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Trekking in Indonesia: il più spettacolare è sul vulcano Rinjani

Come organizzare questa avventura e cosa aspettarsi

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
trekking indonesia_Monte Sinjani lago Segara Anak

Quando si pensa all’Indonesia, l’immaginazione corre subito alle sue spiagge paradisiache e ai suoi mari cristallini, ma questo incredibile Paese è anche il terzo al mondo per numero di vulcani attivi: ben 120!

Con la loro possenza, i vulcani indonesiani possono incutere timore e reverenza, eppure una delle esperienze più incredibili che si possano fare in un viaggio da queste parti è proprio quella di scalarne uno.

Ben visibile nelle giornate terse anche da Bali, il Monte Rinjani si trova sull’isola di Lombok ed è il secondo vulcano più alto dell’Indonesia. Come se non bastasse, questo è attualmente attivo: l’ultima eruzione si è verificata nel 2016!

Il trekking che conduce fino alla sua vetta, a una vertiginosa altitudine di 3726 metri, è un’avventura provante, ma davvero indimenticabile.

In questo articolo vedremo come si organizza e come si affronta l’escursione sul Monte Rinjani.

Il Vulcano Rinjani

Lombok deve gran parte del suo turismo al Monte Rinjani, un vulcano attivo che, con i suoi 3726 metri sul livello del mare, è il secondo più alto dell’intera Indonesia. Il vulcano rende inoltre Lombok l’ottava isola con l’elevazione più alta del pianeta!

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Lago Segara Anak visto dal campo base a quota 2600

All’interno della caldera del vulcano sorge il lago Segara Anak, il cui nome significa letteralmente “Il figlio del mare”. Questo nome gli è stato attribuito a causa del colore delle sue acque, di una tonalità di blu che ricorda proprio quella del mare. La caldera contiene inoltre un secondo cono vulcanico che prende il nome di Gunung Barujari, e che è stato il responsabile di tutte le ultime eruzioni a partire dagli anni Novanta del Novecento. Qui, delle sorgenti geotermiche riscaldano un piccolo bacino, all’interno del quale i turisti possono persino fare il bagno!

A causa della sua importanza geologica, il Monte Rinjani ha ottenuto lo status di geoparco mondiale UNESCO. Inoltre, per i local, il Monte Rinjani e il lago Segara Anak sono luoghi sacri, e proprio per questo in alcune occasioni questi sono la sede di cerimonie religiose.

Come organizzare il trekking

Il trekking che conduce fino alla sommità del Monte Rinjani è molto impegnativo, sia per il dislivello che deve essere coperto, sia per i ritmi serrati che un’esperienza simile richiede. Non deve poi essere sottovalutata l’altitudine considerevole che si raggiunge: sopra i Tremila, lo sforzo necessario è maggiore perché l’aria è più rarefatta, e ciò può mettere in difficoltà molte persone.

Per salire fino alla vetta sono necessari almeno due giorni di cammino, ma un trekking completo può durare fino a quattro giorni. Insomma, per affrontare quest’escursione bisogna essere ben allenati e avere tanta forza di volontà, ma vi assicuro che si tratta di un’esperienza veramente incredibile e che non dimenticherete facilmente!

La salita al campo base

La vostra scalata al Rinjani avrà inizio con una lunga escursione che prevede il raggiungimento di un campo base, che sarà allestito sul bordo del cratere, a 2600 metri sul livello del mare. Il punto di partenza, il villaggio di Sembalun, si trova invece a 1000 metri di altitudine. L’escursione sarà quindi molto impegnativa, dal momento che vi richiederà di risalire ben 1,6 chilometri di dislivello su sentieri che, sebbene inizialmente saranno piuttosto agevoli, diventeranno poi ripidi e scivolosi a causa della sabbia che li ricopre.

