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Diario di Viaggio: Lisbona decadente, romantica e sensuale

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Lisbona Tram
Lisbona-Tram-28

Tra le strade dell’Alfama sul mitico 28

Mentre con l’aereo ci avvicinavamo all’aeroporto di Lisbona, già sentivo che mi sarebbe piaciuta tantissimo. L’abbiamo sorvolata completamente, a bassissima quota, ammirando il ponte 25 de Abril che sembra il Golden Gate, i sette colli che rompono la perfetta geometria della Baixa (il quartiere interamente ricostruito, con spirito illuministico, dopo il devastante terremoto del 1755), le case addossate le une alle altre, le macchie di colore che ti mettono allegria solo a guardarle, anche se poi, avvicinandoti, le scopri sventrate dall’oblio e dall’incuria. Avevo sentito dire che Lisbona o la ami o la odi. Ma dopo aver letto “Sostiene Pereira”, io non potevo odiarla e quindi l’avrei amata.

Leggi A Lisbona con Tabucchi

Come arrivare a Lisbona

All’Aeroporto Portela, a circa 7 km dal centro della città, atterrano sia compagnie di linea che low cost. Noi abbiamo preso un comodissimo volo easyJet da Roma. Durata del volo 2h40m.

Il modo più economico per raggiungere il centro è sicuramente l’Aerobus (servizio attivo dalle 8 alle 23, partenze ogni 20 minuti fino alle 21, poi ogni 30 minuti). Imboccate l’uscita dell’aeroporto: sulla destra, di fronte ai taxi fermi ordinatamente in fila, vedrete la fermata dello shuttle che, in mezz’ora, vi porterà a destinazione (parliamo della fermata più lontana, altrimenti i tempi di percorrenza sono addirittura minori!). Il biglietto si può comprare al desk presso la fermata o direttamente a bordo. Costo del biglietto: 4€ che vale per le successive 24h. NON gettatelo, perché potrete riutilizzarlo su tutti i mezzi pubblici, compresi l’Elevador San Justa e i tram 28 e 12!

Al desk prendete la mappa dell’Aerobus perché lungo tutto il percorso dall’aeroporto fino a Cais do Sodré vi sono indicate anche le fermate prossime agli hotel più importanti.

Durante il vostro soggiorno, acquistate la carta Viva Viagem con soli 0,50 cent e ricaricatela con l’importo desiderato (noi consigliamo 5,00€ per usufruire di un ticket giornaliero comprensivo di tutti i mezzi di trasporto, anche i tram storici e la metro) presso le macchinette che funzionano benissimo. Dopo aver inserito la carta, la cui validità verrà validata dalla macchina – dura un anno dall’acquisto,  potrete inserire l’importo con monete o banconote.

Brown-s-Downtown-Hotel-Lisbona

Brown’s Downtown Hotel

Dove dormire a Lisbona in coppia

Noi abbiamo alloggiato al Brown’s Downtown Hotel, prenotato tre mesi prima con una tariffa buonissima non rimborsabile. Lo STRACONSIGLIAMO! E’ un hotel di design, in pieno centro (quartiere Baixa, tra il Chiado e l’Alfama), curato nei minimi dettagli, pulito e silenzioso. Le camere (di diverse dimensioni) sono dei mini appartamenti con angolo kitchenette e soggiorno, dotati di maxischermo, pc apple con wifi gratuita e radio. Avendo scelto una stanza large abbiamo alloggiato al 6° (e ultimo) piano, con una vista clamorosa sui tetti di Lisbona e sul Castello Sao Jorge!!! La colazione non viene servita, ma a 20 metri dall’hotel c’è il Brown’s Coffee Shop, dove potrete iniziare la giornata con muffin, cornetti e dolci tipici. Come in tutte le città europee, preparatevi a pagare il cappuccino non meno di 2,50 cent per la tazza più piccola. Una buona alternativa è il latte macchiato (evidentemente il plus della schiuma te lo fanno pagare caro…).

Praca-do-Commercio-Lisbona

Praca do Commercio

Se volete risparmiare qualcosina, consigliamo l’Hotel Expo Astoria, un delizioso 3 stelle a un minuto dalla fermata metro Marques de Pombal (linea gialla), è ottimamente collegato con il centro anche con gli autobus visto che la maggior parte di quelli che percorrono Avenida de la Liberdade corrono in direzione di Praça do Comércio.

