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Diario di viaggio: Gaeta, la perla del Tirreno

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In questo borgo Bandiera Blu situato tra Roma e Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta: mare, storia, cultura, sport e una cucina gustosa e creativa!

Cosa vedere a Gaeta, la “perla del Tirreno”?

Paradossalmente, si tratta di una meta gettonata tra viaggiatori che vengono da “lontano”, perché quelli vicini la conoscono solo come meta estiva.

Gaeta fa parte del meraviglioso Parco Regionale Riviera di Ulisse, un tratto compreso tra Sperlonga e Scauri ricco di aree protette e scorci da cartolina.

Gaeta: un nome leggendario

E’ molto curiosa la leggendaria origine del nome della città, attribuito a Cajeta, nutrice di Enea, che qui sarebbe sepolta, uccisa per vendetta dalla sedotta e abbandonata maga Circe.

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Panorama su Monte Orlando

Il Monte Orlando

La prima cosa da fare a Gaeta, durante un weekend, è visitare il Parco Regionale di Monte Orlando. Coi suoi 89 ettari (tra area terrestre e marina) è caratterizzato da una varietà naturalistica davvero sorprendente.

A parte le spettacolari falesie alte fino a 160 metri sul versante meridionale, dove è ubicato anche il bellissimo Santuario della SS Trinità, suggeriamo di raggiungere la Grotta del Turco, un antro naturale dai mille riflessi raggiungibile dalla sommità del monte.

Per ragioni di sicurezza non si può arrivare più a livello del mare ma si riesce comunque a intuire perché l’antro costituisse un’ottima postazione per i saraceni per nascondersi alla vista delle navi da depredare.

Grotta del Turco a Gaeta

Grotta del Turco

La Montagna Spaccata

Cercate quindi le indicazioni per la Montagna Spaccata.

Dietro una porta, si aprirà una specie di corridoio, ai cui due lati sono affisse delle maioliche su cui sono dipinte le stazioni della Via Crucis.

Terminato il breve percorso pavimentato a ciottoli, arriverete alla inquietante fenditura.

Leggenda racconta di un marinaio saraceno, assai scettico sull’origine miracolosa della profonda ferita della montagna (detta Spaccata) creatasi nell’istante stesso in cui Cristo spirò.

Nell’appoggiare una mano sulla parete, sentì la roccia affondare sotto il suo peso come fosse burro. E dovette ricredersi.

Mano del Turco Montagna Spaccata Gaeta

Mano del Turco, Montagna Spaccata

Oggi, l’impronta del saraceno è ancora perfettamente visibile lungo la suggestiva scalinata che attraversa la fenditura e che conduce, verso il basso, alla piccola cappella del Crocefisso edificata su un grosso masso incastrato tra le due pareti dopo una frana nel XV secolo.

Gli scalini, verso l’alto, conducono invece a un “balcone” che si affaccia a strapiombo sul mare.

La Grotta è a pagamento – 1 euro a persona – mentre la Montagna Spaccata con la mano del Turco è a offerta libera.

Gaeta Vecchia

Riprendendo la macchina, quando si incrocia la piccola rotonda, invece di scendere verso la spiaggia di Serapo, si può girare a destra e arrivare alla parte medievale della città, detta Gaeta Vecchia.

Potrete notare un’alta concentrazione di chiese come la bellissima Chiesa di San Francesco, dalla cui scalinata si  ammirare porto medievale della cittadina.

Segue il Castello Angioino-Aragonese il primo – ex carcere – ospita una succursale dell’Università di Cassino ed è visitabile; nella sezione aragonese si trova invece la scuola nautica della Guardia di Finanza ed è naturalmente chiusa al pubblico.

Che dire poi del poco conosciuto Museo Diocesano che custodisce, pensate, lo stendardo della Battaglia di Lepanto?

I nostri nonni ricorderanno la “minaccia” rivolta ai militari di leva “ti mando a Gaeta!”. All’epoca – e fino al 1990 – Gaeta era famosa per il suo carcere (all’interno del Castello Angioino) dove vennero rinchiusi tra gli altri Kappler e Reder, i due criminali nazisti tristemente noti il primo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine e il secondo per quello di Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema.

