Sull’Hooghly River si slanciano maestosi ben 4 ponti eppure il più vecchio tra essi, l’Howrah Bridge – anche conosciuto come il Rabindra Setu, in onore del grandissimo poeta Rabindranath Tagore – figura ancora come il più trafficato della città (forse perché, rispetto agli altri tre, il Vidyasagar Setu, il Vivekananda Setu e il Nivedita Setu garantisce un accesso gratuito).
L’Howrah Bridge collega Kolkata (Calcutta) a Howrah. Commissionato nel 1943, lungo 650 metri e alto 30 il ponte è diventato un’icona per Kolkata poiché è menzionato tra le meraviglie dell’ingegneria “moderna” grazie alla sua campata unica. Nel 2005, l’albero di una chiatta che navigava nel canale sbagliato durante l’alta marea lo ha significativamente danneggiato, provocando la decisione di impedirne l’accesso a carichi pesanti per non aggravare ulteriormente la struttura. Il 23 novembre 2006 il Rabindra Setu è stato illuminato, durante una speciale cerimonia, con luci dorate e magenta, sulla scia di altri fiumi diventati icone per la propria città: il Tower Bridge di Londra, il Sydney Harbour Bridge, il Golden Gate Bridge di San Francisco e il Firth of Forth Bridge in Scozia.
3 commenti
@giraffa: bello, vero? Io ne ho guardati diversi di video e, soprattutto di foto: davvero impressionante (soprattutto per essere un ponte abbastanza “vecchio”)
@adriano: un mio amico vi ha fatto un workshop fotografico. Mi ha detto che Calcutta è una città molto fotogenica: c’è molta umanità in tanta (disperante) miseria…
Peccato, però, che nel Bengala, magnifico anche per la natura, ci sia una spaventosa miseria diffusa.
OOOOO . . . che bello! Visto da sotto è impressionante…