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Cosa vedere a Firenze in un Weekend: must see e luoghi insoliti

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cosa vedere a firenze la cupola del brunelleschi

Cosa vedere a Firenze in un weekend? Oltre ai must see, vogliamo consigliarvi dei luoghi insoliti che vi resteranno nel cuore!

Come abbiamo già detto parlando di un weekend a Napoli poco, forse l’indispensabile con qualche chicca alla Turista di Mestiere! La nostra ultima volta nella culla del rinascimento è stata in occasione della bellissima rassegna “Artigianato e Palazzo“: nonostante fossimo impegnati ad ammirare gli artigiani al lavoro, abbiamo trovato il tempo per un tour in città alla scoperta dei suoi inestimabili tesori.

Per chi decide di visitare Firenze con i bambini, la raccomandazione è quella di pianificare il viaggio alla loro portata. Firenze è infatti un enorme museo a cielo aperto e cercare di vederla tutta freneticamente in poche ore, potrebbe essere troppo faticoso e stressante per loro. Intervallate le vostre visite a soste nei numerosi parchi della città per farli riposare o per farli sfogare giocando.

Se state pianificando il viaggio vi raccomandiamo di rimanere nel capoluogo toscano almeno 3 giorni, un lasso temporale idoneo per scoprirla per bene, anche se per visitarla tutta ci vorrebbe un mese.

Itinerario delle cose da vedere a Firenze

Piazza del Duomo

Battistero, Cattedrale e Campanile duomo di firenze

Battistero, Cattedrale e Campanile

Da vedere la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (e la cupola disegnata dal Brunelleschi), il Campanile di Giotto (progettato da Giotto ma effettivamente realizzato da Andrea Pisano e completato da Francesco Talenti) e il Battistero di San Giovanni (con la Porta del Paradiso in bronzo). Nella piazza sorge anche il Museo dell’Opera del Duomo dove sono custodite opere rimosse per la loro fragilità o per la loro salvaguardia. Salite sul Campanile per ammirare un bellissimo panorama sui tetti della città.

Piazza del Duomo è un’opera d’arte dal valore inestimabile, un vero e proprio museo all’aperto. Potrete ammirarvi, oltre alla ai monumenti detti prima, anche la Cupola di Brunelleschi, la Cripta di Santa Reparata e il Museo dell’Opera del Duomo.

Piazza del Duomo costituisce un unico Polo Museale e con un singolo biglietto, potrete visitare tutti i monumenti presenti.

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Panorama dal Campanile di Giotto

Gli orari di ingresso ai monumenti sono diversi e possono subire delle variazioni quindi consultate il sito ufficiale. E’ prevista la chiusura ogni primo martedì del mese.

Piazza della Signoria

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Palazzo Vecchio

A forma di L, con il trecentesco Palazzo vecchio, museo e sede del Comune, la Loggia della Signoria o dei Lanzi (perché vi si accamparono nel 1527 i Lanzichenecchi) una specie di museo a cielo aperto che ospita celebri sculture della collezione medicea (come il Ratto delle Sabine del Giambologna o il Perseo di Cellini), la fontana del Nettuno e diverse statue (sostituite da copie) come il Marzocco (il leone con la zampa sul giglio fiorentino) e la Giuditta e Oloferne di Donatello e il David di Michelangelo, per citare le tre più famose.

Palazzo Vecchio è il cuore della politica di Firenze da oltre 700 anni e ancora oggi vi è l’ufficio del Sindaco e del Comune. Da sapere però, che solo una parte è adibita a Municipio e parecchie altre sale sono visitabili in quanto adibite a museo. Per l’ingresso, consultare il sito dei musei civici fiorentini.

La Galleria degli Uffizi

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Gli Uffizi

Gli Uffizi sono tra i musei italiani più visitati perché ospitano capolavori di Botticelli, Giotto, Cimabue, Michelangelo e Raffaello che attirano migliaia di visitatori ogni anno. Evitate quindi le lunghe file ed acquistate il biglietto online qui. Orari: da martedì a domenica ore 8.15 – 18.50. Prezzi 8€ intero, 4€ ridotto + 4€ per prenotazione.

Per info più dettagliate su cosa vedere agli Uffizi di Firenze, vi rimandiamo al sito ufficiale del complesso museale.

Qui invece vogliamo darvi alcuni consigli sulle modalità di visita. Innanzi tutto acquistate il biglietto anticipatamente online per evitare di fare la lunga fila che ogni giorno caratterizza l’ingresso all’edificio.

Prima dell’ingresso, zaini, borse, ombrelli e altri oggetti voluminosi devono essere depositati gratuitamente nel guardaroba. In alcuni musei prima dell’accesso è previsto il controllo al metal detector.