La pittoresca San Giovanni a Mare, con la sua cupola arabeggiante (la mia preferita) e il pavimento leggermente inclinato per evitare allagamenti durante l’alta marea (visto che si trova proprio fronte mare).

La Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo e dei Santi Erasmo e Marciano con il campanile arabo normanno.

Proprio sotto la Chiesa di San Francesco vedrete, a livello del mare,  la Chiesa della Santissima Annunziata con la scintillante Cappella d’Oro, resti dei bastioni e delle porte cittadine.

Gaeta è definita anche la città delle 100 chiese.

Non so se sia vero, ma di certo nel 1970 Giovanni Alletta ne ha censite almeno 56 tra ancora esistenti, sconsacrate e scomparse.

Gaeta inoltre è una delle tappe della Via Francigena del sud: leggete i nostri consigli!

cosa vedere a Gaeta Vecchia

Gaeta Vecchia, la parte medievale della cittadina

Via Indipendenza

Il culto mariano è molto sentito: le chiese dedicate alla Madonna sono molte e nella chiesa “Degli Scalzi” c’è la statua della Madonna di Porto Salvo a cui si affidano tutti i naviganti per esser certi di tornare sani e salvi a casa.

La seconda domenica del mese di agosto la Madonna di Porto Salvo viene portata in processione a mare durante una celebrazione solenne particolarmente sentita dai pescatori della cittadina.

La chiesa degli Scalzi campeggia al culmine di una scenografica scalinata che parte da Via Indipendenza.

Questa via pittoresca che corre parallela al lungomare Caboto – a cui è collegata da vicoli (chiamati “vichi”) – è parte integrante di Elena, un quartiere diventato autonomo rispetto a Sant’Erasmo (Gaeta Vecchia) a fine ‘800.

Il nome fu scelto come omaggio alla futura Regina d’Italia e ancora oggi, i gaetani più anziani, chiamano questo borgo col suo nome originario.

Durante il Natale, Via Indipendenza (e tanti altri luoghi iconici della cittadina) si illumina con Favole di Luce: consigliamo una passeggiata tra le luminarie di Gaeta!

Le spiagge di Gaeta

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Spiaggia di Serapo da Monte Orlando

Sono ben 7! Subito dopo Serapo, che è quella cittadina, in direzione Sperlonga, troverete la Spiaggia di Fontania, quella dei  40 Remi; la spiaggia dell’Ariana, dell’Arenauta (o dei 300 Gradini), di San Vito e la spiaggia di Sant’Agostino.

E ora, i consigli “culinari”!

Cosa mangiare a Gaeta?

Brio Bar (Corso d’Italia 26) è il punto di ritrovo di molti gaetani, certi di trovare a tutte le ore fragranti cornetti multigusto.

Per un pranzetto sfizioso, vista mare, consiglio il Ristoro Arenauta, sulla via Flacca (quindi non in centro), detto anche familiarmente “il mozzarellaro”.

Qui potrete mangiare una mozzarella ottima, un’insalata di pomodori e olive di Gaeta (e qualche altra tipicità locale), seduti ai tavoli in legno.

Cosa mangiare a Gaeta

Insalata di pomodori, olive di Gaeta e mozzarella di bufala

Per l’aperitivo, il migliore mojito potrete berlo da Radio Bottega ma anche Kasa Incanto saprà soddisfare il vostro palato con una serie di cocktail a base di zenzero davvero buoni. Entrambi si trovano nella parte medievale della cittadina.

A cena, assaggiate una buona pizza dall’inossidabile Da Emilio (ma di sabato è bene prenotare oppure munirvi di grande pazienza!) mentre per assaggiare la tiella, piatto tipico gaetano, sempre a Gaeta Vecchia, consiglio la Pizzeria del Porto.

Se avete voglia di un gustoso panino, andate da Rendez Vous: un pub dove è consigliata la prenotazione (i tavoli non sono molti e, data la qualità dei panini, sono sempre requisiti!!!).

Per una cenetta gourmet, fate un salto da Pesce&Pesce (la cucina dello chef Walter De Carolis è una vera garanzia) o Popolla.

