Home » Diario di viaggio: Lecce, la perla del Salento

Diario di viaggio: Lecce, la perla del Salento

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Lecce Santa Croce e

Lecce, la “Signora del Barocco”, la “Firenze del sud” o addirittura la “Porta dei caraibi d’Italia” è una città in cui le cose da vedere sono davvero tante, tra piazze, chiese, musei e palazzi signorili!

Cosa vedere a Lecce

In occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, abbiamo scelto di restare nel Belpaese e di trascorrere 4 giorni alla scoperta di una parte di Puglia che due anni prima non avevamo potuto visitare (leggete il nostro viaggio in salento): Lecce.

matrone

Matrone in terracotta

Siamo partiti con l’auto per essere indipendenti sia in termini di orari che di spostamento. Abbiamo scelto il percorso consigliato da ViaMichelin: A1 Roma-Caianello. SS372 Benevento. A14Bari-Brindisi-Lecce. Possiamo confermare la validità di questo percorso perché il tratto SS372, pur non essendo autostradale, è molto agevole e scarsamente trafficato (almeno nei giorni in cui lo abbiamo percorso noi).

In alternativa, si può prendere l’aereo su Brindisi e utilizzare lo shuttle bus per Lecce che, con 12 euro a persona, vi garantisce il transfer da e per l’aeroporto oppure si può prendere il treno, sfruttando qualche tariffa speciale acquistando il biglietto in anticipo!

Giunti a Lecce, ci siamo diretti verso l’Hotel Risorgimento Resort, un 5 stelle lusso ricavato in una dimora d’epoca nel cuore della città. Per raggiungerlo con l’auto, seguite le indicazioni del Patria Palace e non abbiate paura di addentrarvi nella zona a traffico limitato: non c’è una strada alternativa e se vi dovessero fermare, spiegate la vostra destinazione e non avrete problemi.

Le tariffe di questa struttura sono abbastanza importanti ma noi abbiamo sfruttato un’ottima offerta scovata su un portale di prenotazione e confermata senza esitare! La scelta è stata ottima per la collocazione, per la piacevlezza degli ambienti, per la perfetta integrazione di design moderno all’interno di un palazzo storico, per i comfort compresi nel prezzo, per la cordialità dello staff.

hall-Risorgimento-Resort

Hall del Risorgimento Resort

camera-Risorgimento-Resort

Camera Risorgimento Resort

Lecce ha un centro storico percorribile agevolmente a piedi: conviene perdersi per scovare angoli che non avreste mai immaginato di trovare. In ogni caso, poiché l’hotel è alle spalle di piazza S.Oronzo (la piazza principale), non potevamo che visitarla per prima.

Piazza Sant’Oronzo

La nostra attenzione è stata conquistata ovviamente dall’anfiteatro romano (I-II sec. d.C.) il principale edificio teatrale dell’antichità in terra pugliese. Gli scavi per riportarlo alla luce sono stati effettuati nel primo decennio del ‘900: purtroppo solo metà ellisse è visibile e visitabile, poiché la restante parte si trova ancora sepolta sotto l’adiacente chiesa di Santa Maria della Grazia.

Tutto ciò che è stato rinvenuto all’interno dell’anfiteatro si trova nel  Museo Archeologico Provinciale S. Castromediano.

Anfiteatro

Anfiteatro

Interessante pure l’altissima colonna su cui si trova la statua di S.Oronzo (35 metri in totale di altezza) e l’imponente orologio di bronzo e smalto (col quadrante più grande del mondo) realizzato da Francesco Barbieri,  affisso sul palazzo della Banca Commerciale Italiana. A titolo informativo, segna l’ora sbagliata.

Orologio

Orologio

Imboccando via di Biccari e attraversando Via XXV Luglio ci si imbatte nella Porta Reale di Castello Carlo V.

La fortezza è stata costruita nel 1539 sui resti di una struttura medievale su progetto dell’ingegnere Gian Giacomo dell’Acaya. Spesso viene utilizzato come location d’eccezione per mostre e appuntamenti culturali.

