendo come modello Dorchester o le piccole Barcellona e Venezia nei pressi di Shangai) la Cina è pronta a copiare in tutto e per tutto (dimensioni comprese) il paesino austriaco di Hallstatt, Patrimonio Unesco.
Dopo aver individuato in Boluo (nel Guangdong) la location ideale per la clonazione e aver messo in conto la spesa di 645 milioni di euro, la società di costruzione si è messa all’opera. Si prevede che nel 2017 la Hallstatt cinese sarà pronta e visitabile, con grande entusiasmo degli stessi operatori turistici austriaci che vedono nell’iniziativa un’enorme pubblicità alla cittadina “originale”. Qualora voleste visitarla, dovrete cercare Wukuang Hashitate: sarà questo il suo nome, nato dalla fusione tra il nome abbreviato della ditta e la traduzione di Hallstatt in cinese.
La chicca: le città già clonate vicino Shangai, (Barcellona, Venezia e un villaggio di ispirazione scandinava) sono meta ogni anno di tantissimi visitatori cinesi che le “usano” come “set” in occasione delle fotografie del matrimonio!
La chicca: le città già clonate vicino Shangai, (Barcellona, Venezia e un villaggio di ispirazione scandinava) sono meta ogni anno di tantissimi visitatori cinesi che le “usano” come “set” in occasione delle fotografie del matrimonio!
11 commenti
@adri: secondo me finiscono anche prima del termine di scadenza!
@e va bene: ciao Ele!!! Condivido: clonare una città INTERA è triste.
Anche io sono rimasta “di sasso”… che tristezza questa cosa…
🙁 Ma tanta….tristezza!
Ele
Sarà …
@klod: mah, non saprei. Il fatto di rimpiccolire le città mi diverte, perché mi permette una visione dall’alto, ma una copia perfetta a grandezza naturale…mi inquieta!
@franesca: forse non si rendono conto, invece, di quante cose belle hanno anche loro e che andrebbero valorizzate maggiormente!
@adriana: capisco che non se ne rendano conto. Ma copiare una città…va un po’ oltre l’assenza di un senso di possesso…o no?
@dreamy: non credo che vogliano creare un’opera d’arte. Ma limitarsi a riprodurre qualcosa di bello.
@nico: caroo Nico, grazie a te per il passaggio!!!
@elisa: ciao Elisa! ma Las Vegas sa di essere kitsch nella sua riproduzione di monumenti o quartieri (almeno spero). Io credo che la clonazione della tua città a 9000 km di distanza abbia un effetto di alienazione pura!
@dona: Ehi Dona è un piacere ritrovarti! Sì, kitsch è prorpio il termine giusto!
Neanch’io sapevo. Effettivamente è un po’ triste e anche un tantino kitsch…
ciao cara TdM! be’ i cinesi sanno fare gli affari, perlomeno, no?
E allora gli americani hanno costruito Las Vegas e nessuno protesta per questo 🙂
Capitemi però, non giustifico nè i primi, nè i secondi. E’ tutto un tantino squallido…
Ciao, quello che hai scritto è incredibile, io non sapevo assolutamente di questa cosa! Ormai si va in grande, non bastano gli stati in miniatura! Grazie Turista delle info che pubblichi, un abbraccio
Ehm… io non li capisco. L’arte è creazione… -.- non copiare :/
Per la verità in Cina non esiste una cultura della tutela dei diritti come da noi… (ad esempio, la Siae)
Quindi loro in parte non si rendono nemmeno conto che per noi si tratta di una specie di furto!
tipico dei cinesi quello di copiare, la loro cultura e personalità è così anonima, se no, non avrebbero tutta questa smania. mah … :O
Ma perché?
Che senso ha?
Hanno la loro cultura e i loro bei posti, perché copiare gli altri?Son proprio strani ‘sti cinesi! =D