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Kiribati, le isole che scompaiono per l’effetto serra.

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Kiribati

Questo è lo spettacolo di cui possiamo godere oggi, se andassimo in una delle 33 isole delle Kiribati (Oceano Pacifico, comprendono 3 arcipelaghi: Isole della Fenice, Isole Gilbert e Sporadi Equatoriali).

Probabilmente i nostri figli non potranno mai mettervi piede, poiché è allo studio la prima evacuazione da effetto serra di un popolo.

L’arcipelago, si stima entro i prossimi 50 anni, verrà ricoperto dalle acque del mare, in progressivo innalzamento a causa del riscaldamento globale.

Il presidente sta valutando seriamente la possibilità di acquistare un’area delle Fiji per trasferirvi i circa 100.000 gilbertesi (Kiribati – citiamo da Wikipedia – è la grafia in gilbertese dell’inglese “Gilberts”, diminutivo corrente di “Gilbert Islands”) visto che già oggi il trasferimento delle popolazioni costiere si è dimostrato inefficace.

Anche se alcuni esperti hanno cercato di ridimensionare l’allarmismo, dichiarando che negli ultimi decenni le acque del pacifico si sono alzate solo di 2 millimetri, le inondazioni marine a cui sono soggette le isole hanno mostrato effetti devastanti sulle coltivazioni (riarse dal sale) e sui pozzi di acqua potabile, inquinati dalle infiltrazioni.

Kiribati, da questo punto di vista, rappresenta un caso limite: lo Stato insulare dell’Oceania, infatti, è stato fra i primi ad aderire al Friday for Future che ha aperto la nuova stagione di proteste contro il riscaldamento globale, e non solo per l’interesse nazionale nel garantire la tutela del paesaggio da favola degli atolli.

Un allarme ben più concreto di quanto si pensi visto che alcuni piani di evacuazione sarebbero già stati concepiti dal governo locale.

7 commenti

Dario 19 Marzo 2012 - 10:47

Da far vedere a tutti quelli che continuano a dire che l’effetto serra è inventato o, ancor peggio, che porta vantaggi (giuro, ho sentito pure questa!). Che tristezza, e che perdita inestimabile.

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Tiziana Bergantin 16 Marzo 2012 - 8:02

Con quel bel bel cielo passo per un saluto. Ciao tesoro.

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Adriano Maini 15 Marzo 2012 - 22:57

Impressionante!

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albafucens 15 Marzo 2012 - 21:20

è un vero peccato e se penso che i responsabili di tutto questo siamo noi l’umanità… è ancora più triste

un caro saluto

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Ambra 15 Marzo 2012 - 19:58

Poveri tutti noi che subiamo o subiremo prima o poi le conseguenze della logica selvaggia di un’umanità che ha perso completamente il riferimento alla natura.

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Erika 15 Marzo 2012 - 18:02

Mi dispiace che luoghi così meravigliosi, veri paradisi terrestri, stiano scomparendo a causa dell’inquinamento atmosferico.Ho visto tutto il video. Povera gente che è costretta a ricostruirsi la casa periodicamente!Grazie Monica.

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GIULIA 15 Marzo 2012 - 17:53

“Casa dolce casa”,mia madre me lo ripete sempre ed è la realtà dei fatti…la casa occupa un posto di straordinaria importanza nella nostra vita..che grande peccato per queste persone…

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