Chambéry è un gioiellino della Savoia tutto da riscoprire (regione francese Rhône-Alps). Qui è possibile percorrere un itinerario sulle tracce di Jean-Jacques Rousseau che ne era talmente innamorato da dichiarare “Se vi è una cittadina al mondo dove apprezzare la gioie della vita in un’atmosfera gradevole, questa è Chambéry”.
Chambéry
Il percorso si snoda tra musei, statue, giardini e case, ripercorrendo gli anni in cui il filosofo soggiornò in paese presso Madame de Warens (dapprima saltuariamente e poi continuativamente dai 24 ai 30 anni).
I ricordi nella casa delle Charmettes sono piacevoli e struggenti e Rousseau la consacrò in un paio di suoi scritti: questo la rese una tappa obbligata per chi avesse voluto rendere omaggio al filosofo dopo la sua morte e ancora oggi è meta di un appassionato pellegrinaggio sulle orme del giovane Jean-Jacques.
Nel 1905 la casa di campagna è classificata come monumento nazionale ed è diventata un bellissimo museo. Sul sito potrete scaricare la mappa della promenade sulle tracce del filosofo che attraversa il parco de La Calamine (con vista spettacolare su Chambéry), l’Etincelle, Buisson Rond. La statua a lui dedicata si trova invece nel Parco du Clos Savoiroux: scolpita nel 1910 da Mars-Vallet, reca proprio la citazione che vi abbiamo riportato prima sull’amore per la cittadina!
Ma Chambéry, pur essendo fortemente pervasa dallo spirito russoniano è nota per essere l’antica capitale della Savoia – pensate che fino al 1860 Chambéry faceva parte del Regno di Sardegna col nome di Ciamberì! -, la città dei trompe l’oeil con un centro storico perfettamente conservato e il punto di partenza per bellissime escursioni verso i parchi (Parco Nazionale della Vanoise e i Parchi regionali Bauges e Charteuse) e i laghi vicini (Bourget, Aiguebelette e Sant’Andrea).
La chicca 1: a Chambéry si trova il più grande carillon di Francia (e uno degli 8 al mondo) realizzato con 70 campane di bronzo di diverse dimensioni dalla fonderia Paccard nel 1993 e sistemate nella torre Yolande della Santa Cappella del bellissimo Castello dei Savoia. Ogni 1° e 3° sabato del mese alle 17.30 potrete ascoltarne il soave suono (nei mesi di luglio e agosto ogni sabato alle 17.30)! Nei giardini del Castello è possibile vedere il set delle campane antiche.
La chicca 2: nella Cappella del Castello dei Duchi di Savoia è stata custodita, dal 1502 al 1578, anno in cui venne trasferita a Torino, la preziosissima Sacra Sindone. In realtà i Savoia l’avevano acquisita già nel 1453 e l’avevano collocata nella Chiesa dei Francescani, oggi Cattedrale (da vedere assolutamente, visto che l’intera superficie è realizzata con la tecnica del Trompe l’oeil e perché sul pavimento vi è dipinto un incredibile – e spesso sconosciuto – labirinto che occupa la maggior parte della navata. Provate a indovinare quale sia la strada che vi conduca al centro, rappresentato da un misterioso quadrato!).
La chicca 3: visitate il Teatro Charles Dullin, definito la “piccola Scala” poiché, dopo un devastante incendio venne ristrutturato sul modello dei teatri italiani.
La chicca 4: lungo la Rue Basse-du-Chateau si trova un passaggio denominato “ponte dei sospiri” per la somiglianza con quello veneziano.
Per tutte le info utili, consultate il sito (in italiano) Chambery Office de Tourisme.
Come arrivare: in auto, si deve percorrere l’autostrada A43 e uscire a Chambéry. E’ consigliabile parcheggiare ai margini del centro e raggiungerlo con una bella passeggiata a piedi. In treno, è possibile utilizzare il TGV da Milano (circa 4h) e Torino (circa 2h30m). In aereo, è necessario fare uno scalo (l’Aéroport de Chambéry-Savoie è ben collegato con l’Inghilterra, Amsterdam e Rotterdam).
Les Charmettes, Maison de Jean-Jacques Rousseau
Indirizzo: 890 Chemin des Charmettes
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18
(dal 15 ottobre al 31 marzo chiusura anticipata alle 16.30)
Chiuso il martedì e i giorni festivi
Prezzi: ingresso libero alla casa e al giardino (anche in presenza di mostre temporanee). Audioguida: 1€
1 commento
Una trama di narrazione superba, che merita ampia divulgazione!