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Cosa vedere a Liegi?

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Cosa vedere Liegi Stazione Calatrava

Cosa vedere a Liegi? A sorpresa, tante, tantissime cose! Noi ve ne diciamo 10, quelle che ci sono piaciute di più!

Cosa vedere a Liegi

La stazione di Calatrava

Dal 2009, anno dell’inaugurazione, l’avveniristica stazione Liege-Guillemin dà il benvenuto in città a tutti i visitatori. Disegnata per regalare forme diverse a seconda del punto di vista, testimonia l’ambizione della città a raccontarsi in chiave moderna, svecchiando l’immagine di capitale storica della Vallonia dalle architetture gotico-rinascimentali che si specchiano nella Mosa. Per realizzare quest’opera monumentale è stata utilizzata una quantità di acciaio superiore a quello della Torre Eiffel (10.000 tonnellate a fronte di 7.000) eppure, a guardarla, sembra non vi sia niente di più leggero. Complice la “trasparenza” del vetro che garantisce anche una abbagliante luminosità naturale. L’investimento di oltre 300 milioni di euro si spiega con l’esigenza di collegare, con treni ad alta velocità, il Belgio con Londra, Parigi, Bruxelles, Colonia e Francoforte.

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Io alle prese con i 367 gradini della Montagna di Bueren

La montagna di Bueren

Forse la scalinata più famosa del Belgio! Parliamo di 367 gradini + 6  fino all’agognata panchina per riprendere fiato che collegano Rue Hors-Chateau a La Citadelle. Dalla cima della “montagna” si gode un panorama meraviglioso della città, puntellato da case basse, tipiche dell’architettura fiamminga, sporadici grattacieli in vetro e l’inconfondibile profilo sinuoso della Mosa. Nell’articolo troverete tutte le informazioni per godervi la montagna in autunno, illuminata da migliaia di candele nel corso della manifestazione “La nocturne des coteaux de la citadelle”, e d’estate traboccante di piante e fiori con Bueren en Fleurs.

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Impasse de la Vignette

Gli Impasse

Un dedalo di vicoli che si addentrano nel cuore della città, alcuni ciechi, altri a ferro di cavallo che si incontrano in deliziosi cortili interni. Gli Impasse  sono segnalati da targhe apposte all’inizio di ciascun passaggio lungo Rue Hors-Chateau. Il primo che si incontra, l’Impasse des Ursulines, è visitabile con la Montagna di Bueren. Fate la vostra “scalata” e, scendendo, sulla destra, proprio dove si trova la Brasserie C, imboccate la ripida stradina che conduce all’ancien Beguinage du St-Esprit e al Sentier des Coteaux una rete di sentieri che si snoda tra le colline de la Citadelle. Le casette che si affacciano sui cortili interni erano utilizzate come abitazioni per le persone a servizio dei palazzi nobili dislocati lungo la strada principale.

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Il mercato domenicale lungo la Mosa

Le Marché de la Batte

Il mercato cittadino che la domenica mattina fino al primo pomeriggio si snoda lungo la Mosa con un’infinità di bancarelle che vendono di tutto, dall’abbigliamento agli accessori, ai gadget elettronici, ai libri, ai fiori, all’alimentare con tanti spazi per lo streetfood dolce e salato. Se passeggiando, il vostro sguardo incrocerà una macchia di colore, sappiate di essere arrivati al Museo dell’arte Vallona (Ilot Saint-Georges Féronstrée 86).

Se avete qualche giorno in più, vi consigliamo di fare un tour della Vallonia alla scoperta di Modave col suo castello nella roccia; di Durbuy, la città più piccola del mondo; Dinant, la città natale di Sax (l’inventore del sassofono!); namur, la capitale della Vallonia… vi abbiamo incuriositi?

