Sauris è un piccolo borgo della Carnia (provincia di Udine) che spesso viene definito un’isola tra le montagne per la sue peculiarità linguistiche (vi si parla una lingua antichissima di origine tedesca), culturali (per le tradizioni ataviche fortemente preservate) e architettoniche (le abitazioni vengono costruite con la tecnica dei block bau, tronchi sovrapposti e incastrati negli angoli).

Scorcio tipico di Sauris. Foto | Ciccio
Per approfondire questi aspetti, potete visitare il Museo Etnografico “Haus van der Zahre”, allestito in una ex stalla e fienile recuperati con un’attenta opera conservativa della struttura originaria e il Museo Storiografico di Sant’Osvaldo, sorto con lo scopo di documentare la storia della comunità e il culto al Santo, a cui è stato dedicato anche un importante santuario.
Intraprendete l’emozionante trekking in Carnia lungo i Sentieri della Grande Guerra in Friuli tra panorami di aspra bellezza e le storie di vite spezzate in umide trincee.
Le difficoltà di accesso al borgo hanno fatto sì che molte tradizioni e la memoria popolare resistessero all’oblio a cui sono soggette in località aperte alle contaminazioni esterne, ma non si deve pensare che la comunità sia altrettanto chiusa. Al contrario Sauris è un ottimo punto di partenza per la scoperta di un territorio dove la natura regna incontrastata.

Laghetto sotto la malga Meledis sopra Sauris. Foto | federicou
Basti pensare alle escursioni sulle montagne saurane alla volta di rifugi, casere, malghe oppure gli itinerari in moutain-bike, anzi in E-MBT (con pedalata assistita!).
La chicca: il borgo è famoso per la produzione del prosciutto affumicato…
Per approfondimenti, consigliamo di consultare il bel sito dedicato a Sauris.
Museo Etnografico: Sauris di Sopra (UD)
Museo Storiografico: Sauris di Sotto (UD)
13 commenti
@adriano: uno spettacolo. E spesso non se ne parla.
@san vito: grazie per il tuo interessante contributo! So dell’albergo diffuso e del fatto che permette di dormire in case tipiche. Condivido il fatto che sia uno straordinario esempio della capacità di preservare la tradizione senza restare insensibili al fascino della modernità.
Ho sentito parecchio parlare di questo posto e delle sue peculiarità: l’architettura, i suoi tesori culinari come il mitico prosciutto o la birra artigianale; ma anche il suo bell’albergo diffuso in pieno centro storico. Un piccolo borgo che ha saputo ricreare, nel tempo, un immigrazione di ritorno e un pendolarismo di persone che dalla valle salgono su in montagna per andarvi a lavorare. Senz’altro non è una ricetta da poter riprodurre, ma un bell’esempio di ciò che si può raggiungere preservando tenacemente le proprie bellezze e titpicità.
Ah, la natura! Com’é bella!
@maraptica: vorrà dire che la prossima volta farai un giretto nei paraggi di Udine!
@sara: brava, la luce d’estate su certi borghi montani è splendida!
@alli1 e 2: ma grazie carissimo!!!
Volevlo dire, belle le foto, anzi, bello è dire poco.
Bella la foto… avevo degli amici da quelle parti.
Wow… non conosco bene il posto ma la strada si…
deve essere davvero bello… magari questa estate un giretto in moto lo faccio.. grazie della segnalazione!! Mo mo o segno!!
Ciao!!
Sono stata ad Udine città ma la provincia non l’ho mai vista. Sempre interessante ;)
@tomaso: ah che bello!!!
@lady: un abbraccio a te!
@feddy: una vera meraviglia!
@tiziana: anche io mi sono innamorata di quel laghetto ed è vero che ti viene voglia di respirare a pieni polmoni!!!
La natura, le tradizioni, i panorami, tutto amo di quei luoghi. Ti da la sensazione del cristallino, di puro, ti viene da respirare. Che foto, il laghetto sotto la malga, uno specchio!
che paesaggi meravigliosi!
Un luogo meraviglioso che mi piacerebbe visitare!!! Grazie per il post, un abbraccio e felice giornata
Ci sono stato una ventina di anni fa, un luogo incantevole con delle tradizioni secolari.Buona giornata cara turista.Tomaso