23 febbraio 1887. Una forte scossa di terremoto semina morte e distruzione nell’entroterra sanremese. Bussana Vecchia scoprì l’orrore: il Castello del XII secolo e la seicentesca Chiesa di Santa Maria delle Grazie subirono danni ingentissimi.
I superstiti, dopo 7 anni di strenua resistenza in alloggi di fortuna, furono obbligati ad abbandonare definitivamente il paese, che diventò un paese fantasma.
Sanremo (a soli 8 km) chiuse gli accessi al borgo ormai disabitato, diroccato, pericolante.
La rinascita di Bussana Vecchia
Poi, alla fine degli anni ’50 un ceramista, Mario Giani (in arte Clizia), scoprì Bussana Vecchia. Se ne innamorò, intuendone le potenzialità e lanciò una sfida agli artisti italiani e stranieri: far rinascere il paese, restaurandolo nel rispetto della tradizione, restituendogli la sua bellezza con nuovi progetti e nuove energie.
La comunità rispose numerosa: persino dall’Europa arrivarono artisti che si trasferirono a Bussana Vecchia, si appropriarono temporaneamente delle case per ristrutturarle, aprirono piccole attività, contribuirono con la loro arte a personalizzare alcuni scorci del borgo.
Insomma, fecero rivivere concretamente il paese mettendo in condizione la vicina Sanremo a predisporre, nei decenni a seguire, un ritorno alla normalità con importanti opere di urbanizzazione (l’allacciamento alla corrente elettrica, all’impianto fognario, all’acquedotto).
Purtroppo negli ultimi anni, nonostante i turisti siano sensibilmente aumentati (con tutto quello che questo comporta: una maggiore richiesta di ricettività, ad esempio e strutture più adeguate all’accoglienza), lo spirito iniziale della comunità di artisti si è affievolito, a causa dell’allontanamento di molti di essi dal paese e da un progressivo fenomeno speculativo che non ha nulla a che vedere con la vocazione artistica del borgo.
Sperando che gli indispensabili interventi di legalizzazione e di razionalizzazione che la rinascita di Bussana Vecchia obbliga a fare non intacchino la sua originalissima bellezza e il suo spirito bohemien, godiamoci il borgo, le botteghe, il museo, il giardino botanico, frutto di un ventennale lavoro di recupero tra le macerie. Godiamoci un’opera d’arte a cielo aperto.
6 commenti
Se qualcuno venisse a leggere ancora questo post volevo testimoniare che il giardino botanico di Bussana è veramente speciale!
@Eva: …e non le conosciamo…
@Federica: non so se esista im censimento di questi luoghi: mi dici come si chiamano i paesi di cui parli? Thanks!
@monticiano: grazie caro Aldo, detto da te che sei un narratore eccezionale è davvero un complimento!
@alba: grazie a te per le belle parole, alba!!!
avevo letto di questo bellissimo Paese su un numero credo del national geographic e mi sono ripromessa di andarlo a vedere prima o poi, grazie per i bellissimi spaccati di vita.. che ci regaliun abbraccio
Una cronaca e alcune foto bellissime di un paese da preservare come patrimonio mondiale.
Che bello. Sembra davvero incantevole. Anche dalle mie parti ci sono ben due paesi abbandonati che sono davvero stupendi. Chissà se esiste un censimento in Italia di questi borghi dimenticati…
…Che meraviglie abbiamo a casa nostra…