Ibiza, la maggiore delle Baleari, non è solo movida notturna! Sull’isola, infatti, meritano una visita Eivissa, Santa Eularia des Riu, baiette ricche di storia come Sa Caleta e villaggi deliziosi spesso ignorati dai turisti.
Per un tour insolito di Ibiza seguite il nostro itinerario! In questo articolo, invece, vi parleremo proprio del capoluogo di Ibiza: Eivissa!
Il cuore di Eivissa: Dalt Vila.
Dalt Vila è il nucleo più antico della città di Eivissa. La fortificazione, realizzata dall’ingegnere italiano Giovanni Battista Calvi sull’originaria cinta muraria cartaginese, fu voluta da Felipe II per rendere più sicura la Ciudad Alta dalle incursioni dei pirati.
Dal 1999 Dalt Vila è nel Patrimonio Unesco e se vi avventurerete tra le stradine che si inerpicano sulla collina su cui è appollaiata, vi renderete conto di quanto sia bella e panoramica questa zona della città spesso ignorata.
Alla base del borgo vecchio, protetto da poderose mura perfettamente conservate, c’è un (piccolo) mercatino hippie colorato e chiassoso: noi però non abbiamo acquistato nulla perché avevamo in programma una tappa, l’indomani, nel ben più famoso Las Dalias!
Superati gli stand, vi ritroverete davanti la salita per accedere al rastrillo (il ponte levatoio) e quindi al Portal de ses Taules, la porta di accesso recante lo stemma di Felipe II.
Prima di addentrarvi nella piazza d’armi, guardatevi intorno: le mura vi sembreranno ancor più possenti e vi renderete conto di quanto lavoro abbiano richiesto a fine ‘500 per il consolidamento dell’antica cinta musulmana e quanta manutenzione necessitino ancora oggi per preservarle in tutta la loro imponenza!
La fatica per raggiungere la porta sarà comunque ripagata dalla suggestiva Plaça de Vila dove si affacciano localini, gallerie d’arte, botteghe artigiane e ristoranti che vi trasmetteranno subito una gioiosa voglia di prendere un caffè all’aperto.Noi abbiamo resistito alla tentazione solo perché avevamo appena fatto colazione: la decisione di avventurarci tra le viuzze di Dalt Vila di buon mattino, per evitare la canicola delle ore centrali della giornata, è stata sicuramente molto sensata.
Tra l’altro, per quanto non frequentata da molti turisti, è comunque una zona ben integrata nella vita cittadina (vi sono hotel, negozi, il Municipio) e quindi se volete godervi il silenzio delle strade acciottolate, vi consigliamo di scegliere bene l’orario di visita!
Il progetto di questa zona fortificata ha volutamente creato un forte contrasto tra le viuzze tortuose che si snodano tra le mura in pietra e gli improvvisi squarci sul mare di un azzurro intenso che vi toglieranno il fiato!
Cosa vedere a Eivissa: baluardi, terrazze e miradores
A mano a mano che salirete verso la cima di Dalt Vila troverete ben 7 baluardi e terrazze che sapranno regalarvi viste particolari sulla città che si adagia proprio ai piedi delle mura: vi si pareranno davanti panorami sul porto di Eivissa e sulla baia, su Ses Salines, Formentera e su Puig des Molins!
Il punto più bello, secondo noi, è il Mirador del Rei Jaume I, da cui lo sguardo spazia sui tetti delle case, sul porto e sugli stessi baluardi.
Il castello, le chiese e i musei
Durante la passeggiata, tra le cose da vedere a Eivissa, il Castello, la bella Cattedrale di Santa Maria la Mayor (conosciuta anche come Nuestra Señora de las Nieves: i festeggiamenti si tengono il 5 agosto, costruita sulla vecchia moschea e rimaneggiata negli anni fino ad assumere un aspetto barocco dal gotico iniziale), il Centre d’Interpretaciò Madina Yabisa ubicato proprio di fronte (uno spazio multimediale in cui viene raccontata la storia di Ibiza – Yabisa in arabo – con particolare attenzione al periodo islamico, dal 901 al 1235) e il Museo Puget (dove sono allestite 130 opere pittoriche di due pittori ibizenchi Narciso Puget Viñas e suo figlio Narciso Puget Riquer).
Se non avete tempo di visitare i musei (peccato!) concedetevi almeno, in alternativa, un piacevole itinerario tra i palazzi in cui hanno vissuto personaggi celebri (riconoscibili da targhe dorate recanti la firma del Comune di Eivissa).
Segnaliamo la casa in cui ha vissuto il poeta Rafael Alberti con la moglie Maria Teresa Leon, quella del pittore Antoni Mari Ribas o del disegnatore Josep Costa Ferrera detto “Picarol” e tra le case bianche ibizenche caratterizzate dai bordi colorati di porte e finestre, vivaci maioliche decorative e fiori ovunque.
La chicca: In Calle de la Reconquista si trova un palazzo sulla cui parete esterna si possono notare i calchi delle mani di alcuni personaggi “famosi” (l’unico nome che abbiamo riconosciuto noi era quello di Penelope Cruz!).
Secondo noi si tratta dell’ex Hotel El Palacio, oggi casa di vacanza affittata a turisti che amano il lusso, (molti) comfort e una vista strepitosa sulla città! In ogni caso è una curiosità che val la pena di scovare tra le viuzze tortuose dell’antica cittadella.
Consigli: indossate scarpe comode per affrontare le stradine ripide, un cappello per il sole e una bottiglietta d’acqua. Noi siamo andati al mattino ma, ovviamente, altro momento “clou” è al tramonto, quando la pietra si tinge di rosa!
Avete l’articolo dedicato a Santa Elularia des Riu?
2 commenti
Bellissimi questi posti 🙂
mi piace lo stile bianco delle case, mi sa proprio di Spagna!
… il bianco acceca e le macchie di colore attorno alle porte o alle finestre ricorda il Marocco! Io sono innamorata di questo mix di culture 😀