Cosa vedere a Lisbona in un weekend

Da buoni (e affamati) italiani, abbiamo deciso che il primo impatto con Lisbona, sarebbe stato attraverso il cibo. Ci siamo diretti nella piazza più vicina al nostro hotel e che abbiamo visto quando siamo scesi dall’aerobus, Praça do Comércio. La piazza ha una forma a “u” aperta sull’imponente fiume Tago.

La simmetria perfetta ci ricorda che anche qui, come nell’intero quartiere Baixa, il terremoto ha raso al suolo tutto e quando è stata ricostruita, sono stati eretti solo uffici amministrativi e il bellissimo Arco da Rua Augusta che la collega idealmente con la Praça de D. Pedro IV, meglio conosciuta come Praça  de Rossio.

Ci ha ispirati subito “Aura”, un localino all’angolo (guardando l’arco, spalle al Tago, sulla sinistra): un ottimo sandwich e una birra a testa 17€ in totale!

Club-Sandwich-da-Aura

Club Sandwich da Aura

La piazza è pedonale, mentre un tratto è riservato al transito dei tram e degli autobus: nonostante questo via vai, non verrete assolutamente disturbati durante il vostro pranzetto anzi, vi sorprenderete a osservare gli autisti dei tram a manovrare le traversine manualmente, a ogni loro passaggio!

L’unico appunto: il servizio è un po’ lento ma scoprirete che è una caratteristica di quasi tutti i locali di Lisbona quindi, fate un respiro profondo e rilassatevi, siete in vacanza, chi vi corre dietro?

Nei giorni a seguire ci siamo trovati sul lato opposto della piazza e, per pigrizia e anche per sperimentare qualche altro locale, ci siamo fermati per uno spuntino veloce da “Nosolo Italia”: lo sconsigliamo assolutamente perché è molto più caro (sia le birre che i panini) e decisamente meno appetibile. Se siete in zona, andate da Aura!

Elevador-de-Santa-Justa

Elevador de Santa Justa

Siccome l’Elevador di Santa Justa (o Elevador do Carmo, l’ascensore con due cabine di legno risalente al 1902), si trovava a soli 5 minuti e l’ingresso per noi era gratuito (il biglietto costa 5€ dai 4 anni in su. I possessori di Aerobus, Lisboa Card e Yellow Bus entrano gratis, i possessori di carte Viva Viagem possono salire con l’ascensore fino al penultimo piano,  per accedere al Miradouro tramite una scaletta a chiocciola, devono pagare un supplemento di 1,50€) ci siamo subito messi in fila (in realtà a quell’ora, dopo pranzo, molto breve). La vista da lassù è spettacolare e più che raccontarvelo a parole, vi mostro gli scatti!

Praca-do-Rossio

Praca do Rossio

Castelo-Sao-Jorge

Mouraria e Castelo de Sao Jorge

Alfama-e-Tago

Alfama e Tago

Ritornati con i piedi ben piantati per terra, siamo saliti verso il quartiere Chiado, nel dedalo di vicoli con una discreta pendenza (a proposito donne: scarpe comodissime!) dove ci siamo fermati a contemplare incantati il Largo do Carmo, una piazzetta su cui si affacciano i resti della Igreja do Carmo, la chiesa gotica di Lisbona fortemente compromessa dal terremoto (è evidente la mancanza del tetto, sia dalla piazza che dalla terrazza dell’Elevador di Santa Justa) e ora sede di un piccolo museo archeologico.

Tra i vari localini nella piazzetta, tutti attorno alla bella fontana, noi abbiamo scelto “Leitaria Académica” dove abbiamo sorseggiato un drink e stuzzicato olive e lupini (si sa che in vacanza la fame aumenta!) all’ombra degli alberi di jacaranda. In questo locale abbiamo visto servire per la prima volta (ma pare che a Lisbona sia un piatto molto apprezzato) una montagna di lumachine come aperitivo ad accompagnare la birra… Ci dispiace non poterle recensire, ma noi non le mangiamo neppure in Italia quindi, se voi le avete assaggiate attendiamo commenti!

Tram Storico n.28 - Lisbona

Tram Storico n.28

Dopo la tappa rigenerante, abbiamo continuato il nostro percorso in salita, alla scoperta del Bairro Alto.