Durante la visita non sono ammessi comportamenti che possano danneggiare il museo e le opere d’arte, si deve parlare a bassa voce, l’ingresso deve avvenire in abiti non troppo succinti e nemmeno a dorso nudo o in ciabatte. I telefoni devono esser emessi in modalità silenziosa. Non sono ammessi animali, tranne i cani guida per non vedenti.

Per il resto, le solite regole di buona educazione e rispetto per gli ambienti visitati che, ricordiamo, contengono opere d’arte di valore inestimabile che tutto il mondo ci invidia.

Ponte Vecchio

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Ponte Vecchio

Questo celeberrimo ponte su cui si trovano gioiellerie con deliziose (e preziose) vetrine, non ha bisogno di presentazioni. Attraversandolo, si finisce Oltrarno, raggiungendo Palazzo Pitti e diversi musei come la Galleria Palatina, la Galleria dell’Arte Moderna e il Giardino di Boboli.

Senz’altro Ponte Vecchio va inserito nella lista di cosa vedere a Firenze. È senz’altro uno dei simboli del capoluogo toscano, orgoglio dei fiorentini e “monumento” tra i più visitati e fotografati dai turisti.

Oggi Ponte Vecchio viene associato alle botteghe orafe a cui accennavo prima ma non tutti sanno che in realtà in origine, attorno alla metà del 1500, era il ponte dei “verdurai” e dei “macellai”. Proprio così, erano verdure e carni quelle che si potevano comprare nelle botteghe di Ponte Vecchio.

Solo quando venne costruito il “Corridoio Vasariano” che unisce Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti vi si insediarono le botteghe orafe in quanto più consone al panorama e meno maleodoranti per i nobili che vi passavano. Insomma, ai poveri verdurai e macellai venne dato un bello sfratto con esecuzione immediata.

Ponte Vecchio detiene il primato di essere stato il primo ponte costruito con archi ribassati. Dovete sapere infatti che il primo ponte fu costruito all’epoca degli antichi romani, ma le piene del fiume, ricche di pietre e detriti, lo distrussero più volte. La costruzione attuale risale al 1345, per opera dell’architetto Taddeo Gaddi il quale grazie agli archi ribassati, ha permesso al ponte di arrivare integro fino ai giorni nostri.

Chiesa di Santa Maria Novella

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Santa Maria Novella

La facciata, in marmo bianco e verde, è stata disegnata da Leon Battista Alberti, mentre la Cappella Tornabuoni è stata affrescata dal Ghirlandaio. Questa chiesa è una vivida testimonianza del cosiddetto romanico toscano. Ciò che la rende meta di appassionati d’arte, oltre al resto, è indubbiamente la Trinità del Masaccio.

Se oggi possiamo ammirare Santa Maria Novella, lo dobbiamo ad una competizione frivola tra ordini religiosi. In quel tempo infatti vi erano due bellissime chiese, Santo Spirito e Santa Croce, di proprietà rispettivamente dei Frati Agostiniani e Francescani. Così i Frati Domenicani decisero che avrebbero eretto una chiesa ancora più bella: Santa Maria Novella.

Anche Santa Maria Novella deve essere annoverata tra le cose da vedere a Firenze, soprattutto per il valore storico ed artistico. infatti, oltre alla cappella prima menzionata e alla Trinità del Masaccio, vi si trova il Crocifisso dipinto di Giotto ed il Crocifisso ligneo del Brunelleschi. Se siete fortunati, potrete ammirare anche il meraviglioso Chiostro Grande, aperto solo per occasioni straordinarie.

Basilica di Santa Croce

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Basilica di Santa Croce

Della Basilica di Santa Croce abbiamo accennato qualcosa prima. Questa costruzione religiosa, oltre a raccogliere le spoglie di italiani illustri (Michelangelo, Galilei, Foscolo, Canova, Alfieri solo per citarne alcuni) custodisce le preziose cappelle affrescate da Giotto e un “pezzo” di storia relativo alla congiura in cui venne assassinato Giuliano de Medici.

Da sapere che la Basilica di Santa Croce è parte integrante del complesso Basilica, Cappella dei Pazzi, Chiostri e Museo, accessibili con un unico biglietto d’ingresso.

Questa stupenda basilica viene considerata la chiesa dei fiorentini per un motivo ben semplice. Quando fu eretta, alla fine del 1200, fu fatto con i soldi dei cittadini.

Al suo interno troviamo il crocifisso ligneo di Donatello che lo realizzò per dare uno smacco al Brunelleschi, anch’egli autore dello stesso soggetto. Donatello infatti considerava brutta e rozza l’opera dell’artista collega. E rimanendo in tema di crocifissi, qui vi si trova anche quello di Cimabue, simbolo del passaggio alla pittura moderna e custodito nel refettorio.

