Volubilis è un’antica città romana, fondata da mercanti cartaginesi, che si trova in Marocco, a 33 km da Meknes, una delle quattro città imperiali. Noi lo abbiamo visitato durante la nostra tappa a Fes (leggi cosa vedere a Fes e Meknes).
Volubilis in Marocco
Il sito, non ancora riportato interamente alla luce (si stima che ancora 2/3 dell’avamposto romano siano seppelliti sotto cumuli di terra) è talmente affascinante e prezioso ai fini di una ricostruzione dell’estensione dell’impero in terra d’Africa che l’Unesco l’ha inserito tra i patrimoni dell’umanità.
Se doveste trovarvi nei paraggi, non rinunciate alla visita di Volubilis, che vi regalerà grandissime emozioni e un genuino stupore di fronte alla saggezza ingegneristica degli antichi romani, per la maestria nella realizzazione della rete fognaria e di quella idrica e delle tecniche di riscaldamento utili al funzionamento delle terme di Gallieno.
Vi aggirerete tra le rovine (pesantemente danneggiate dal terribile terremoto che rase al suolo Lisbona nel 1755) e sarete trasportati al 40 d.C., tra i frantoi, il campidoglio, la basilica, il foro, l’Arco di Trionfo e, soprattutto i resti degli stupefacenti mosaici delle case dei patrizi.
Vedrete la Casa dell’acrobata, la Casa dell’Efebo, la Casa del Cavaliere, delle Fatiche di Ercole, delle Ninfe al bagno (uno dei mosaici è stato prelevato da Volubilis e allestito nel Museo della Kasbah di Tangeri).
Una curiosità: tra i resti della città, ad un certo punto potreste notare un fallo scolpito su un sedile in pietra. Probabilmente era l’insegna di una casa di piacere. la nostra guida però era di parere diverso: a parer suo, sedersi sulla “scultura” serviva a propiziarsi una buona fertilità. Paese che vai…
Come arrivare: la visita di Volubilis può essere inserita in un’escursione giornaliera da Meknes, abbinandola a quella del pittoresco villaggio di Moulay Idriss, la città santa. Dovrete noleggiare un grand taxi per mezza giornata (vi attenderà durante le visite a siti) per 350dhs (circa 32€).
Se vorrete risparmiare qualcosa, dovrete dirigervi prima a Moulay Idriss da Meknes sempre in grand taxi (40dhs, circa 3,5€) e da qui, prendendone un altro, dirigervi a Volubilis (10dhs, circa 0,9€). Noi, abbiamo preferito un tour privato di un’intera giornata (1000 dhs, circa 90€) che ci ha permesso di visitare anche Meknes (città di partenza: Fes) con guida che parlava in inglese (vi ricordiamo che in questa zona – ma in generale in africa – la lingua straniera più diffusa è il francese).
Mohamed ci ha illustrato, nei 200 km di strada, tutto quello che reputava di un certo interesse, fornendoci informazioni e chicche che un tassista non avrebbe sicuramente potuto dare.
Prezzi: 20 dhs a persona per l’ingresso (circa 1,9€). A vostra discrezione, la scelta di una guida che conosce palmo a palmo il sito, al costo di 150dhs (circa 13,5€). Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare Abdu, che parlava bene l’italiano e ci ha descritto in un’ora circa, tutte le cose da vedere (e da fotografare!).
Conoscete Chefchaouen la città blu del Marocco?
11 commenti
@marap: dai, la prossima volta riuscirai ad andare… con il mio diario di viaggio in borsa! 😛
@erika: ma grazie a te!
@ambra: davvero un luogo pieno di fascino!
@tizi: molto prezioso. Alcune cose non si leggono nelle guide. Bisogna rivolgersi alle persone che conoscono i posti come le proprie tasche e tramandano storie troppo belle!
@adriano: ma dici sul serio??????????? Vado a vedere!
Toh!?! Ho appena pubblicato su Facebook e altrove fotografia di Volubilis anch’io! :))
Un sito che merita sul serio di essere valorizzato.
Quando si visitano questi siti, la guida ci vorrebbe, vorrei chiedere un sacco di cose. Abdu è stato prezioso immagino.
Che bello dev’essere!
Grazie dei suggerimenti. Buona domenica!Erika
Quest’anno avevo programmato un marocco che è sfumato per innumerevoli motivi, me l’hai ricordato con questo post… Un bacio cara
@sara: senti… voglio fare un post sul tuo museo 😀 Mi mandi i dettagli via mail????????????? Cmq per me in Italia è tutto poco valorizzato. Le nostre bellezze non possono essere “regalate” né essere “a numero chiuso”. Ci vorrebbe una giusta via di mezzo. Chiedere qualcosa in più sul biglietto servirebbe a trovare le risorse per gestire (e preservare) il nostro patrimonio.
@mauro: ogni promessa è debito. Presto mi vedrai imboccare da quelle parti. Preparati che dovrai farmi da Cicerone!!!
Con piacere, bellezza 🙂
Del resto, organizzo già giri per Colonia (alla ricerca di ciò che non dicono le guide turistiche).
Saluti,
Mauro.
ma sul serio? Interessante! Chissà quante cose sfiziose avrai trovato da far conoscere a quelli che si aggirano con una patetica e prevedibile guida che pesa 2 kg!!!
Anche Colonia è sito UNESCO. Quando mi vieni a trovare? 🙂
Saluti,
Mauro.
Pensare che nel mio museo (Nazionale) il biglietto costa due euro e la guida, cioè il percorso didattico, dura un paio d’ore e pure gratis!