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La vetta del Monte Rinjani a inizio del trekking

I paesaggi che attraverserete camminando saranno però veramente unici e molto diversi tra loro. Passerete dal bosco ad ampi prati, e dai pendii erbosi a quelli aridi e sabbiosi a mano a mano che vi avvicinerete al bordo del cratere. Lungo il percorso vi fermerete presso quattro punti di sosta, dove potrete tirare il fiato e consumare dei piccoli spuntini forniti dalla vostra guida. Una volta raggiunta la metà dell’escursione, i portatori prepareranno inoltre per voi un pranzo caldo. Non aspettatevi un semplice panino: rimarrete sorpresi di come questi ragazzi riusciranno a cucinare, seppur in condizioni tutt’altro che agevoli, piatti tipici della tradizione indonesiana come nasi goreng, nasi campur o mie goreng.

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Campo base Monte Rinjani

Dopo circa 10 chilometri di cammino, nel tardo pomeriggio, arriverete finalmente al campo base. Dal momento che questo è l’unico punto di appoggio del trekking, mettete in conto di dover condividere gli spazi con molti altri escursionisti che, come voi, sognano di raggiungere la vetta!

Dal bordo del cratere avrete una vista sensazionale.

Da una parte potrete già ammirare, minacciosa, la cima del Monte Rinjani con la sua caratteristica forma ricurva; dall’altra, avrete invece l’immensa caldera, con all’interno lo spettacolare lago Segara Anak. È molto probabile che le nuvole si addenseranno nella caldera, ma questo non farà altro che rendere lo scenario ancora più suggestivo. Il tramonto di cui potrete godere da questa posizione privilegiata sarà veramente indimenticabile. Fate però attenzione alle scimmie: anche a queste altitudini, i macachi saranno sempre in agguato e pronti a derubarvi di cibo, frutta fresca e accessori come occhiali da sole o cappelli!

I portatori allestiranno per voi le tende nelle quali dormirete e persino una tenda adibita a toilet, dopodiché vi prepareranno la cena. Dovrete poi cercare di riposare il più possibile, perché la sveglia suonerà prestissimo: alle 2 del mattino vi rimetterete in marcia per attaccare la vetta!

L’attacco alla vetta

Immersi nel buio più totale e sotto a un meraviglioso cielo stellato, rischiarato solo dai tanti e disordinati puntini luminosi delle torce frontali degli altri escursionisti, lascerete il campo base e vi metterete in cammino verso la vetta, dopo aver consumato una leggera colazione. Vi aspetteranno altri 1100 metri di dislivello in appena 4,5 chilometri fino alla sommità del vulcano, e se pensavate di avercela quasi fatta… vi sbagliavate! Questa sarà infatti la parte più difficile del trekking, non fosse altro per le condizioni climatiche. A queste altitudini le temperature sono rigide persino in Indonesia, e il vento può soffiare anche molto forte! Il sentiero sarà duro e faticoso. A mano a mano che vi inerpicherete sul pendio del vulcano guadagnando quota, il fondo sabbioso vi renderà difficile avanzare, e ogni due passi in avanti indietreggerete di uno.

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Alba sul Monte Rinjani

Le prime luci dell’alba vi sorprenderanno, lasciandovi senza fiato e alleviando un po’ la fatica della lunga notte di cammino. Quando i raggi del sole illumineranno il lago Segara Anak e il cono vulcanico fumante del Gunung Barujari si mostrerà ai vostri occhi, vi troverete di fronte uno spettacolo unico nel suo genere!

L’ultimo allungo prima dell’ambita meta è una ripidissima salita sul crinale che conduce alla vetta, fortunatamente non troppo esposto ma estremamente scivoloso e faticoso. Una volta raggiunta la cima, a 3726 metri di altitudine, faticherete a credere di avercela fatta! Il Rinjani sarà finalmente vostro, e potrete godervi il meritato spettacolo da lassù prima di ridiscendere.

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Il sentiero per raggiungere la vetta del Monte

Al rientro al campo base sarete esausti, e vi verrà offerta una generosa colazione preparata dai vostri portatori. In base al tipo di esperienza scelto, sarete poi accompagnati verso la caldera e il lago per proseguire il trekking, oppure nuovamente a valle verso il villaggio di Senaru nel caso aveste scelto l’opzione più breve.