Piazzale Michelangelo

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Panorama da Piazzale Michelangelo

Da dove guardare Firenze nel suo insieme? Sicuramente da Piazzale Michelangelo, sulla collina dopo l’Oltrarno. Da lì, al tramonto potrete godere una vista dal Forte Belvedere a Santa Croce, su ponti, tetti e musei della città che avrete percorso in lungo e in largo a piedi durante la giornata. La piazza fu disegnata da Giuseppe Poggi e ospita diverse copie, in bronzo, delle opere di Michelangelo.

Cosa vedere a Firenze: luoghi insoliti

Noi abbiamo avuto modo di visitare anche la Casa di Dante e l’Istituto degli Innocenti ma se volete partecipare a un tour davvero speciale, vi consigliamo una passeggiata tra i giardini  pubblici di Firenze perché non c’è solo quello di Boboli, sapete?

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Villa la Petraia Firenze [photo credit Viaggiverdeacido]

L’antica farmacia di Santa Maria Novella

Altra chicca da non perdere, la Farmacia di Santa Maria Novella, la farmacia più antica d’Europa, attiva senza sosta da oltre quattro secoli, in Via della Scala 16!

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La farmacia di Santa Maria Novella [photo credit Viaggideimesupi]

Il Corridoio Vasariano

Assolutamente da non perdere, subito dopo la visita classica a Gli Uffizi, è secondo noi il Corridoio Vasariano, un passaggio coperto di oltre un chilometro di lunghezza (costruito nel 1565 su progetto di Vasari) per volere del granduca Cosimo I de’ Medici che aveva necessità di muoversi in sicurezza da Palazzo Vecchio, la sede del governo dei Medici, a Palazzo Pitti, la loro dimora.

Firenze - corridoio Vasariano

Corridoio Vasariano [photo credit Girovagate]

La Berta

Se vedete sbucare una testa pietrificata dalla torre campanaria della Chiesa di Via de’ Cerretani, non spaventatevi, si tratta de La Berta! Leggenda vuole che il 16 settembre 1327 tutti i fiorentini fossero in strada per assistere al rogo di un condannato a morte d’eccezione: Cecco d’Ascoli.

Pare che il medico (ma anche astronomo, poeta e insegnante) a causa di una predizione poco gradita – ma veritiera – sulla nipote del suo mecenate sia stato oggetto di un processo infamante, dall’esito già deciso in partenza.

Condotto in piazza per l’esecuzione, egli avrebbe chiesto un sorso d’acqua ma una donna, la Berta appunto, affacciata da una fenditura della torre, avrebbe esortato a non dissetare l’uomo per non rischiare “trucchi da alchimista”.

Cecco avrebbe quindi lanciato un sortilegio contro la cattiveria gratuita, dicendole “e tu non toglierai mai la testa di lì”.

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La Berta, la testa pietrificata [photo credit La Nazione]

Un po’ di Relax

Se, anziché un weekend, avete a disposizione qualche giorno in più, dedicatevi una giornata di relax in paradiso prenotando, come abbiamo fatto noi, un indimenticabile day spa all’Asmana Wellness World!

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La piscina riscaldata dell’Asmana Wellness

E dove dormire a Firenze? Un’idea per chi ama il design, l’originalità e una posizione super centrale!

Adesso avete tutti gli elementi per pianificare il vostro viaggio, scoprendo tutto quello che c’è di bello da vedere a Firenze.

2 commenti

Alberta 20 Aprile 2017 - 1:15

Ciao! 🙂
Ho apprezzato molto la parte in cui parli dei luoghi insoliti della città e mi è dispiaciuto un po’ che fossero così pochi :'(
Volevo solo riferirti – perdona la mia puntigliosità – che la statua del David in piazza della Signoria non è l’originale di Michelangelo, ma una copia dell’originale esposto alla galleria dell’Accademia! C’è un’altra copia in Piazzale Michelangelo se non sbaglio.
Spero di esserti stata utile quanto lo sei stata tu a me!
grazie 🙂

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Monica Nardella 24 Aprile 2017 - 15:12

Ciao Alberta, grazie mille per l’apprezzamento! I luoghi insoliti sono quelli che ho scoperto io, sicuramente ce ne saranno altri e spero di trovarne ancora la prossima volta 😀 So bene che quelle sono copie (le guide che mi hanno accompagnata me lo hanno ripetuto più volte!) e l’ho pure scritto un paio di righe prima (forse ti è sfuggito)! Hai fatto bene però a ribadirlo (non avevo scritto che sono conservate nella galleria dell’accademia!). P.S. se vorrai suggerirmi luoghi insoliti, non esitare a segnalarli!

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