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Viaggio in Bolivia in agosto: informazioni utili

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Bolivia Salar de Uyuni

Informazioni utili per un viaggio in Bolivia ad agosto, alla scoperta di un paese che non è solo il Salar de Uyuni!

E che ci vai a fare? Questa era la domanda ricorrente dei miei amici nel culmine della pianificazione delle varie tappe. Come dicevo, la Bolivia è molto di più del Salar, principale attrazione turistica del paese sebbene, se siete appassionati di natura, valga bene un viaggio totalmente dedicato, nonostante molti turisti la vedano come una semplice appendice di un itinerario nel più gettonato Perù.

Il nostro itinerario in Bolivia

Siamo partiti nel mese di agosto e, dopo una serie di valutazioni, abbiamo decretato che servissero almeno 18 giorni per godere di tutte le bellezze che il viaggio prometteva di regalarci.

14 AGOSTO:SANTA CRUZ arrivo all’aeroporto internazionale Viru Viru di Santa Cruz dove abbiamo fatto scalo per imbarcarci su un aereo in direzione di Sucre, capitale costituzionale della Bolivia.

Sucre-Bolivia

Particolare di Sucre, capitale legislativa della Bolivia

14 AGOSTO – 16 AGOSTO: SUCRE

Soggiorno di 3 giorni/2 notti, presso l’Hostal Sucre, alberghetto discreto dotato di un patio nel quale rilassarsi. Sucre è una città coloniale molto carina, tranquilla e rappresenta una buona base per iniziare ad immergersi nell’atmosfera boliviana (nel vero e proprio senso della parola visto che si trova a 2.810 metri) e, per iniziare il processo di acclimatamento all’altitudine, abbiamo prenotato l’escursione alla Cordillera de Los Frailes, durante la quale abbiamo superato per la prima volta quota 3.000! Interessante anche la possibilità di ammirare delle impronte di dinosauro (se siamo disposti a credere a quello che ci viene raccontato!).

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Il Cammino Inca lungo la Cordillera de Los Frailes

Da Sucre ad Uyuni ci siamo spostati prendendo il bus notturno della compagnia “6 de Octubre”. Il viaggio è stato tranquillo e senza problemi però, se riuscite, prenotate con un po’ di anticipo per ottenere i posti nelle prime file che sono più spaziosi e quindi vi garantiranno un riposo più confortevole.

17 AGOSTO – 21 AGOSTO: UYUNI

Soggiorno di 5 giorni/4 notti di cui 3 giorni dedicati al tour del Salar de Uyuni. Ad Uyuni abbiamo soggiornato presso l’Hostal Reina del Salar, struttura con un personale molto cortese e disponibile ma rimarrà nei miei ricordi soprattutto per la temperatura non propriamente confortevole delle stanze (faceva freddo, per capirci). Uyuni città non ha nulla di particolare da offrire e quindi, se siete a corto di giorni, evitate di pernottarci partendo direttamente per il tour del Salar. I tre giorni di tour nel Salar de Uyuni sono stati un susseguirsi di paesaggi bellissimi e di emozioni (ve lo racconteremo nel dettaglio).

Bolivia-Salar-de-Uyuni-Isla Incahuasi

Isla Incahuasi nel Salar de Uyuni

A fine tour, con il ricordo ancora vivido di questa esperienza incredibile, ci siamo spostati in aereo a La Paz (capitale governativa della Bolivia).
21 AGOSTO – 22 AGOSTO: LA PAZ
Soggiorno di 2 giorni/1 notte, durante il quale abbiamo iniziato a scoprire la città in cui siamo tornati alla fine dell’itinerario.

Abbiamo soggiornato presso La Maison, un ostello carino situato nel quartiere Sopocachi ma soprattutto dotato di acqua calda per la doccia, cosa non scontata in Bolivia. Sopocachi è un quartiere turistico però considerate che, se volete andare in centro soprattutto la sera, dovete prendere un taxi o fare una passeggiata di circa 20 minuti.

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Una veduta di La Paz

La Paz è caotica, trafficata e per certi aspetti anche pericolosa però terribilmente affascinante per la sua posizione unica: secondo me, per capirla e penetrare la sua anima più genuina, bisognerebbe allungare la permanenza (normalmente si dedica il primo giorno alle attrazioni turistiche e il secondo a un girovagare senza meta). La città rappresenta anche un ottimo punto di partenza per le escursioni sulla Cordillera Real e lungo la Carrettera de la Muerte.

