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Diario di Viaggio: Berlino tra passato e presente

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Government district, Spree, Reichstag, Paul-Löbe-Haus, centre © visitBerlin, Dagmar Schwelle

Cosa vedere a Berlino, la città più multiforme che io abbia mai visitato?

Il viaggio a Berlino è un piccolo sogno che si realizza. Desideravo visitarla già da un po’ di tempo, ma abbiamo sempre rimandato per ragioni legate alle temperature.

Anche se molti mi avevano garantito che fosse un sogno a Capodanno (il conto alla rovescia davanti alla Porta di Brandeburgo è una specie di must) io volevo assolutamente vivere la città in primavera, per poter godere della vita all’aperto.

Iniziamo il nostro tour tra le cose da visitare a Berlino partendo dalla stazione di Freidrichstrasse.

Imboccare a destra Unter Der Linden per ammirare la

Porta di Brandeburgo

Porta di Brandeburgo

Porta di Brandeburgo

E’ una delle più antiche porte urbane della città (e anche la più nota), simbolo stesso della Berlino riunificata. Fa impressione vedere la Porta oggi e poi scrutare le foto con il muro che vi sorgeva davanti. Varcate la Porta.

A destra, vedrete il

Reichstad, il Palazzo del Parlamento tedesco

Reichstad

Reichstad

L’elemento di maggiore interesse, oltre alle vicissitudini storiche (il Palazzo fu quasi distrutto dai bombardamenti alleati, ricostruito e oggetto di forti dissidi allorché si decise di spostare nuovamente a Berlino la capitale), è la Cupola di sir Norman Foster.

L’accesso è gratuito ma occorre prenotare la visita con tutti i propri dati (registrandosi qui) con largo anticipo perché ovviamente le richieste sono numerosissime.

Indirizzo: Platz der Republik 1. Fermata Brandenburgen Tor. Orari: dalle 8 alle 24 (ultimo ingresso alle 21.45). Accessi: ogni quarto d’ora.

Regierungsviertel

Regierungsviertel

Regierungsviertel

È il distretto governativo che sorge accanto al Reichstad su entrambi i lati della Sprea (per ammirarlo in tutta la sua moderna bellezza, vi consigliamo un tour in battello).

I due edifici disegnati da Stephen Braunfels prendono il nome di 2 parlamentari antinazisti, Paul-Lobe-Haus e Marie-Elisabeth-Luders-Haus, e sono collegati tra loro da due ponti pedonali e allo stesso Reichstad da passaggi sotterranei.

Questo collegamento vuole ricordare il muro che divideva Berlino proprio sul fiume.

Deliziosa la Haus der Kulturen der Welt (la Casa delle Culture e del Mondo) che evoca moltissimo l’Auditorium di Roma.

Tornate verso la Porta e, lasciandovela sulla sinistra (a destra vedrete l’immenso parco di Tiegarten), imboccate Eberstrasse. Non potrete non vedere il

Denkmal fur die ermordeten Juden Europas

Denkmal fur die ermordeten Juden Europas

Denkmal fur die ermordeten Juden Europas

Una foresta di pilastri in cemento di diverse altezze eretti a memoria delle vittime dell’olocausto.

Agghiacciante, nella sua imponenza.

Alla fine di Eberstrasse, vi ritroverete a

PotsdamerPlatz

Sony-Center

PotsdamerPlatz, Sony Center

È una piazza ultramoderna, situata nel quartiere Tiegarten (al confine con Mitte, il centro).

All’epoca della caduta del muro, era la più grande area edificabile d’Europa. Il governo la suddivise in quattro lotti e li vendette ad altrettanti investitori che crearono questo polo che ogni giorno attira migliaia di turisti.

Le due aree più grandi furono acquistate dalla Daimler (che affidò il progetto a Renzo Piano) e dalla Sony.

Potsdamer Platz

Potsdamer Platz

La chicca: Alcune scene del film Der Himmel über Berlin (in italiano “Il cielo sopra Berlino”, film del 1987 di Wim Wenders) sono state girate quando la piazza era vuota, prima della caduta del Muro. Il film racconta bene lo stato d’animo di quei giorni.

Tra le attrazioni di Berlino, spicca sicuramente il

Tiegarten

Tiegarten

Tiegarten

Di ritorno da Potsdamer, avventuratevi nel parco, dove potrete fare una passeggiata nel verde, prendere il sole, mangiare un panino e, perché no, ammirare il bellissimo Global Stone Project: 5 pietre gemelle individuate in quattro continenti di cui una lasciata nel paese d’origine e l’altra trasportata a Berlino.