L’ingresso è libero nel cortile, nelle salette con le teche con le statue di cartapesta (che trova a Lecce una lunga tradizione) e in un’altra saletta che, come un jolly, viene usata per allestimenti temporanei (noi abbiamo avuto la fortuna di trovare l’Itinerario Rosa, quadri realizzati da artiste). Nel Castello, noi abbiamo ammirato una bella mostra dedicata a Mark Chagall (cliccate qui).

Torniamo indietro verso la piazza S.Oronzo, imbocchiamo la via dell’hotel (Via Augusto Imperatore) e svoltiamo a sinistra, Corso Vittorio Emanuele II.

Potremo ammirare la chiesa di S.Irene, compatrona della città, che veniva invocata in occasione del maltempo. Leggenda vuole che le numerose campanelle artigianali che trovate in vendita nei negozietti simboleggino la campana di questa chiesa che veniva suonata in occasione dei temporali.

Piazza del Duomo

Procediamo oltre e, all’improvviso, sulla sinistra ci troviamo la piazza del Duomo (o cortile del vescovado) a cui si accede tra 6 statue (3 per parte). La piazza è molto suggestiva. Vi si affacciano il Duomo (opera di G.Zimbalo), il Campanile che svetta con i suoi 72 metri, il Palazzo del Vescovo e il Palazzo del Seminario.

Piazza-Duomo-Lecce

Piazza Duomo

Uscite dalla piazza e svoltate a sinistra (via dei Libertini, ideale prosecuzione di Corso V.Emanuele II). Cercate la Chiesa di S.Anna (attribuita a Zimbalo perché ricorda nella forma il Duomo) e l’attiguo conservatorio: troverete a sorpresa un Ficus Macrophylla (o Magnolioide) plurisecolare che vi farà perdere qualche minuto per immortalarlo in tutta la sua maestosità!

Ficus

Ficus

Oltrepassato questo edificio, vi ritroverete alle spalle dell’imponente chiesa di San Giovanni (anch’essa di Zimbalo, dove è sepolto): un vero tripudio di colonne ritorte, lance e fiori.

Superate la chiesa e avanzate verso la Porta Rudiae (chiamata così perché conduceva all’antica Rudiae, città a circa 5 km da Lecce, completamente distrutta): prima di uscire ad ammirarla, sulla sinistra, fate una capatina nell’ex Convento dei Domenicani, dal ’75 sede dell’Accademia delle Belle Arti.  Non ve ne pentirete!

Accademia delle Belle Arti

Chiostro dell’Accademia delle Belle Arti

Varcate la soglia della porta (su cui vedrete oltre la statua di S.Oronzo, S.Irene e S.Domenico, anche i busti dei fondatori della città: Dasumno, Malennio, Euippa e Idomeneo) e imboccate il Viale dell’Università: vi porterà all’obelisco di 10 metri dedicato a Ferdinando I e a Porta Napoli. Rientrate verso il centro cittadino da questa porta percorrendo via Palmieri (vi si trova subito il Teatro Paisiello).

Lungo questa piacevole strada ammirerete una miridade di negozietti artigianali dove fare incetta di campanelle, di matrone leccesi, di specchi, lampade, oggetti in legno davvero originali. Magicamente vi ritroverete di fronte a Piazza Duomo! Svoltate a sinistra, su Corso V. Emanuele II e dirigetevi su piazza S.Oronzo, dove c’è l’orologio.

Il simbolo del Barocco Leccese

Imboccate Via dei Templari e quindi Via Umberto I dritti verso uno dei più fotografati monumenti cittadini, soprattutto per la difficoltà a scovare l’inquadratura giusta: la Basilica di Santa Croce. L’edificio (il più famoso e tipico esempio di barocco leccese) sorge su una piazzetta stretta, circondata da palazzi, e si sottrae alla disperata ambizione di qualsiasi fotografo di immortalarlo nella sua interezza.

Santa+Croce.jpg

Basilica di Santa Croce

Ultima tappa, la porta San Biagio. Per arrivarci, tornate su piazza S.Oronzo e quindi su Via Augusto Imperatore. Oltrepassate l’hotel, verso Piazzetta Vittorio Emanuele III (con la statua di Garibaldi). Visitate la bella chiesa di Santa Chiara e poi dirigetevi verso Via Federico D’Aragona.