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Uno scorcio di Calle Jaen a La Paz

Da La Paz ci siamo spostati in autobus a Copacabana, sulla sponda del lago Titicaca, con la compagnia Titicaca – Tourist Transportation.

Il viaggio è su strade peggiori rispetto alla tratta Sucre – Uyuni e ci sono dei punti in cui le persone che soffrono di cinetosi (mal d’auto) potrebbero avere dei problemi (durante il viaggio di ritorno più persone nel pullman si sono sentite male, quindi nel dubbio dotatevi di tutto il necessario per fare fronte all’emergenza).

Ad un certo punto vi verrà chiesto di scendere perché il pullman verrà caricato su una chiatta per attraversare il lago Titicaca ed i passeggeri verranno fatti salire su una barca… non preoccupatevi è tutto normale!

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Veduta su Copacabana

22 AGOSTO – 23 AGOSTO: COPACABANA (non la spiaggia brasiliana!)

Soggiorno di 2 giorni/1 notte presso l’Hotel Utama, albergo discreto ma con una colazione talmente abbondante da farvi sentire sazi per tutta la mattinata!

Sul lago Titicaca finalmente un po’ di calore dopo il freddo intenso di Uyuni. Spostamento in barca fino alla Isla del Sol nel cuore del lago. Se deciderete di seguire le nostre orme, godetevi il viaggio ammirando la bellezza di questo lago che è talmente grande da sembrare quasi un mare!

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Lago Titicaca

23 AGOSTO – 25 AGOSTO: ISLA DEL SOL

Soggiorno di 3 giorni/2 notti,  presso l’Hostal Inty Wayra. A meno che non scegliate una struttura alla base dell’isola, vi consiglio di affittare un asino per il trasporto dei vostri bagagli perché la salita per raggiungere alcune parti dell’isola è veramente ripida.

Il nostro hostal era uno dei più alti e la fatica che ho fatto per portare lo zaino non credo la dimenticherò mai! La Isla del Sol è un posto magico nel quale dimenticarsi di qualunque pensiero e godersi appieno la bellezza del lago. Si può circolare esclusivamente a piedi ed è presente un circuito che nel corso di due giorni vi porterà a percorrere tutta la superficie di Isla del Sol.

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Un tratto del cammino per fare l’intero giro di Isla del Sol

Dalla Isla del Sol siamo tornati con la barca a Copacabana, dove abbiamo preso il pullman direzione La Paz.

26 AGOSTO – 31AGOSTO: LA PAZ

Soggiorno di 6 giorni/5 notti durante i quali abbiamo effettuato un trekking di due giorni sulla Cordillera Real e l’escursione in bicicletta sulla Carrettera de la Muerte. Se amate la montagna, la Cordillera Real è un posto che vale ben più di due giorni, quindi nel pianificare il vostro itinerario tenetene conto! Nei giorni che siamo stati a La Paz abbiamo soggiornato presso Lhamourai Living Apartments, appartamenti carini proprio in centro.

Bolivia-Cordillera-Real-Huayna-Potosi

Cordillera Real, Huayna Potosi

Questa purtroppo è stata la nostra ultima tappa prima di imbarcarci sull’aereo che ci ha riportato a casa!

Altri luoghi consigliati dalle guide ma rimasti fuori dal nostro itinerario per motivi di tempo sono: Potosi – la città dell’argento; il Parque National de Amboró, Tiwanaku – il principale sito archeologico della Bolivia ma non paragonabile a Macchu Picchu o Tikal; Samapaita – famosa per i ristoranti di alto livello e Tupiza – ottima base per le escursioni nel deserto e i canyon dove Butch Cassidy e Sundance Kid trascorsero i loro ultimi giorni.

INFO PRATICHE PER UN VIAGGIO IN BOLIVIA

Mal di Altura

Cosa è il mal d’altura o “soroche”, come lo chiamano in sud America? Il mal d’altura consiste in una serie di disturbi (mal di testa, nausea, inappetenza, vertigini, spossatezza, insonnia), con esito a volte fatale, che può colpire quando ci si trova in condizioni di carenza di ossigeno, come ad esempio in montagna ad altezze superiori ai 3.000 mt.