Lungo il cammino, a parte una quantità incredibile di piccoli e fumosi localini accattivanti, abbiamo incrociato la stazione a monte della funicolare della Gloria e il parco de São Pedro de Alcantara, su due livelli, da cui si gode una meravigliosa vista sulla Graça a sinistra e l’Alfama a destra, col Castello di São Jorge e la cattedrale del Sé ben evidenti.

Dopo un centinaio di foto, abbiamo continuato il nostro itinerario, mantenendoci sul marciapiede di sinistra, verso  il Jardim do Principe Real. Infatti, da questo lato della strada si apriranno all’improvviso delle ripide discese con panorami mozzafiato sul Ponte 25 de Abril (che ricorda in maniera impressionante il Golden Gate di San Francisco!).

Scorcio-Ponte-25-de-Abril

Scorcio Ponte 25 de Abril

Giunti al giardino all’inglese, sarete rapiti da un imponente cedro che con la sua chioma garantisce una impressionante ombra!

Da qui, abbiamo imboccato la strada sulla sinistra Rua da Palmeira) e l’abbiamo seguita fino in fondo, quando siamo finiti in Praça das Flores (non fate il nostro errore, deviando da Rua da Palmeira a Travessa da Palmeira, perché vi complicherete inutilmente la vita!).

A fine serata, nonostante la funicolare della Gloria ci abbia tentati come una suadente sirena, abbiamo resistito, scegliendo di fare una passeggiata a ritroso (e in discesa!), apprezzando Lisbona by night. Una raccomandazione: se fate come noi, uscendo dall’hotel a pranzo e rientrandone a sera inoltrata, ricordate di portare con voi un maglioncino o una giacca leggera per affrontare, la brezza fresca che soffia birichina d’estate!

L’indomani decidiamo di visitare i quartieri Mouraria, Castelo, Graça e Alfama. Impossibile resistere alla tentazione di montare sul tram 28, il mitico, nostalgico e sferragliante tram giallo!

Abbiamo deciso di vivercelo per tutta la sua lunghezza, da capolinea a capolinea e ritorno mettendo in conto più di un’ora di percorso: da Largo Martim Moniz al Cimitero di Prazeres e di nuovo Largo Martim Moniz (quando arriverete qualche metro prima della fermata del Cimitero, non sorprendetevi se vi esorteranno a scendere. Fatelo e mettetevi subito in fila poco più avanti, per risalire sullo stesso tram)!

Per godervi il panorama senza fare file estenuanti, consigliamo di iniziare il tour di buon’ora, assicurandovi di salire a bordo certi di avere un posto a sedere, soprattutto se prevedete un tour lungo, altrimenti dovrete starvene in piedi e prestare attenzione più ai borseggiatori che alle bellezze che vi scorreranno sotto al naso! I borseggiatori si mimetizzano perfettamente tra la gente, si mostrano impegnati a vidimare i biglietti, tengono in mano il portafoglio fingendosi degli ingenui turisti mentre gli ingenui siete voi, quindi occhio!

Dopo aver percorso tutto il tratto da una parte all’altra, siamo tornati indietro e siamo scesi nei pressi della Cattedrale del Sé (imponente, ma spoglia).

Lisbona-panorama

Miradouro de Santa Luzia

A piedi, siamo risaliti fino al Miradouro de Santa Luzia, presso il chiostro dell’omonima chiesa, il Jardim Júlio Castilho. La sosta è piacevolissima. Ci si trova come in un quadro, tra macchie di colore che spiccano tra il bianco delle pareti della chiesa e il blu del Tago! A rendere l’ambiente ancor più delizioso, l’esposizione spontanea di acquerelli ispirati al panorama circostante e un sottofondo di note malinconiche, secondo la migliore tradizione melodica portoghese. Abbiamo poi imboccato, sempre in salita, una stradina con le indicazioni del Castello.

São Jorge infatti, situato sulla collina più alta di Lisbona, si trova in una suggestiva cittadella protetta da alte mura difensive. Noi ci siamo limitati a visitare il pittoresco quartiere ancora abitato da un centinaio di lisbonesi, rinunciando ad entrare nel Castello, vista la fila all’ingresso e il costo del biglietto (7,50€ a persona). Il Castello è stato oggetto di un importante restauro dopo un lungo oblio seguito al terremoto. Non ci sono interni arredati da vedere, ma lungo i suoi camminamenti pare vi siano bellissime vedute della città.