Trekking in Indonesia: in autonomia o con una guida?

I sentieri del parco, che conducono fino alla sommità del vulcano, sono ben tracciati e segnalati. Da un punto di vista teorico, quindi, se riteneste di essere sufficientemente esperti potreste affrontare il trekking in autonomia, senza farvi accompagnare da una guida. Tuttavia, come purtroppo accade anche in altre zone dell’Indonesia, gli accessi al parco sono sorvegliati da malintenzionati che impediscono agli escursionisti di mettersi in cammino da soli. Mi è capitato di sentire la testimonianza di alcuni viaggiatori che sono riusciti a scalare il vulcano in autonomia e senza incorrere in problemi, ma vi consiglio comunque di affidarvi sempre a una delle tante agenzie che guidano e accompagnano i turisti sulla montagna.

Come scegliere l’agenzia

Le agenzie di viaggio che organizzano trekking sul Monte Rinjani sono davvero molte, e si concentrano prevalentemente nella zona del villaggio di Senaru, alle pendici Nord del vulcano. Questo è infatti il principale punto di partenza delle spedizioni verso la vetta, anche se esistono anche altri sentieri meno battuti e meno turistici che partono da località differenti, come ad esempio Sembalun Lawang. Le varie agenzie offrono servizi molto simili tra loro, e anche i prezzi sono spesso equiparabili. Per sceglierne una, fate qualche ricerca su Internet e confrontate le recensioni e i prezzi prima di prenotare.

Pacchetti e costi

Il costo di un’escursione fino alla cima del Monte Rinjani si aggira indicativamente tra i 180 e i 250€, in base alla compagnia e al pacchetto scelto. Molte agenzie offrono anche la possibilità di un trekking ridotto, che non raggiunge la vetta ma che scende fino al lago Segara Anak. Quest’ultima opzione è la più economica (i prezzi partono da 150€ circa) e anche la più accessibile per gli escursionisti che non si sentono sufficientemente allenati per salire fino alla sommità del vulcano.

Il pacchetto più gettonato è quello che, in due giorni e una notte, permette di salire fino alla vetta del Rinjani a 3726 metri di altitudine. Si pernotta in tenda, in un campo base che viene allestito sul bordo del cratere a 2600 metri sul livello del mare, in una location a dir poco suggestiva. Le escursioni più lunghe si articolano invece in quattro giorni e tre notti e, oltre a raggiungere la cima, discendono fino al lago all’interno della caldera e fanno tappa alle sorgenti geotermiche.

Affidarsi a un’agenzia è conveniente anche perché questa vi sgrava di molte preoccupazioni, occupandosi di organizzare nei minimi dettagli una spedizione che include, oltre a una guida, anche dei portatori, ovvero membri del gruppo incaricati di trasportare tende, cibo, pentole e stoviglie. Veri supereroi in grado di caricare sulle proprie spalle fino a quaranta chili di peso! Le agenzie si fanno inoltre carico della registrazione del vostro trekking presso il parco, necessaria poiché il numero di visitatori quotidiani è contingentato per motivi di sicurezza, e del pagamento della tassa di 150000 rupie indonesiane (al cambio attuale poco meno di 9€) necessaria per accedere al parco.

Escursione all’Isola di Flores

Quando fare il trekking e cosa portare

Il Rinjani chiude ai visitatori da dicembre a marzo, in osservanza della stagione delle piogge che renderebbe pericoloso percorrere i sentieri. Il periodo ottimale per scalare il vulcano va invece da maggio a settembre.

Se avete in mente di avventurarvi in questo trekking, sappiate che dovrete fare i conti con escursioni termiche impressionanti! Portate quindi nel vostro zaino vestiti pesanti e termici da utilizzare per dormire e per camminare durante la notte o alle prime ore del mattino. Durante il giorno, invece, il sole farà alzare notevolmente le temperature, e avrete quindi bisogno di vestiti molto leggeri oltre che di un cappello, degli occhiali da sole e della crema solare. Ricordate inoltre che in Indonesia, e a maggior ragione a quote elevate, il clima cambia molto rapidamente: non dimenticate una mantella o un k-way!

