Caraibi senza passaporto? Vai a Guadalupa!

Marie Galante è la terza isola per estensione dell’arcipelago di Guadalupa. E’ quello che si dice un’isola fuori dal tempo, con i suoi mulini a vento (costruiti prima dagli inglesi e poi dai coloni francesi, a far data dal 1818), le sue distillerie di ottimo rhum, gli ex zuccherifici (la canna da zucchero sarebbe stata importata da Cristoforo Colombo), le spiagge di sabbia finissima.

Spiaggia Guadalupa – foto rayced

L’isola – come il resto di Guadalupa – è un Dipartimento d’Oltreoceno francese dal 1946: fa parte quindi dell’Unione Europea, pur trovandosi al largo del Venezuela.

Vi si trovano tradizioni, cultura e cucina francese e risolve tutti i problemi a chi non ha familiarità con i cambi, visto che si paga in euro e di documenti, visto che è sufficiente la carta di identità.

Tra il centinaio di mulini che affollano Marie Galante, ce n’è uno visitabile gratuitamente: è il Moulin de Bezart, bellissima ricostruzione di un modello originario.

Anche le distillerie consentono visite gratuite, degustazioni e, eventualmente, acquisto in loco.

Consigliamo di assaporare il miglior rhum bianco dei Caraibi, prodotto proprio a Marie Galante, il Père Labat, nella Distillerie Poisson (le altre due sono la Distillerie Bielle e la Rhumeries Agricoles de Bellevue).

Probabilmente ciò che colpisce maggiormente dell’isola è il suo radicamento alla tradizione: basti pensare che la canna da zucchero viene ancora trasportata da carretti trainati da due buoi, i cosiddetti kabwé.

Trasporto Canna da zucchero – foto rayced