La Bolivia, almeno per come abbiamo organizzato il nostro itinerario, rappresenta un viaggio sempre in alta quota (nel Salar de Uyuni si raggiungono i 4.000 mt, La Paz ha un’altitudine che varia tra 3.200 e 4.100 mt, il lago Titicaca è a 3.800 mt e sulla Cordillera Real si superano i 5.000 mt) e quindi il mal d’altura è il nemico numero uno che può fortemente condizionare il vostro viaggio (se non addirittura rovinarlo)!

A queste altitudini l’organismo, per compensare la carenza di ossigeno, tende ad incrementare sia la frequenza cardiaca che la velocità del nostro respiro. Per adattare il nostro organismo, nel modo meno traumatico possibile, alla nuova condizione, si può ricorrere a una serie di accorgimenti.

La prima regola è cercare di raggiungere l’altezza massima in modo graduale: vi sconsiglio quindi di iniziare l’itinerario da La Paz, caratterizzata da un’altitudine elevata e da salite molto ripide.

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La ripida scalinata per accedere all’ostello sull’Isla del Sol

Ricordate inoltre che il mal d’altura viene favorito dagli sforzi fisici, quindi cercate di arrivare al viaggio in una discreta forma fisica e pianificate le vostre escursioni in modo da tenere conto in maniera oggettiva del vostro allenamento. Nei primi giorni è inoltre consigliabile di evitare le bevande alcoliche. Muovetevi lentamente e bevete molti liquidi in modo da evitare fenomeni di disidratazione. Se nonostante gli accorgimenti messi in atto, doveste avvertire i sintomi, consultatevi con un dottore locale e prendete in considerazione l’idea di scendere di quota. Persone affette da problemi cardiaci o polmonari è bene che si consultino preventivamente con il proprio medico di fiducia prima di mettersi in viaggio.

SPOSTAMENTI IN BOLIVIA

Durante il tour abbiamo utilizzato per gli spostamenti sia i pullman che gli aerei. Le due compagnie aeree boliviane sono: BoA – Boliviana de Aviacion e Amaszonas. Per trovare dei buoni prezzi bisogna prenotare con largo anticipo ma vi permetteranno di risparmiare un sacco di tempo. L’aeroporto di riferimento per i voli internazionali è l’aeroporto Viru Viru di Santa Cruz e non quello di La Paz, come si potrebbe immaginare.

I pullman sono sempre stati dignitosi anche se a volte le strade da percorrere hanno reso il viaggio un po’ difficoltoso per lo stomaco e ne hanno allungato la durata. I pullman rappresentano un mezzo di trasporto economico ma non adatto a chi ha tempi di viaggio stringenti (o soffre di cinetosi).

Per gli spostamenti in città, soprattutto a La Paz, abbiamo preso anche i taxi. Non abbiamo avuto alcun problema né a livello di prezzo (che abbiamo sempre negoziato anticipatamente) né a livello di sicurezza. Per evitare problemi, comunque, evitate di esibire macchine fotografiche o cellulari e ricorrete alle care carta e penna per trascrivere gli indirizzi da mostrare ai tassisti.

COSA METTERE IN VALIGIA PER UN VIAGGIO IN BOLIVIA

La Bolivia, almeno per come l’abbiamo organizzata noi, non è un paese per gli amanti del caldo. Sucre con il suo clima primaverile, Copacabana e la Isla del Sol mitigate dalla presenza benevola del lago rappresenteranno i luoghi dove riprendervi dal freddo intenso di Uyuni e della Cordillera Real, mentre La Paz vi sorprenderà con il suo spaziare da climi moderati di giorno a notti molto più fredde!

In valigia dunque tutti vestiti che vi consentano un abbigliamento “a cipolla” in modo da fare fronte ai cambiamenti repentini di temperatura: non potranno mancare inoltre delle scarpe comode per passeggiare tutti i giorni accompagnate da buone scarpe da trekking per le varie escursioni a cui vi capiterà di partecipare.

Pantaloni lunghi, magliette termiche, pile e giacca a vento con tutti gli accessori invernali la faranno da padroni nello zaino ma assolutamente non dovrà mancare il costume da bagno. E a cosa serve un costume da bagno in un viaggio del genere? Nel corso del tour del Salar de Uyuni i più coraggiosi avranno la possibilità di fare il bagno di notte nelle terme del Sol de Mañana a 4.800 mt di altezza, esperienza da fare assolutamente.

All’inizio, la sola idea di spogliarvi vi farà morire di freddo, ma vi assicuro che si sopravvive e la si ricorda come un’esperienza più che piacevole!