A pranzo, fate una tappa da “Canto da Vila“, proprio di fronte a Santa Luzia, in Largo do Limoerio: un localino grazioso, con ottimo rapporto qualità/prezzo (menù del giorno a 12€), dove vedrete scorrervi davanti decine di tram che salgono e scendono, carichi di turisti!

Dopo esservi rifocillati, risalite sul 28 per tornare a Martim Moniz e scendete a Graça e seguite le indicazioni per il Miradouro de Nossa Senhora do Monte: secondo noi il più spettacolare della città, che vi farà spaziare lo sguardo dal castello al ponte del 25 de Abril e anche oltre!

Dopo tanto scarpinare, ce ne siamo tornati in hotel per un riposino, pronti ad affrontare la lunga notte lisbonese: avevamo scoperto che era previsto una serata LGBT e Praça do Comércio sarebbe stata invasa da stand, musica, colori e tanta tanta gente!

Ristorante-Poe-te-Na-Bicha

Ristorante Poe te Na Bicha

Per cena siamo tornati al Bairro Alto, da “Põe-te na Bicha” (indirizzo: Travessa da Agua da Flor 36. E’ una traversa di Rua de São Pedro de Alcântara, dove c’è il parco e il Miradouro). Il locale è piccolo ma caratteristico, frequentato da lisbonesi, e la specialità della casa è il bacalau.

I fumatori, poi, potranno portare indietro le lancette di qualche anno perché, udite udite, all’interno del ristorante si può ancora fumare (nonostante questo, l’ambiente non risulta assolutamente fumoso o asfissiante e se ve lo dico io che non fumo, potete starne certi!).

Abbiamo lasciato la visita della zona di Belém a fine vacanza perché sapevamo che la domenica fino alle 14 gli ingressi della Torre e del Mosteirodos Jerónimos sono gratis (mentre il lunedì è giorno di chiusura di quasi tutti i monumenti più importanti di Lisbona)!

Da Praça do Comércio abbiamo preso il tram n.15E (quello moderno, non quello storico, direzione Algés!) e siamo scesi alla fermata “Largo Princesa”. Non fatevi condizionare, scendendo prima a Belém, al Mosteiro o al Centro Cultural Belém perché sareste costretti a camminare tanto! Scendete a Largo Princesa, salite sul ponte (per attraversare la strada a scorrimento veloce) e vi troverete di fronte alla bellissima Torre di Belém, un monumento in perfetto stile manuelino iscritto nella lista Unesco!

Torre di Belém

Torre di Belém

Avevamo letto che  la Torre fungeva anche da faro, oltre che da fortezza e da postazione di pagamento del pedaggio per l’accesso al porto, ma ce la immaginavamo in mezzo al Tago e non sull’argine! Poi abbiamo appreso che dopo il terremoto il letto del fiume è stato deviato e la base della torre parzialmente insabbiata! L’esterno è molto più riccamente decorato dell’interno (dove si possono vedere le prigioni, le cantine e la stanza dove sono posizionati a 360° i cannoni). Splendida la panoramica sul Tago dalla terrazza superiore, verso il Ponte e il Cristo Rei (una statua che riproduce, in miniatura, il Redentore di Rio de Janeiro, voluta da Salazar dopo aver visto quella brasiliana. Un ascensore vi porta fino a una terrazza panoramicissima a un centinaio di metri da terra!).

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Ponte 25 de Abril e Cristo Rei

La direzione dovrebbe migliorare il collegamento con la terrazza, consentito in salita e in discesa da una stretta scala a chiocciola: dovrebbero alternarne l’uso per evitare ingorghi abbastanza seccanti soprattutto per il caldo e l’effetto claustrofobia. Indirizzo Torre di Belém: Avenida de Brasilia. Orari: ottobre-aprile dalle 10 alle 17.30; maggio–settembre dalle 10 alle 18.30. Chiuso il lunedì, 1/01, domenica di Pasqua, 1/05, 25/12. Prezzi: 5€ oppure 10€ biglietto cumulativo con il monastero. Gratis la domenica dalle 10 fino alle 14 e sempre per i possessori della Lisboa Card.