Ciascuna pietra, a cui l’autore ha attribuito un significato LOVE, PEACE, HOPE, AWAKENING, FORGIVENESS, è disposta in modo tale da creare un effetto visivo il 21 giugno di ogni anno grazie al riflesso dei raggi solari.

Tornate all’incrocio tra Unter Der Linden e Freidrichstrasse e imboccatela nuovamente alla scoperta di:

Checkpoint Charlie

Checkpoint Charlie

Checkpoint Charlie

Mentre percorrerete Freidrichstrasse, all’improvviso, dopo negozi e palazzi futuristici, vedrete una serie di pannelli recanti foto in bianco e nero che vi mostreranno com’era Berlino ai tempi del muro, dal 1961 al 1989 (e anche oltre, perché il muro non è stato smantellato subito e nella sua interezza).

Queste foto servono a prepararvi al Checkpoint Charlie (al civico 43), il più celebre punto di attraversamento tra Berlino Est e Ovest durante la Guerra Fredda.

Oggi trovate una copia del posto di controllo e del cartello che reca la dicitura “You are leaving the american sector” da un lato e “you are entering in the american sector” ma, nonostante questo, vi farà impressione prendere coscienza della follia che ha segnato la città per quasi 30 anni.

Il museo del Checkpoint Charlie, Mauermuseum,  è un po’ confusionario perché raccoglie centinaia di reperti legati al Muro nonché gli attrezzi, le foto, le testimonianze, gli escamotages di chi ha tentato (con maggiore o minore successo) la fuga da Berlino Est.

E’ un luogo da vedere e a cui dedicare un po’ di tempo.

Prezzi: 17,5€ intero; 11,50€ studenti; 9,50€ bambini dai 7 ai 17 anni, gratis bambini fino a 6 anni.

Se volete restare in “atmosfera” dirigetevi verso Muhlentrasse (noi l’abbiamo raggiunta a piedi ma vi assicuro che si tratta di una lunghissima passeggiata, quindi sarebbe preferibile utilizzare la metro, fermata Berlin Warschauer Strasse), dove si trova la

East Side Gallery

East-Side-Gallery

East Side Gallery

il più lungo residuo del muro (poco più di 1 km). L’East Side Gallery mostra 106 tra graffiti e murales che artisti di tutto il mondo hanno voluto lasciare sul tema della pace post Guerra Fredda (il che, probabilmente l’ha salvato dalla demolizione).

Nel 2024 si festeggiano i 35 anni dalla caduta del muro: leggete il nostro itinerario per un viaggio nella memoria!

Tornate all’incrocio tra Unter del Linden e Freidrihstrasse. Questa volta però dirigetevi a sinistra, verso

l’isola dei musei

museumsinsel

Museumsinsel

La Museumsinsel (Patrimonio Unesco dal 1999) era davvero a due passi dal nostro albergo.

Parliamo di un gruppo di musei collocati nella parte settentrionale dell’Isola della Sprea (la parte meridionale è conosciuta come Fischerinsel) davvero impressionanti, per dimensione e prossimità gli uni agli altri.

Potrete visitare il Bode Museum, l’Altes Museum, il Neuse Museum, l’Alte Nationalgalerie e il Pergamonmuseum (chiuso fino al 2027 per lavori di ristrutturazione). Una visita, almeno all’isola, va assolutamente fatta.

Non perdetevi neppure una tappa al Duomo di Berlino che è praticamente accanto all’Altes Museum, sul Lustgarten (mentre l’altro fianco è sulla Sprea).

Alle spalle della Museumsinsel trovate

Alexanderplazt e la Torre della Tv

Torre-TV

Torre della TV

Il Fernsehturm è alto 368 metri. A 207 metri c’è un ristorante che ruota di 360° ogni mezz’ora. Se volete solo gustarvi il panorama, potrete accedere a 203 metri (grazie ad ascensori che viaggiano alla velocità di 6 metri al secondo) per la non modica cifra di 22,50€ (dai 4 ai 14 anni 16,50€, fino a 3 anni gratis)!

La vista a 360° dalla Torre è davvero impressionante poiché, oltre a spaziare lo sguardo ben oltre il confine cittadino, si ha chiara la differenza tra le costruzioni della Berlino Est e di quella Ovest. Orari: dalle 9 alle 22.

Tacheles

Quando siamo andati noi, abbiamo “visitato” il Tacheles, un Centro Sociale/Galleria d’Arte Moderna ricavato in un ex magazzino destinato alla demolizione ma recuperato da giovani artisti. Purtroppo lo hanno chiuso per farne un centro commerciale. Una vera assurdità. Ne avevamo parlato qui.

Come arrivare a Berlino

Abbiamo acquistato il volo con Easyjet su Berlino Brandeburgo BER da Roma Fiumicino.