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Le Carré

Le Carrè

Milano ha il quadrilatero della moda e Liegi ha il “quadrato” della movida. In questo quartiere a ridosso del Coeur Historique, il cuore storico troverete tanti negozi per lo shopping e ristoranti e bar dove si concentrano gli universitari che popolano la città ardente.

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Cathédrale Saint Paul

La Cathedrale Saint-Paul

Un meraviglioso esempio di gotico brabantino, edificato sui resti di una precedente chiesa del X secolo, fra il 1232 e il 1430. Gli interni sono maestosi: tra volte gotiche, l’opulento “Tresor” (una collezione di sculture, oggetti preziosi e tessuti, come il sudario di San Lamberto e ornamenti liturgici) e vetrate istoriate antiche e moderne. Tra il 2013 e il 2014 infatti, 23 vetrate sono state commissionate a Kim en Joong (nelle cappelle di San Lamberto e San Giuseppe) e a Gottfried Honegger (nella navata e in parte del transetto) regalando sprazzi di luce e contemporaneità in uno dei luoghi di culto più famosi della Vallonia (Rue Bonne Fortune 6).

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Place du Marché con il Perron, a destra

Place du Marché

Nella piazza del Mercato, la più antica di Liegi, si affacciano l’Hotel de Ville, il Municipio cittadino chiamato anche La Violette per la presenza di una violetta sulla facciata; il Perron, simbolo della libertà della città, installato sulla bella fontana e la Fontaine de la Tradition.

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Palais Curtius [fotografato di domenica, in occasione del mercato]

Palais Curtius

Tipico esempio di architettura mosana del XVII secolo che fa parte del polo museale del Grand Curtius comprendente collezioni straordinarie di armi, reperti archeologici, arti decorative e il museo del vetro! Il palazzo, inconfondibile con i suoi mattoncini rossi e le finestre con l’inglesina, fu di proprietà di Jean Curitus, il fornitore di munizioni dell’esercito spagnolo (Féronstrée 136).

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Palais des Prince-Évêques

Palais des Prince-Évêques

L’imponente Palazzo dei Principi-Vescovi, oggi sede del tribunale, svetta sulla Place Saint-Lambert. L’edificio, di stile rinascimentale, so Pensate che, sotto la piazza si sviluppa invece il sito archeologico più grande d’Europa, l’Archeoforum, con una ricca collezione di reperti rinvenuti duranti gli scavi effettuati all’inizio del secolo scorso.

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La Collegiale Saint Barthelemy

Collegiale Saint Barthelemy

All’interno della chiesa potrete ammirare il fonte battesimale del XII secolo, considerata una delle sette meraviglie del Belgio, simbolo dell’arte mosana.

La chicca

Perché Liegi è chiamata la città ardente? Nel 1905 fu dato alle stampe un romanzo cavalleresco in cui Henry Carton de Wiart volle celebrare l’eroismo di Liegi durante l’assedio di Carlo il Temerario nel 1468 che vide la città bruciare per ben cinque settimane. Nella rievocazione di quell’incendio e del valoroso riscatto che ne seguì, Carton de Wiart parlò di “cité ardente” un motto che ebbe certo più fortuna del romanzo tanto che ancora oggi viene utilizzato, con significato ancor più generale, di città appassionata, vivace e piena di entusiasmo.

APPROFONDIMENTO: Cosa si mangia a Liegi?

Come arrivare a Liegi

Per raggiungere la città ci si può servire del  Liege Airport. Il centro è collegato con i trasporti locali della compagnia TEC (www.infotec.be).

Un’alternativa valida risiede nel Brussels South Charleroi Airport (BSCA), servito da numerose compagnie aeree low-cost. Da lì si può prendere un autobus (linea A) sino alla stazione ferroviaria di Charleroi Sud e successivamente il treno per la stazione di Liegi (tempo di percorrenza circa 1 ora e 30 minuti ).

La città dispone di una buona rete ferroviaria che la collega ai più importanti centri europei, tra questi Anversa, Bruxelles, Francoforte e Parigi.

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