Lungo questa lunga strada, fitta di localini perfetti per la cena o per il dopocena, incontrerete la Chiesa di San Matteo e immediatamente prima di porta S.Biagio, sulla destra (imboccando Via dietro le Beccherie vecchie) vedrete la Chiesa della Madre di Dio e S.Nicola (ma il cartello vi indicherà la Chiesa delle Scalze). L’interno è splendidamente decorato: purtroppo non siamo riusciti a visitarla perché, pur essendo aperta, stavano facendo pulizie.

La chicca. E ora, qualche consiglio per assaggiare gli ottimi prodotti della cucina pugliese.

Trattoria Nonna Tetti. Piazzetta Regina Maria 17 (la trovate imboccando la stradina di fronte la Chiesa di S.Matteo). Tel. 0832 246036. Ottimo rapporto qualità prezzo. Piatti tipici e prodotti freschissimi (la burrata era squisita). Conviene prenotare per non fare una fila chilometrica. Unica nota meno positiva, il personale: le ragazze in sala non sono particolarmente simpatiche e, nonostante si diano molto da fare, non riescono a gestire i tavoli come si dovrebbe.

Il Rifugio della Buona Stella. Via Leonardo Prato, 28. Tel. 0832 1810511 (lasciatevi alle spalle piazza S.Oronzo e di fronte Via V. Emanuele II, imboccate Via F. Rubichi e procedete dritto, finché  non vi troverete su Via Leonardo Prato). Aperto dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23.30. Chiuso il martedì. Una buona trattoria con prezzi veramente competitivi. Servizio celere e affabile.

La Magiàda. Corso Vittorio Emanuele II. Tel. 0832 242101. E’ un ristorante pizzeria. Avevamo sentito dire che la pizza fosse buona e non abbiamo voluto sperimentare altro: confermiamo la bontà della pasta e degli ingredienti! Vasta scelta di pizze (sia bianche che rosse) e prezzi contenuti.

All’ombra del Barocco. Il Caffè di Liberrima. Corte dei Cicala, 9. Tel 0832 245524. Ideale per un pranzetto sfizioso. Prodotti freschi e tipici. Prezzi contenuti. Fate una tappa nella libreria/enoteca e lasciatevi tentare dall’acquisto di un cesto regalo, contenente vino, libri e prodotti tipici a vostra scelta!

Caffè Alvino. Piazza Sant’Oronzo, 30. Lasciatevi tentare dalla pasticceria tradizionale e dagli aperitivi. In una cornice splendida, con uno staff davvero simpatico e disponibile, avrete un assaggio gustoso dell’ospitalità leccese! Alvino è stato una tappa immancabile del nostro viaggio e ci teniamo a sottolineare che il termine aperitivo è assai riduttivo: con 8 euro vengono serviti la bevanda scelta e un vassoietto di deliziose specialità locali, tra panini farciti, mini tramezzini e fritti. Praticamente un light lunch!

Anfiteatro Romano. Indirizzo: Piazza S.Oronzo. Orari: dalle 16 alle 18.30. Prezzi: 2€ intero, 1€ ridotto. Servizio guida: 1€ a persona. Informazioni: 0832 246517

Castello Carlo V. Indirizzo: Viale XXV Luglio. Orari: dal lunedì al venerdì 9-13 e 16-20; sabato e domenica 9.30-13 e 16-20. Prezzi: parte a ingresso libero, parte a pagamento a seconda della mostra.

Basilica di Santa Croce. Indirizzo: V. Umberto I, 3.Orari: 9-12 e 17-20.Prezzi: ingresso libero.

15 commenti

Antonio C. 1 Luglio 2013 - 9:05

Ho citato e consigliato questo tuo bel post nel mio (L’infinito) viaggiare in Salento. Appunti, suggerimenti e suggestioni.
antonio

Rispondi
TuristadiMestiere 10 Settembre 2012 - 10:20

@magarisapessi: ottime dritte. Se ci dici la prossima meta, faremo il possibile per ricambiare il favore e darti dei suggerimenti utili 😀
@lacas: your comment is very important for us! Thank you

Rispondi
lacas 9 Settembre 2012 - 5:12

Hi,
You are very good compliments, wonderful schene, i love it. thank you.