Dove parcheggiare all’aeroporto di Fiumicino

L’aeroporto di BER è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici perché sotto al Terminal T1, al livello U2 si trova la stazione ferroviaria. Vi transitano i treni Airport Express,  i treni regionali e le S-Bahn S9 e S45 tutti diretti alla stazione centrale di Berlino.

Acquistate online la Berlin Welcome Card al prezzo di 31€ per 48h. Avrete mezzi pubblici gratis, tutti e 5 i musei dell’isola a ingresso libero + sconti tra il 25% e il 40% con decine di partner in città.

14 commenti

Antonella 15 Settembre 2017 - 18:03

Complimenti, per il reportage, lo terrò presente per il mio viaggio.

Rispondi
Monica Nardella 9 Novembre 2017 - 15:34

Grazie mille Antonella!

Rispondi
Giromondo, due trolley in viaggio 27 Settembre 2014 - 0:17

Berlino è una città forte, dinamica…in continua evoluzione, forse per questo ci è piaciuta così tanto!
Meravigliosa l’East Side Gallery! Ottimo questo diario di viaggio! A presto!

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TuristadiMestiere 12 Giugno 2011 - 16:05

@fabio: sono passata, ho letto e apprezzato moltissimo il tuo bel reportage!!! Straordinario davvero, sono tornata a Berlino a leggere il tuo post e a “sfogliare” le tue foto!!!

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fabio r. 12 Giugno 2011 - 13:54

sono felice che ti sia piaciuta.. è un po’ la mia seconda (o terza, insieme a Monaco) patria..
l’ho vista nella DDR, durante la Wende, subito dopo il muro e poi negli ultimi anni, crescere, cambiare, cadere e risorgere come una Fenice. è più di una città, è uno “state of mind”, dove ti puoi perdere tra i Boulevards Guglielmini e risvegliarti nel 22° secolo sotto la cupola della Sony…
qcs sul mio viaggio più recente l’avevo scritto anch’io, qui:

http://ilmondodifabio.blogspot.com/2011/01/appunti-berlinesi.html

ciao!

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TuristadiMestiere 12 Giugno 2011 - 8:40

@giagy: infatti Berlino è un mix di passato e presente. Ci sono luoghi che mantengono intatte le suggestioni del passato e luoghi che guardano avanti alla velocità della luce!
@teo: ma dici sul serio???
@titti: ma grazie cara, leggitelo con calma, quando puoi!!!
@sara: grazie grazie!
@adri: ci sono ferite che non sono ancora guarite in città, ma i Berlinesi non le hanno nascoste. Le hanno tenute a vista, probabilmente affinché nessuno dimentichi.
@nega: grazieeeeeee! Se avrai bisogno di qualche informazione, non esitare a chiedere…
@lady: grazie ladyyyyyyyyyyyyyyyyy!
@lastanza: e allora vai, anche io ho realizzato un sogno!!!

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la stanza in fondo agli occhi 11 Giugno 2011 - 21:49

E’ da un secolo che vorrei andare a Berlino!!

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Lady Boheme 11 Giugno 2011 - 13:41

Uno splendido reportage!!!! Grazie carissima, un abbraccio e buon we

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Nega Fink-Nottle 11 Giugno 2011 - 12:59

Meraviglioso questo diario di viaggio!!!
Noi non siamo mai stati a Berlino, lo terrò come riferimento! Grazie ^__^

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Adriano Maini 11 Giugno 2011 - 12:59

E’ impressionante quanta storia, che trascina con se’ arte e cultura in generale, abbia attraversato e tuttora attraversi Berlino, compresa, se se ne afferra sino in fondo il concetto negativo, la terribile parentesi nazista!

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Sara 11 Giugno 2011 - 12:56

Eccellente! bravissima!

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tiziana 11 Giugno 2011 - 12:55

Questo si che è un signor diario di viaggio. Me lo leggerò con calma. Ti ringrazio anticipatamente perché so già che sarà un ottimo lavoro. Ciao mia cara. Buona domenica.

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teo 11 Giugno 2011 - 12:30

A Berlino a fine settembre si corre la Maratona più veloce del mondo:-)))

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giacy.nta 11 Giugno 2011 - 12:28

A Berlino sono stata due anni fa e si è rivelata un’autentica sorpresa. Dal tuo bel post capisco che è stato così anche per te. Ci sono stata dopo aver visto film ambientati a Berlino. Effettivamente la zona di Potsdamer plaz è irriconoscibile, visto che, quando Wenders ha girato il film, era una sorta di non luogo. Ho ritrovato invece intatta la lunga direttrice della Berlino comunista, ovvero la Karl Marx allee, dove è stato girato “Goodbye Lenin”.Un bacio e grazie per avermi riportato lì.

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