Amo la mia rubrica PEOPLE, perché dentro c’è l’umanità che incontro per strada e che racconto in uno scatto. Un PEOPLE ce l’avevo davanti tutti i giorni, in piazza Barberini a Roma e non ho mai pensato di scattargli una foto.
O forse sì, ma non l’ho fatto. Perché credevo di avere tempo. Ma forse non ne aveva lui.
Quel signore eccentrico, con le cuffiette alle orecchie, spesso un cartello attaccato al collo, che ballava al suono di una musica che sentiva solo lui (e probabilmente non dalle cuffie), che richiamava turisti e passanti con un urletto, per poi rivolgere loro una pernacchia, se n’è andato per sempre.
Quante leggende su di lui? Tante, tantissime. Ma che importa sapere chi fosse in realtà? Quello che c’era da sapere, lo sapevamo: Remigio Leonardis sapeva strapparti un sorriso a modo suo. Con un inchino.
Con una linguaccia. Adesso la piazza sarà un po’ più vuota, senza di lui. Ciao Remigio.
4 commenti
Lo conoscevo era di famiglia nobile calabrese, una malattia al cervello l’ha fatto diventare cosi’.
Addio Remigio sei stato un grande a modo tuo.
Quanta umanità nel tuo post!
Questi sono i soggetti che rendono unici gli attimi della nostra vita, i posti per cui passiamo, l’aria che respiriamo giornalmente. Lo saluto anche io, ciao Remigio!
bellissima rubrica… anche se lui non l’ho mai incontrato