Usciti dalla Torre, costeggiando il Tago ci siamo incamminati per Cais da Princesa, diretti al Monumento dedicato alle scoperte, il Padrão dos Descobrimentos e al bellissimo, imperdibile Mosterio dos Jerónimos. Mettetevi subito in fila per entrare nel chiostro perché l’ingresso è gratuito solo fino alle 14 (e comunque in Chiesa non si può accedere con la messa in corso). Secondo noi potete omettere qualunque altra tappa di Lisbona ma non questa! Il chiostro del monastero è da vedere, assolutamente!

Padrao-dos-Descobrimentos

Padrao dos Descobrimentos

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la Chiesa del Mosteiro dos Jeronimos

Mosteiro-dos-Jeronimos

Mosteiro dos Jeronimos

Orari Chiostro: ottobre-aprile dalle 10 alle 17.30; maggio-settembre dalle 10 alle 18.30. Chiuso il lunedì, 1/01, domenica di Pasqua, 1/05, 25/12. Prezzi: 7€ (biglietto cumulativo con la Torre di Belém 10€). Gratis la domenica dalle 10 alle 14.Orari Chiesa: ottobre-aprile dalle 10 alle 17 (domenica e giorni festivi dalle 14 alle 17); maggio-settembre dalle 10 alle 18; (domenica e giorni festivi dalle 14 alle 17). Prezzi: ingresso gratuito.

Prima di andar via, fate una sosta nella famosissima pasticceria dove potrete assaggiare i Pastéis di Bélem (consigliamo di mangiarli subito, caldi, altrimenti perderanno la fragranza che li contraddistingue).

Per cena, abbiamo optato per “Café no Chiado” un ristorantino che avevamo visto le due sere precedenti, attirati verso Largo do Picadeiro (lo si raggiunge imboccando la strada di fronte a la Brasileira) da un concerto di musica classica in piazza. Il locale, per un’appassionata di libri come me, è un paradiso! Le pareti sono tappezzate di librerie, ogni dettaglio è studiato per creare un ambiente raccolto e tranquillo: dalle le luci soffuse alla musica appena percettibile. Si mangia bene e si spende il giusto. Sul sito potrete trovare dei menù a prezzo fisso.

Café No Chiado

Café No Chiado

Se siete in vacanza con amici e siete in vena di divertimento, leggete addio al nubilato a Lisbona!

17 commenti

Sabrina 10 Giugno 2016 - 17:25

Lisbona, città stupenda che sa davvero sorprenderti. mi è piaciuto molto il tuo post, davvero completo e utile!! 🙂

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Monica Nardella 13 Giugno 2016 - 14:34

ne ho pubblicato uno fresco fresco sull’Addio al nubilato a Lisbona a cui ho appena partecipato 😀

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Sara 22 Agosto 2015 - 10:44

Sono tornata giusto una settimana fa dal mio viaggio a Lisbona.
Avevo già letto il post prima di partire, e avevo forse alte aspettative..che sono state parzialmente disattese.
Innegabile che sia una città dove il colore la fa da padrone, ho adorato i contrasti del bianco degli edifici, dell’azzurro del cielo, del giallo e delle bouganville fucsia ( indimenticabile meraviglioso colpo d’occhio all’ingresso del Monastero Sao Vicente de Fora), tuttavia non sono sicuramente riuscita a coglierne appieno la nostalgica decadenza e la sensualità che in tanti descrivono.
Sarà stato il periodo, l’affollamento di turisti, l’impossibilità anche solo di avvicinarsi al tram 28 a causa di un sovraffollamento da panico, l’impossibilità di viverla come la vivono i Lisboeti, ma non mi ha incantata.
Anzi, per certi versi l’ho trovata trascurata, ma di quella trascuratezza che non ha fascino..

D’altro canto però spezzo una lancia a favore di alcuni angoli bellissimi (es: Praca da Comercio o la zona di Belem) e del cibo nelle graziose “bettole” a conduzione familiare dove ho mangiato 🙂

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Monica Nardella 23 Agosto 2015 - 2:17

Nessun luogo è magico in pieno agosto (purtroppo)! Come si fa a trovare la malinconia di Lisbona col chiasso di turisti in cerca di un posto dove mangiare? Io mi ricordo (era giugno) di aver passeggiato per vie vuote, di aver ascoltato il fado in localini bui e assorti, di essermi ritrovata spesso sola nelle piazze! Io stessa, avendo le ferie esclusivamente nel mese più caotico dell’anno, scelgo mete alternative (non necessariamente intercontinentali) perché non riuscirei a trovare nulla di autentico ma solo trappole per turisti! 🙁 Dovresti darle un’altra chance in un periodo differente!