Resort Salento

Rispondi
Magari Sapessi 26 Giugno 2012 - 11:50

Questa è roba che scotta, come potete leggere anche chi abita a soli 10 km da Lecce non sa queste cose.Oggi vi do 1 suggerimento e vi faccio 1 regalo.REGALO: per un rustico leccese doc, Pasticceria Franchini (Il Maestro), vicino al cinema Santa Lucia, li potrete anche assaggiare vera crema leccese.SUGGERIMENTO: quando arrivate da Alvino vuol dire che siete in Piazza S. Oronzo, andate sotto alla colonna di S.Oronzo e vedrete il “sedile”, alla fine del sedile c’è il bar CIN CIN. Era un bar storico, ma senza lode. Da qualche anno è stato acquistato da Capilungo (allievo di Franchini). Da Alvino a Cin Cin parliamo di 20 metri, quindi siamo sempre con vista anfiteatro.A luglio voglio fare un viaggetto, magari trovassi chi mi da queste dritte….Un saluto

Rispondi
Anonymous 26 Giugno 2012 - 8:32

Ciao a tutti, io sono di Lecce città e vorrei sottolineare una sola cosa.
ALVINO ha chiuso, è fallito 2 o 3 anni fà.
Il luogo dove voi andate ne conserva il solo nome, il livello qualitativo è di gran lunga inferiore.
Mi sembra ingiusto sfruttare il nome di una pasticceria storica di Lecce per vendere prodotti surgelati di terza categoria. Ripeto quello non è il vero Alvino e quello non è un rustico leccese.
Sono rimasti in tre a fare il vero rustico leccese a Lecce.
Grazie

Rispondi
TuristadiMestiere 26 Giugno 2012 - 9:00

@vacanzeinpuglia: e dove possiamo acquistare questi squisiti rustici da mangiare vista anfiteatro??? Ho già l’acquolina in bocca!!!
@anonimo: ciao! Noi abbiamo apprezzato molto l’aperitivo offerto da Alvino (che si chiama così, poi se l”originale” è fallito, lasciando solo l’insegna, noi ovviamente non possiamo saperlo!). A renderlo più gustoso è sicuramente anche la location, nella piazza principale. Dici che sono in 3 a preparare il vero rustico leccese e sicuramente torneremo a Lecce: perché non ci dici dove possiamo assaggiarlo??? Grazie!!!

Rispondi
Vacanze in puglia 23 Dicembre 2011 - 12:13

Vi consiglio di provare i rustici leccessi oltrechè l’aperitivo presso il Caffè Alvino in Piazza S. Oronzo. Per noi Salentini è un must, quando siamo a Lecce, prendere un rustico e mangiarlo proprio di fronte al bar seduti sul muretto dell’anfiteatro romano.

Rispondi
TuristadiMestiere 29 Marzo 2011 - 21:00

@chechi: anche io la adoro!!!

Rispondi
CHECHI 29 Marzo 2011 - 6:54

adoro lecce!!! meravigliosa!!

Rispondi
TuristadiMestiere 28 Marzo 2011 - 10:07

@tiziana: grazie cara e ne avrei avute ancora da inserire…pensa tu!
@lady: grazie grazie grazie!
@adriano: ad averci il tempo!
@madama: ma che carina, grazie!
@clara: 🙂 poi fammi sapere!!!

Rispondi
Clara 28 Marzo 2011 - 9:00

Che fame che mi è venuta. Quando potrò finalmente tornare in Puglia, di sicuro proverò queste trattorie che consigli. Baci

Rispondi
Madama Dorè 28 Marzo 2011 - 6:09

Sei bravissima. Complimenti

Rispondi
Adriano Maini 27 Marzo 2011 - 20:35

Sì, nel Salento, occorre proprio tornare! Come fai tu!

Rispondi
Lady Boheme 27 Marzo 2011 - 19:41

Complimenti per questo splendido post e grazie per tutte le preziose informazioni!!!

Rispondi
tiziana 27 Marzo 2011 - 19:15

Ma questo è un meraviglioso reportage. Bravissima quante nozioni!

Rispondi

Lascia un commento

POTREBBERO INTERESSARTI...