Un dettaglio di cui nessuno vi informerà è che i sentieri che risalgono i pendii del vulcano sono molto sabbiosi, e il passaggio delle persone (spesso unito al vento) causa il sollevarsi di polvere finissima e fastidiosa. Vi consiglio quindi di portare con voi anche una mascherina chirurgica o una bandana con la quale coprirvi naso e bocca mentre camminerete.

Se pensate di non essere sufficientemente equipaggiati, non disperate: le agenzie offrono spesso la possibilità di noleggiare giacche antivento, guanti, torce elettriche e bastoncini da trekking a cifre molto economiche. Il sacco a pelo è invece generalmente incluso nel prezzo e viene trasportato dai portatori insieme alle tende.

Come raggiungere l’Isola di Lombok

Tra le più popolose isole dell’Indonesia, Lombok fa parte delle Piccole Isole della Sonda. È situata a Est della ben più nota isola di Bali e a Ovest di Sumbawa. Con quest’ultima, e con una serie di altre piccolissime isole, Lombok forma la provincia di West Nusa Tenggara.

Appartenenti alla reggenza di Lombok sono anche le isole Gili, tre piccole perle che sorgono a breve distanza dalla sua costa occidentale, e divenute una destinazione turistica molto gettonata grazie alle loro acque incontaminate e alle loro spiagge tropicali.

Mataram è la capitale dell’isola, e la città ospita anche l’Aeroporto Internazionale di Lombok. Esistono quindi dei collegamenti aerei nazionali e internazionali che vi permetteranno di raggiungerla direttamente. Nonostante ciò, la maggior parte dei turisti fa il suo ingresso su Lombok via mare. In effetti, se vi trovate a Bali o sulle isole Gili, l’opzione più pratica ed economica è quella di navigare fino al porto di Bangsal, piccolo ma caotico, il quale è servito quotidianamente da numerose linee di traghetti che fanno la spola tra Lombok, Gili Trawangan, Gili Meno, Gili Air, Bali e Nusa Penida.

Dove pernottare

Un ottimo punto di appoggio per affrontare l’escursione del Monte Rinjani è il piccolo villaggio di Senaru, situato a Nord del vulcano. La maggior parte dei trekking organizzati prevede anche il pick-up dalla vostra sistemazione a Senaru e il trasporto verso Sembalun, dove ha effettivamente inizio l’escursione. In questo modo non dovrete preoccuparvi di nulla. Nel villaggio di Senaru, che vive principalmente del turismo legato ai trekking sul vulcano, sono naturalmente presenti numerose strutture ricettive. Poiché le escursioni partono di primissimo mattino, vi consiglio di arrivare almeno con un giorno di anticipo e di pernottare nel villaggio. Del resto qui ci sono numerose attrazioni, come ad esempio le meravigliose cascate Sendang Gile e Tiu Kelep, che meritano assolutamente di essere visitate!

CONCLUSIONI

Si dice che la vista migliore si abbia dopo la fatica più dura, e il trekking sul Monte Rinjani non fa altro che confermare questo modo di dire. Sebbene arrivare in cima sia estremamente faticoso, lo spettacolo che si mostra una volta raggiunta l’agognata meta è veramente impareggiabile.

Nel corso del mio lungo viaggio in Indonesia, questa è stata senza alcun dubbio tra le esperienze più incredibili ed entusiasmanti che abbia fatto.

Se siete interessati a fare anche voi un viaggio in questo bellissimo Paese, qui trovate il racconto di tante altre avventure! Seguitemi anche su Instagram e Facebook per contenuti sempre nuovi su viaggi in Europa e nel mondo, cammini e trekking!

Samuele Salvia

2 commenti

Luigi Vasta 13 Gennaio 2024 - 14:49

Semplicemente meraviglioso

Rispondi
Monica Nardella 15 Gennaio 2024 - 11:48

Si, davvero un bellissimo trekking, raccontato con una passione e un entusiasmo contagiosi!

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