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Weekend in Alta Umbria tra i borghi dell’Alta Valle del Tevere

Monte Santa Maria Tiberina Umbria

State cercando cosa vedere in Alta Umbria durante un weekend? Questo angolo affascinante dell’Italia centrale, tra colline dorate e antichi sapori, è la meta perfetta per chi ama i borghi autentici, i panorami suggestivi e le esperienze culturali fuori dal comune. In autunno, l’Alta Umbria si trasforma in un quadro dai toni caldi e avvolgenti, perfetto per un fine settimana lento ma intenso.

Scoprite con noi cosa visitare in Alta Umbria, tra castelli, musei insoliti, ville nobiliari e specialità gastronomiche da leccarsi i baffi.

Umbria: borghi dell’alta valle del Tevere

Monte-Santa-Maria-Tiberina

Weekend nell’alta valle umbra

L’Alta Umbria è la parte settentrionale della regione, a cavallo tra Toscana e Marche, e corrisponde in gran parte al bacino del Tevere. Questa zona strategica comprende 15 comuni, tra cui Città di Castello, Gubbio, Umbertide, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina, Pietralunga, Montone e molti altri ancora. È un territorio ideale per chi cerca borghi da vedere in Alta Umbria e vuole vivere un’esperienza autentica, immerso tra storia, arte e natura.

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Museo storico e scientifico del Tabacco di San Giustino [photo credit Alessandro Bertini – Girovagate]

San Giustino: il tabacco, un castello e una villa sorprendente

La nostra prima tappa è San Giustino, un borgo ricco di storia e davvero sorprendente.

Museo Storico e Scientifico del Tabacco
Qui il tabacco non è solo una coltivazione, ma un patrimonio culturale. Il Museo del Tabacco di San Giustino racconta l’evoluzione della coltura che ha segnato per secoli l’economia locale. Il contrabbando prima, e la manifattura poi, sono ampiamente testimoniati all’interno del museo e vedevano l’operosità delle donne del luogo al centro di tutto il processo lavorativo. Fenomeno storico e sociale di enorme interesse e portata, fu occasione per centinaia di donne di conquistare un’autonomia economica mai conosciuta prima. Seccatoi, sale di cernita, documenti storici: ogni dettaglio testimonia una realtà unica in Italia.

Avreste mai immaginato di vedere piantagioni di tabacco in questa zona? Noi no! Ebbene, la forte presenza di tabacco è favorita dalla conformazione del territorio e dalla vicina diga di Montedoglio che assicura la giusta dose di acqua.

Castello Bufalini
Tra le cose da vedere in Alta Umbria non può mancare il Castello Bufalini, un antico fortilizio poi trasformato in residenza nobiliare, fiore all’occhiello del borgo.

Castello Bufalini Umbria

Castello Bufalini, i saloni, gli affreschi e il chiostro

L’attuale collezione di dipinti custodita nel Castello è notevole; gli affreschi di Cristofano Gherardi detto il Doceno,  ammirati durante la visita guidata nella Sala degli Dei Pagani e in quella di Prometeo sono di rara bellezza.

L’ampio Salone, in cui è raffigurata “La Gloria dei Bufalini”, e le varie camere signorili che si susseguono lungo il percorso conservano ancora tessuti e prestigiosi cimeli di epoche ormai andate.

Poco lontano, in pieno centro, si trova la grande chiesa arcipretale: all’interno è custodita una cripta paleocristiana eretta utilizzando materiale proveniente da Colle Plinio. Merita assolutamente  una visita!

Villa Magherini Graziani e Museo della Villa di Plinio

A pochi minuti dal centro, la Villa Magherini Graziani, elegante dimora settecentesca; se amate la storia romana e l’architettura d’epoca, questa tappa è imperdibile.

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Villa Magherini Graziani, superbo esempio di villa tardo rinascimentale

Progettata dall’architetto Antonio Cantagallina su commissione di Carlo Graziani di Sansepolcro agli inizi del ‘700, per rimanere in tema tabacco e sigari, ospita ogni anno un festival dedicato al sigaro chiamato Cigar&Tobacco Festival.

Nella splendida cornice di Villa Graziani è stato allestito il Museo della Villa di Plinio in Tuscis. Il museo ospita i reperti rinvenuti nello scavo archeologico della Villa di Plinio il Giovane e cimeli del periodo romano. Ampio loggiato, elegante balaustra e colonne in pietra serena ci raccontano i fasti della residenza.

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La vista sulla Valle del Tevere dal loggiato di Villa Magherini Graziani

Alta Umbria: Lippiano

Lungo il tragitto per raggiungere Monte Santa Maria Tiberina – distante poco più di 20 chilometri dove non è inusuale notare i campi coltivati a tabacco – meritevole di una sosta è il Castello di Lippiano: vi risiedevano gli esponenti minori dei Bourbon del Monte, oggi residenza privata visitabile su gentile concessione dei proprietari (una volta a settimana e su prenotazione).