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Un romantico tramonto sull’Isla del Sol

Atro accessorio fondamentale è la crema protettiva contro il sole. La Isla del Sol è infatti tale di nome e di fatto e per non rimpiangere la camminate, ve ne consiglio vivamente l’utilizzo per evitare le bruciature (parlo con cognizione di causa). Per le notti nel Salar de Uyuni e Cordillera Real invece  è consigliato un buon sacco a pelo perché il freddo si fa sentire ed il riposo è importante per affrontare il viaggio sia in  termini fisici che psicologici. Nel prezzo che pagate alle agenzie turistiche è comunque compreso il noleggio di un sacco a pelo. Per le serate di Sucre e La Paz invece vi consiglio un abbigliamento più cool purché garantisca di mantenervi al caldo perché ristoranti e localini della città saranno un richiamo irresistibile ma le temperature potrebbero diventare proibitive.

Quale assicurazione di viaggio scegliere?

QUANDO ANDARE IN BOLIVIA

Le stagioni in Bolivia sono invertite rispetto all’Italia. L’inverno boliviano va da Aprile ad Ottobre e rappresenta la stagione migliore per visitare il paese, mentre l’estate va da Novembre a Marzo e rappresenta la stagione delle piogge.

Per quanto riguarda il Salar de Uyuni la scelta dipende dal paesaggio che vi vorrete trovare di fronte, infatti solo nei mesi di marzo – aprile è possibile ammirare il Salar de Uyuni con le sue superfici riflettenti (dovute alle piogge) nel quale perdere totalmente la cognizione di dove finisce la terra e comincia il cielo!

IL VISTO PER LA BOLIVIA

Per accedere in Bolivia il passaporto deve avere validità residua di almeno sei mesi a partire dalla data di arrivo nel paese. Nessun visto è necessario se la permanenza è inferiore ai 90 giorni.

VACCINI

Il vaccino contro la febbre gialla, da effettuarsi almeno 10 giorni prima del viaggio, è obbligatorio solo per alcune zone della Bolivia (ad esempio le zone della foresta amazzonica o delle valli). Se ci si reca in queste zone senza certificato di vaccinazione si corre il rischio di essere respinti alla frontiera oppure di non essere imbarcati da alcune compagnie aeree. Chi volesse proseguire la visita del sud America deve tenere a mente che il Brasile richiede il vaccino contro la febbre gialla a tutti i viaggiatori in arrivo dalla Bolivia.

LA MONETA BOLIVIANA

La moneta locale è il pesos boliviano (tasso di cambio €/pesos 7,4). Prima di partire procuratevi dei dollari perché le agenzie turistiche li prediligono nel pagamento delle escursioni. Per disporre di moneta locale, potete tranquillamente prelevare ai bancomat (ricordatevi di attivare l’opzione Mondo del bancomat!). Noi abbiamo sempre pagato in contanti, quindi non so darvi indicazioni circa l’utilizzo della carta di credito.

PRESE ELETTRICHE

In Bolivia la corrente elettrica è a 220 volt, a 50 Hz. Munitevi di adattatore universale per ricaricare le vostre apparecchiature tecnologiche, specialmente cellulare e macchina fotografica!
Articolo redatto da Federico Immordino

4 commenti

Andrea 7 Maggio 2017 - 18:31

Il blog è molto interessante, complimenti! Siamo stati in Bolivia lo scorso settembre, posto meraviglioso! Il tour del Salar l’abbiamo fatto partendo da Tupiza e arrivando l’ultimo giorno al Salar (giro opposto rispetto al 90% dei tour). Dura un giorno di più però ti permette di vedere l’alba sul Salar, un’esperienza meravigliosa! Sa La Paz merita anche un giro sul Chacaltaya, un giro che porta in giornata alla montagna alta 5400 metri!

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Monica Nardella 9 Maggio 2017 - 12:28

Intrigante il tour fino al Salar “al contrario” per vedere l’alba… sarebbe fantastico, in effetti! Belle segnalazioni Andrea, grazie mille per averle condivise con noi! Buonissimi viaggi!

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Gigliola Giorgetti De Arce 24 Aprile 2017 - 15:22

Manca visitare Santa Cruz de la sierra una bella città tropicale, vale la pena conoscere.

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Monica Nardella 24 Aprile 2017 - 15:41

Ciao Gigliola grazie per il suggerimento! Qualche lettore potrà inserire Santa Cruz de la Sierra in un suo itinerario!!! Hai una foto? ^.^

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