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Pietre d’Inciampo

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Stolpersteine è il termine tedesco con cui si indicano le cosiddette pietre d’inciampo, le piastrelle d’ottone che l’artista Gunter Demnig incide in memoria dei cittadini deportati nei campi di concentramento e incastona nei pressi della loro abitazione.
L’iniziativa è partita nel 1993, dopo l’ennesimo sconcertante episodio di negazionismo. Le prime sono state installate a Colonia nel 1995 e, ad oggi, si contano più di 22.000 targhe commemorative sparse per l’Europa.

L’incisione riporta il nome e il cognome, la data di nascita, la data e il luogo di deportazione. Se è nota, anche la data di morte.

Il termine pietre d’inciampo ovviamente vuole essere una metafora. Le targhe non provocano alcun rischio per il passante, anche per il più distratto, ma forse riescono a catturarne l’attenzione, ricordandogli quanto è successo in un passato non troppo lontano.

In Italia, i primi 30 Stolpersteine sono stati incastonati a Roma il 28 gennaio 2010 in occasione del Giorno della Memoria. Nel 2022 siamo arrivati a circa 300 pietre.

La seconda città italiana ad accogliere la memoria di un cittadino deportato è stata Genova, per ricordare il rabbino Riccardo Pacifici. Il 29 gennaio 2012 la pietra è stata collocata a Galleria Mazzini, il luogo del suo rapimento.

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8 commenti

Venusintheworld 20 Febbraio 2012 - 13:46

si anche a Berlino nel museo di Libeskind c’era una sala dove ognuno poteva lasciare un messaggio ai propri defunti in quei piccoli riquadri x terra.. fai sempre dei post eccezionali. complimenti. 🙂

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Ernest 20 Febbraio 2012 - 12:01

ti ringrazio perchè non lo sapevo!

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Cristina Insinga 20 Febbraio 2012 - 11:18

Io spero di poter visitare un giorno Berlino, perché è una città che ha da insegnarci tanto e ricca di storia.

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Claudia Costagliola 20 Febbraio 2012 - 13:13

Te la consiglio!!
Berlino è assolutamente famtastica!!!

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Girovaga 20 Febbraio 2012 - 10:07

Doloroso e utile…a dispetto di chi ancora osa negare!

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mr.Hyde 20 Febbraio 2012 - 9:57

Un’ espressione d’arte intelligente..un modo per non dimenticare, per ricordare che mai più debba succedere.
In maniera delicata, ma efficace..

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Rory 20 Febbraio 2012 - 9:54

Non ne sapevo nulla. Grazie.
Andrò a fotografarle anch’io e se mi riesce ci faccio anch’io un post.

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Claudia Costagliola 20 Febbraio 2012 - 9:40

A Berlino le ho viste anch’io…quasi per caso…

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