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Monica I Viaggi di Monique 31 Marzo 2015 - 17:35

Mi sono ripromessa di tornare a Lisbona, perchè ho amato la città, ma non ho colto pienamente la sua essenza…in certi momenti l’ho trovata sporca, decadente (fin troppo), vecchia e un po’ menefreghista…in altri l’ho trovata meravigliosa…A volte è importante andare in viaggio nel momento giusto, partire con la mente leggera e un bagaglio di aspettative non troppo alte, forse allora è più facile apprezzare le cose. Quindi grazie per questo post preziosissimo e completo. Lisbona prima o poi tornerò da te 😉 Monica I Viaggi di Monique

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Monica Nardella 1 Aprile 2015 - 11:01

Complice l’aria di primavera, la voglia di stare all’aperto, i concerti sotto le stelle, i colori vividi del Barrio Alto… non so, io l’ho amata molto!

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Serena (Black Cat Souvenirs) 4 Ottobre 2014 - 14:01

Devo confessare che il mio ricordo legato a Lisbona non è molto positivo.
Ma non è colpa della città. E’ solo che avevo avuto un’intossicazione alimentare che mi aveva rovinato tutta la vacanza in Portogallo.
E poi è successo una vita fa, avevo 15 anni e sicuramente vedevo le cose in maniera diversa.
Quindi è da tempo che sto pensando di darle una seconda chance.
Ora il tuo post mi ha convinta definitivamente 🙂

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Monica Nardella 3 Novembre 2014 - 11:35

Noooo ma che disdetta!!! :/ E allora sì, è ora di dare una seconda chance a Lisbona 😀

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Freya76 28 Marzo 2014 - 7:49

Grazie per le puntuali informazioni e l’itinerario perfetto anche per me che mi fermerò a Lisbona 3 giorni! 🙂

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Adriano Maini 17 Luglio 2012 - 10:54

Già da solo il tram della prima fotografia giustifica un viaggio a Lisbona! Questo per dire, a mio modesto giudizio, che anche aspetti di età contemporanea rendono la città interessante. Anche se l’impressione più forte viene pur sempre destata dal superbo intreccio di storia, arte e monumenti.

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Carmine Volpe 17 Luglio 2012 - 8:14

ci andrei di corsa ci sono stato venti anni fà

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Tiziana Bergantin 16 Luglio 2012 - 14:03

La sensazione è come un’intuizione che attira. Da sempre la città mi affascina, vuoi per quella sua decadenza tanto decantata, vuoi per il fado, con le sue melanconiche armonie. Per un soffio, per tanto così… ci andremo il prossimo anno. Ho stampato il tuo diario su Berlino, quello servirà a breve. Come sempre, cara Monica il tuo diario è ineccepibile e ricco di notizie da tenere a portata di mano. Lo sai, il tuo sito è sempre un affidabile fonte ispirazione per le mete di viaggio. Da consultare sempre prima di pianificare un viaggio, io lo faccio sempre. Bella la sezione dove la tua redazione si presenta, mi sono persa l’uscita, ma quando l’hai pubblicata? Ciao direttore

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Michela 16 Luglio 2012 - 11:30

Qualcosa di meraviglioso. La sua luce, i suoi colori, l’atmosfera… mi sono innamorata. Spero davvero di tornarci presto!

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Ciccola 16 Luglio 2012 - 12:14

Anche voi al Brown’s!! Sicuramente un’ottima scelta, sia per la posizione che per lo stile unico dell’hotel!
Bella Lisbona, da tornarci al più presto. (E bello il diario).

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Tomaso 16 Luglio 2012 - 10:58

Rieccomi dopo la mia forzata assenza ora spero di rimanere ancora a lungo per portare il mio saluto.Lisbona una città da sogno quanto mi piacerebbe visitare ma purtroppo rimane un sogno.Buona settimana cara Monica.Tomaso

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Clara 16 Luglio 2012 - 10:13

Lisbona, l’unica città europea in cui vivrei, dove l’azzurro è una presenza. Ci sono stata una settimana nel maggio 2004, indimenticabile!

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Ernest 16 Luglio 2012 - 7:49

un paese e una città che non dimenticherò mai

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