A 4 ore di traghetto dal Pireo, di fronte a Mikonos, Syros ti appare così, come un anfiteatro sulla cui base si accavallano bellissime case in stile neoclassico, retaggio di un glorioso e autorevole passato, quando era il primo porto della Grecia, quando era sede della prima filiale della Banca nazionale ellenica e del primo liceo greco. Syros nasce grazie agli esuli di Chios e dell’Asia Minore che sfuggivano ai turchi.
Syros – foto di RBerteig
Erano commercianti, imprenditori, amavano il bello e sapevano quanto la cultura rappresentasse la chiave che avrebbe spalancato le porte di un roseo futuro: fecero costruire case di pregio da architetti italiani e tedeschi e diedero impulso allo studio e alla scuola pubblica.
dettaglio di Ano Syros con la cattedrale cattolica foto di Anici
dettaglio della collina di Vrontado con la cattedrale ortodossa – foto di Anici
In onore di Hermes, dio protettore dei commercianti, chiamarono il capoluogo Ermoupuli (oggi è capitale di tutte le isole delle Cicladi). Durante il dominio di Venezia, ha subito un forte influsso del cattolicesimo, di cui rimangono importanti presenze ancora oggi: ortodossi e cattolici convivono serenamente sull’isola, avendo li uni e gli altri presidiato una collina che domina dall’alto il paese. Mentre il quartiere cattolico comprende la bellisima cittadina di Ano Syros, con la Cattedrale di Aghios Yorgos, quello ortodosso, sulla collina adiacente, spicca su tutto con la Cattedrale dell’Anastasi.
Ci sono spiagge per tutte le esigenze: se si cerca una spiaggia attrezzata si deve puntare su Galissas; se si cerca una spiaggia movimentata si deve scegliere Agathopes; se invece si cerca un bel mare e scorci cicladici da togliere il fiato, ci si deve allontanare un po’ puntando, con i traghetti che partono da Kini, Grammata, Lia, Varvaroussa e Aetos. Il divertimento notturno è assicurato sull’isola, ma chi vuole sfidare la fortuna, troverà a Syros anche l’unico casinò delle Cicladi, aperto dalle 20 alle 6 del mattino.