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Cosa vedere nei dintorni di Matera? Le Tavole Palatine

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Tavole Palatine Metaponto Basilicata

Cosa vedere nei dintorni di Matera, Capitale della Cultura 2019? A una cinquantina di chilometri dalla Città dei Sassi, consigliamo di visitare le Tavole Palatine di Metaponto.

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Metaponto… Questa frazione di Bernalda preserva una delle meraviglie del nostro patrimonio culturale (per dirla con Alberto Angela) che aspetta solo di essere scoperta dai viaggiatori appassionati di arte (e non solo).

Metaponto fu fondata dai coloni greci dell’Acaia nella pianura tra il Basento e il Bradano.

Tavole-Palatine-Metaponto-Basilicata

Le Tavole Palatine al tramonto

 

Conquistò presto un ruolo primario tra le città della Magna Grecia grazie alla sua posizione e alla fertilità della terra (la spiga di grano diventò il suo simbolo tanto da essere raffigurata sulle monete).

Qui visse e morì il filosofo e matematico Pitagora: a lungo si pensò che il tempio fosse la sua scuola tanto da essere conosciuto anche come Scuola di Pitagora.

 

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Quando si arriva al sito archeologico, si resta senza fiato. Nessuno direbbe mai che alle spalle dell’Antiquarium di Metaponto (ahimè chiuso) ubicato lungo la statale 106 ionica si erga un tempio in stile dorico del VI secolo a.C.!

Tempio dedicato alla dea Hera e costruito sui resti di un villaggio neolitico.

La chicca: sulla parete dell’Antiquarium, è visibile un’enorme moneta in cui campeggiano una spiga con una cavalletta e la scritta Metaponto.

Moneta-metaponto-basilicata

Una moneta metapontina decora la parete dell’Antiquarium di Metaponto

 

Perché Tavole Palatine?

Si sono avvicendati diversi nomi per indicare il sito archeologico: Mensole Palatine, Colonne Palatine, Mensae Imperatoris e, come detto prima, Scuola di Pitagora. Oltre all’ipotesi che il tempio nasca in una zona in cui sorgeva un antico palazzo regio (che giustificherebbe il palatino) sopravvive il collegamento con i paladini francesi, insediati in zona in difesa del territorio dalle incursioni dei saraceni. Pare che nell’immaginario popolare i paladini fossero dei giganti e che le colonne fungessero da tavolo per i loro pasti (ecco perché anche Mensole e Mensae).

Di certo, le Tavole Palatine rappresentano l’unico edificio monumentale di culto di cui si conserva parte del colonnato esterno. Le colonne in origine erano 32 (6 sul lato corto e 12 su quello lungo). Purtroppo se ne sono conservate solo 15 (10 sul lato settentrionale e 5 su quello meridionale), oggetto di restauro nel ’61, che circondano una cella centrale che ha perduto sia le colonne sul fronte che quelle sul retro.

 

Tavole-Palatine-Metaponto-Basilicata

Le Tavole Palatine da una prospettiva che mostra la bellezza delle colonne

 

L’accesso è (paradossalmente) gratuito e l’indicazione è di accedervi dalle 9 al tramonto. Si imbocca una stradina sterrata costeggiata da alberi e si raggiunge il santuario dopo un centinaio di metri. Noi siamo arrivati al tramonto e vi consiglio di fare altrettanto perché le colonne, al calar del sole, si colorano di rosa e lo spettacolo è assicurato.

Non so se esista un valido sistema di illuminazione per una fruizione notturna ma mi piace pensare che sia così.

Nei pressi del tempio ci sono dei pannelli informativi che descrivono il sito e la storia di Metaponto ma sarebbe opportuna una guida per capire l’eccezionalità delle Tavole Palatine, le ragioni del nome, le finalità del tempio e, soprattutto, che a pochi minuti si trova il Museo archeologico Nazionale di Metaponto.

Qui, oltre a essere allestiti tutti i resti rinvenuti durante gli scavi (terracotte, ceramiche e statuette), sono spiegate molte peculiarità del territorio ed è possibile vedere una ricostruzione, interessantissima, delle Tavole Palatine.

È pazzesco rivedere il tempio nella sua interezza, con tutte le colonne, i fregi, il tetto con decorazioni policrome e i bellissimi protomi leonini. Consigliamo pertanto di combinare le due tappe per una visita davvero completa perché adiacenti al museo vi sono i templi di Apollo, Demetra, Afrodite e il teatro greco. Una full immersion nel passato glorioso di Metaponto.

 

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La ricostruzione digitale del tempio visibile nel Museo Archeologico Nazionale di Metaponto

 

Purtroppo l’intero sito è scarsamente promosso in rete e altrettanto in loco. Francamente, se non mi fosse stato caldamente consigliato dai proprietari di Borgo San Gaetano, il borgo diffuso in cui ho alloggiato a Bernalda, difficilmente avrei inserito questa tappa nel mio itinerario.

Spero vivamente che venga pianificato un importante progetto di valorizzazione delle Tavole Palatine perché sarebbe un peccato che l’imponente afflusso di visitatori atteso da qui al 2019 (e auspico anche oltre) non abbia la possibilità di fruire di una meraviglia come questa!

Museo Archeologico Nazionale Metaponto. Ingresso: intero 2,50€ (comprensivo di entrata all’area archeologica); ridotto 1,25€ . Orari: Martedì-Domenica 9-20; Lunedì 14-20. Chiusura settimanale: Lunedì mattina. La biglietteria chiude un’ora prima. Indirizzo: via Aristea, 21 Bernalda.

 

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2 commenti

Stamping the World 29 Gennaio 2018 - 17:42

Da archeologa posso dirti che è davvero pane per i miei denti. E’ davvero una vergogna scoprire quanti siti archeologici (anche molto importanti) in Italia non vengano per niente considerati o “pubblicizzati”. Il turismo storico ha valore tanto quanto gli altri tipi di turismo e certi casi sono davvero un “must to visit” .Leggendo il tuo articolo credo che questa parte di Matera sia uno di questi 🙂

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Monica Nardella 3 Febbraio 2018 - 12:02

Assolutamente d’accordo con te! E’ un peccato che quel sito sia così poco conosciuto perché dovrebbe invece essere una tappa obbligata per chi è in zona. Basterebbe aumentare di 1€ il ticket d’ingresso del museo (tra l’altro bassissimo) e investire il ricavato in piccole campagne virali di valorizzazione. E’ un circolo vizioso: nessuno lo conosce, nessuno lo visita, il sito finisce nel dimenticatoio e non gode di interventi di manutenzione… perché nessuno lo visita! Peccato.

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