Menzione speciale in zona: avete presente quelle prelibatezze fuori dai circuiti turistici che meritano una bella gita fuori porta per essere assaggiate? Ecco, la ciaccia sul panaro, è senza dubbio una di queste!

Nel piccolo comune di Lippiano, al Bar Il Pretino, ecco una ricetta originale ma segreta che vi regala il più gustoso e tipico dei prodotti gastronomici locali.

Unica cosa che ci è dato sapere, è che è un pane steso e preparato sul panaro, una piastra di pietra refrattaria molto calda. Farcita con affettati e formaggi della tradizione umbra, è semplicemente imperdibile.

Monte Santa Maria Tiberina Umbria

Monte Santa Maria Tiberina: un quadro, non trovate?

Monte Santa Maria Tiberina

L’intero borgo di Monte Santa Maria Tiberina è assai interessante e meritevole di accurata visita. A partire dalla porta Santa Maria, medioevale e suo unico ingresso, ci immergiamo in un’atmosfera unica in zona. Dall’alto, il borgo domina la campagna umbra, le colline che fino alla Toscana si estendono a perdita d’occhio sono una cornice perfetta.

Tra palazzi aristocratici e vicoli pittoreschi rivivono tanti ricordi di un prestigioso passato di indipendenza (fu Marchesato dal 1250 al 1815). Nel 1859 il territorio fu annesso al Regno d’Italia e fino a poco meno di un secolo fa era ancora provincia di Arezzo.

Al centro della nostra visita, Palazzo dei Marchesi, sede dei marchesi reggenti. Dal balconcino sopra l’ingresso venivano comunicate ai sudditi le nuove leggi, mentre al posto di una porta murata, in basso a sinistra, era ubicata la buca per le denunce anonime. L’interno è caratterizzato da saloni affrescati, dall’appartamento marchionale, dagli uffici dipartimentali e dalle prigioni.

Morra

Il nostro itinerario tra i borghi dell’Alta Umbria ci porta quindi verso Morra, piccolissima frazione che accoglie l’Oratorio di San Crescentino, un vero scrigno d’arte che custodisce al suo interno un interessante ciclo di affreschi attribuiti a Luca Signorelli.

Sulla via che unisce Perugia ad Arezzo, benché breve fu la sosta, egli ha lasciato delle testimonianze custodite con cura dal prezioso contributo del 1973 dato dal maestro Alberto Burri, che si prese a cuore la causa del piccolo Oratorio rimettendolo in piedi dopo anni di fatiscenza e abbandono.

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L’abbazia benedettina di Badia Petroia

 

L’Abbazia Benedettina di Badia Petroia risalente al ‘900, conserva ancora intatte due delle tre navate che formavano originariamente la struttura e costituisce l’ultima tappa prima del rientro verso Città di Castello, sede della Mostra Nazionale del tartufo bianco.

La manifestazione – in programma l’ultimo fine settimana di ottobre – chiude una lunga serie di iniziative che, a partire dai primi del mese, vengono organizzate in tutta l’Alta Valle del Tevere, territorio ricco di questo prezioso tubero, una delle specie più pregiate.

La mostra propone gastronomia locale, cultura e buone pratiche alimentari, salone dell’olio e del vino novello, i piatti della tradizione, mostre e laboratori. Iniziative collaterali, quali spettacoli musicali, di teatro, di danza, fanno da cornice a questa manifestazione in un itinerario che consente, tra l’altro, di godere delle bellezze artistiche e culturali del centro cittadino.

Articolo redatto da Jacopo Falanga in collaborazione con Alta Valle Umbria

6 commenti

Bruna Athena 14 Dicembre 2017 - 10:41

Sono stata in Umbria a ottobre, proprio toccata e fuga, e mi è piaciuta tanto perché è verde, “antica” e molto tranquilla. Quasi quasi mi ci trasferisco :P

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Monica Nardella 15 Dicembre 2017 - 13:58

Trasferirmi non so perché credo di essere ancora un pochino nella fase “voglio tutti i servizi di una città a qualunque ora del giorno e della notte anche se non mi servono” ma tra un po’… chissà! :P

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Davide 24 Novembre 2017 - 16:23

Certo che i tuoi racconti di viaggio sono sempre bellissimi! :-)

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Monica Nardella 11 Dicembre 2017 - 21:35

E grazie :P

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Alice 24 Novembre 2017 - 10:59

Ciao, vorrei andare anche io li, ma meriterebbe anche in inverno?

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Monica Nardella 19 Gennaio 2020 - 13:42

Ogni luogo ha il suo perché in tutte le stagioni. In inverno magari certi posti sono belli per l’atmosfera, il mangiare col camino acceso, i colori dei paesaggi…

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