P.S. Impossibile non passeggiare per Gaeta senza degustare un gelato veramente buono!

Due indirizzi: la Gelateria Il Molo, Piazza del Pesce o Il Pinguino Piazza Generale Traniello, 29.

Se volete approfondire i piatti tipici, leggete cosa mangiare nel Golfo di Gaeta

E dove dormire a Gaeta?

Il posto più bello dove alloggiare, d’estate, è l’Aenea’s Landing, un villaggio di bungalows direttamente sul mare incastonati in un contesto naturale unico.

Se preferite una soluzione più economica senza rinunciare a un ambiente carino e a tema, alloggiate al Serapo B&B fronte mare: non ve ne pentirete!

Come arrivare a Gaeta?

A 129 chilometri da Roma e circa a 90 da Napoli, Gaeta è raggiungibile con il treno che, ahimè, si ferma a Formia e quindi, per arrivare a destinazione, dovrete prendere un taxi o un autobus della Cotral, e percorrere gli ultimi 6 chilometri.

In alternativa, in auto percorrendo la autostrada A1 uscita Frosinone o Cassino visto che Gaeta si trova a metà strada;  via SS 148 Pontina (strada molto “difficile” perché da Latina in poi è ad una sola corsia e basta un piccolo tamponamento per sforare abbondantemente la tabella di marcia); oppure tramite l’Appia.

Gaeta Mare Bandiera Blu

Una delle numerose calette che caratterizzano la costa gaetana

Cosa vedere nei dintorni di Gaeta

Se non amate il mare, vi suggeriamo una gita nel borgo antico di Maranola, frazione collinare di Formia con i suoi vicoletti e il tempo che sembra essersi fermato.

Proseguite poi la salita fino al monte Redentore dove potrete recarvi in pellegrinaggio a piedi o per godervi una magnifica vista su tutto il golfo di Gaeta.

Se preferite un itinerario di tipo storico classico, non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra i siti più d’interesse vi segnaliamo: il complesso del Teatro Romano di Minturno, i Criptoportici ed il Cisternone a Formia oppure il Promontorio Villa Tiberio e Torre Capovento – Punta Cetarola a Sperlonga. 

Ti piacerebbe fare una Visita alla grotta e alla villa di Tiberio di Sperlonga?

6 commenti

AnnaGaeta 7 Giugno 2016 - 19:25

Hai fatto un bel giretto della nostra splendida Gaeta! Hai trovato anche i locali più in voga tra noi gaetani, peccato che tu non abbia provato la nostra mitica Tiella, da Carlo (http://www.pizzeriadelporto.com/)!!! E’ il nostro piatto tipico più famoso e gustoso, è una sorta di pizza ripiena che racchiude un ripieno a basa di pesce o verdura, la più famosa è sicuramente la Tiella di Polpi e olive di Gaeta! E’ un piatto che quando si viene nella nostra città è obbligatorio provare perchè poi non se ne può più fare a meno!!! Se avrai occasione di tornare la devi provare assolutamente!

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Monica Nardella 8 Giugno 2016 - 22:41

Ciao! Conosco BENISSIMO la tiella e pure la pizzeria del porto e pure Carlo 😀 Hai ragione, non citare questa prelibatezza è un errore, anche se ne ho parlato in un altro articolo dedicato proprio a cosa mangiare nel Golfo di Gaeta. La prossima volta che sarò giù, farò un salto da voi 😀

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BTwinsbimamma Barbara 4 Agosto 2014 - 16:29

Bel post grazie da visitare con i twins sicuramente … Io la montagna spaccata l’ho visitata con i miei genitori da piccola 😊

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TuristadiMestiere 6 Marzo 2012 - 10:53

@tizi: la grotta dal vivo è pazzesca!
@lila: torna tornaaaaaaaaaaaaaa!

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Lila 16 Giugno 2011 - 19:44

bisogna che ci torni! magari in compagnia, sai, per via della cenettta romantica 😉

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tiziana 17 Aprile 2011 - 20:12

Bellissimo, quella grotta del Turco poi.

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