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Alatri, città di Ciclopi, Templari e di un labirinto misterioso

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Alatri Ciociaria Lazio

Di cose da vedere in Ciociaria ce ne sono diverse (e tutte sorprendenti) ma oggi vogliamo parlarvi di Alatri e dei misteri che attendono ancora di essere svelati. 

Nella <Città dei Ciclopi  (terzo comune in ordine di grandezza nella provincia, dopo Frosinone e Cassino) dovete assolutamente ammirare l’acropoli preromana, che svetta dal colle alto 500m slm, le possenti mura megalitiche e il misterioso labirinto!

Cosa vedere ad Alatri

Alatri-mura-ferdinand-gregorovius

La citazione di Ferdinand Gregorovius ricosdata su questa targa

Arrivati in città, abbiamo comodamente parcheggiato e ci siamo subito diretti verso l’alto, incuriositi dalle mura alte 20 metri e costituite da enormi blocchi incastrati gli uni sugli altri senza l’ausilio di malte o collanti particolari.

Indipendentemente che sia stata costruita seguendo la costellazione dei gemelli o seguendo il pendio naturale della collina, l’acropoli regala al visitatore una vista che spazia sull’abitato e sui Monti Ernici, in un silenzio quasi irreale.

Lungo la rampa che sale si nota una iscrizione che dice “Allorquando mi trovai dinanzi a quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli ma soltanto anni, provai un’ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirata la vista del Colosseo” di Ferdinand Gregorovius storico e medievista tedesco di passaggio in Ciociaria tra il 1852 e il 1853.

Acropoli-Alatri

Panorama dall’acropoli

Acropoli-Alatri

Panorama dall’acropoli

Il momento migliore per visitare Civita (come è chiamata localmente) è ovviamente il tardo pomeriggio perché alla luce del tramonto si aggiunge il colore arancio dei lampioni di Alatri che creano un effetto “presepe” sui tetti della città ciociara.

Le Mura megalitiche di Alatri

Interessanti le due porte di ingresso nella cinta muraria in cui gli studiosi hanno riscontrato il rispetto della sezione aurea tra l’altezza e la base delle porte stesse.

Mura-Ciclopiche-Alatri-Porta Maggiore

Uscita dalla Porta Maggiore delle Mura Ciclopiche

Assolutamente rilevante è l’architrave monolitico della Porta Maggiore il cui peso stimato pare si aggiri attorno alle 27 tonnellate (dalle dimensioni possenti delle pietre il favoleggiamento della costruzione delle mura da parte dei ciclopi)!

Noi abbiamo percorso la Porta Maggiore come fosse l’uscita, partendo dalla spianata dell’acropoli.

Abbiamo prima attraversato una galleria a dolmen (da notare un’iscrizione che ricorda la visita di Papa Gregorio XVI), varcato la porta e ci siamo ritrovati su una scalinata ottocentesca vicino a cui si trova una cisterna romana coperta da una lastra di vetro.

 

Mura-Ciclopiche-Porta Maggiore

Porta Maggiore dall’esterno

La Porta Minore è conosciuta anche come Porta dei Falli per le incisioni, simbolo di fertilità, che ancora si possono intravedere sull’architrave.

Alatri-Mura-Ciclopiche-Porta Minore

Porta Minore o Porta dei Falli

Impressionante è il Pizzo Pizzale, uno “spigolo” delle mura costituito da 13 pietre visibili e 2 nascoste dal piano di calpestio. Del Portico di Betilieno, dal nome del censore che lo fece realizzare nel II sec. a.C. si possono notare pochissimi resti che però si collegano alla rampa che conduce all’Acropoli. Sulla spianata ci sono anche la collegiata di Santa Maria Maggiore e la concattedrale di San Paolo.

Alatri-Acropoli-Cattedrale-San-Paolo-

La cattedrale di San Paolo sulla spianata dell’acropoli

Le tracce dei Templari

Dopo le mura realizzate dai ciclopi, un altro mistero aleggia sulla città di Alatri: la presenza dei templari, l’ordine cavalleresco più famoso del medioevo.

Graffiti e immagini presenti in alcune chiese e, ancor di più, una triplice cinta scolpita in un masso nel punto più antico dell’acropoli, confermerebbero un insediamento nel territorio per la sua sacralità più che un passaggio casuale.

L’eccezionale ritrovamento del “Cristo nel labirinto“, avvenuto nel ’96 durante gli scavi effettuati nel Chiostro dell’ex convento di San Francesco, non sarebbe che una conferma della presenza dei Templari ad Alatri.

Il misterioso Labirinto di Alatri

Cristo nel labirinto Alatri

Cristo nel Labirinto [photo credit from wikipedia]

L’affresco, realizzato in una specie di intercapedine, suscita grande curiosità nel pubblico e perplessità negli studiosi che ancora cercano di dare risposte agli enigmi che si celerebbero nell’immagine.

Su tutti, la presenza assolutamente insolita della figura di Cristo all’interno del labirinto composto da 12 circonferenze nere che si alternano a 12 bianche.

Il Cristo indossa una tunica, con la mano sinistra regge un libro e con la destra afferra un’anonima mano che esce dal labirinto stesso.

Non mancano una rosa a sei petali e simboli in alfabeto copto.

L’immagine si sarebbe salvata dal deterioramento di un’opera ben più complessa e articolata, precedente al convento.

Nel 2009 studi comparativi tra questo e altri labirinti sparsi per l’Europa hanno mostrato un “gemello” presente nel pavimento della cattedrale gotica di Chartres.

Purtroppo è vietato scattare foto ma – secondo me – è un vero peccato perché in pochi sono a conoscenza di questo misterioso affresco a meno che non si finisca proprio davanti l’ingresso dell’info point.

Sarebbe opportuno inoltre un importante intervento conservativo per preservare il disegno che è esposto all’umidità della parete su cui è stato realizzato.

Come arrivare ad Alatri

Da Roma, la strada più comoda è sicuramente l’autostrada A1 con uscita a Ferentino e direzione Alatri-Fiuggi (98km totali). Stessa uscita sull’A1 per chi viene da Napoli.

In alternativa, si può prendere un treno regionale per Frosinone (circa 1h 30m) e poi un autobus Cotral fino ad Alatri (consultate il sito www.cotralspa.it per pianificare correttamente il viaggio o contattare il numero verde per eventuali dubbi).

2 commenti

ccv 10 Ottobre 2015 - 7:47

Solo da Roma si puo’ arrivare ad alatri? E se parto da latina? E se vengo da Napoli Caserta Firenze? …poi dicono Ciociaria dimenticata…..ma chi scrive questi articoli?

Rispondi
Monica Nardella 12 Ottobre 2015 - 10:51

Avere come punto di riferimento Roma è utile per individuare l’area in cui si trova Alatri (sfortunatamente non particolarmente conosciuta). Se dovessimo indicare tutte le info, diventeremmo ViaMichelin :D! Mi hai offerto però lo spunto per inserire Napoli, che è l’altro punto utile per chi viene da sud 😉

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