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Capodanno al caldo? Lanzarote!

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Playa Papagayo Lanzarote

Capodanno al caldo?

Noi lo abbiamo rifatto! Dopo l’esperienza di un Capodanno lowcost al mare a Tenerife, abbiamo brindato al 2017 sotto il cielo stellato delle Canarie, un arcipelago di 7 isole maggiori e 2 minori situato nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nord-occidentale. La scelta è ricaduta su Lanzarote – che deve il nome al suo scopritore, il varezzino Lanzerotto Malocello – e spoileriamo subito: quest’isola vulcanica ricca di paesaggi contrastanti e dai colori brillanti ci è piaciuta moltissimo!

Capodanno a Lanzarote

Orzola-laguna-Lanzarote

La laguna di Orzola

Informazioni utili per un Capodanno al caldo a Lanzarote

Vi riportiamo in questo articolo una serie di informazioni utili per un viaggio a Lanzarote ma presto lo aggiorneremo con i dettagli di ciascuna escursione, orari, prezzi e tempi di percorrenza! Pronti?

Com’è il clima a Lanzarote a Capodanno?

Primavera! Noi siamo stati 8 giorni (dal 31 dicembre al 7 gennaio) con temperature piacevolissime (minima 14° massima 25°). Sole splendente, solo un giorno di nubi sparse (sembro una meteorina!) e vento, quello sì. Considerate che l’isola è attraversata dagli Alisei che mantengono costante la temperatura per tutto l’anno, “raffreddandola” d’estate quando, in caso contrario, i venti della vicina Africa la renderebbero torrida. Il vento da nord-est è fastidioso, non si può negarlo, ma dopo averci convissuto per qualche giorno, si finisce con l’ignorarlo (se cala quello, è fatta, vivrete l’idillio!). Ovviamente diverso il rapporto che, col vento, hanno gli sportivi che scelgono Lanzarote per cavalcare le onde dell’oceano con i propri surf o kitesurf o che la sorvolano con i coloratissimi parapendii.

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Festeggiare il primo dell’anno sul kitesurf

Che documenti servono?

Le Canarie, anche se posizionate all’altezza del Sahara occidentale, sono Europa e quindi per partire è sufficiente la carta di identità valida per l’espatrio.

Cosa mettere in valigia?

Pensando alle attività che potrete o vorrete fare (mare, escursioni o passeggiate), mettete in valigia costume, copricostume, ciabatte e crema solare; jeans o pantaloni di cotone, canotte, t-shirt, felpe, scarpe da ginnastica e k-way con cappuccio (per il vento); outfit più eleganti per la sera. Per ottimizzare (noi siamo partiti con il bagaglio a mano che con Vueling è pari a un trolley da 10kg e una borsa da donna) contate i giorni in cui sarete fuori e mettete in valigia capi abbinabili tra loro in modo da indossare ogni giorno qualcosa di diverso rispetto al precedente. Mal che vada, tranquilli: la tassazione al 7% vi consentirà di acquistare qualche maglietta o un vestitino pagandoli meno di 10€!

In quest’altro articolo, troverete altre idee di viaggi per Capodanno!

Come arrivare a Lanzarote?

Lanzarote, come tutte le isole dell’arcipelago canario, è servita da un aeroporto. Noi abbiamo scelto Vueling per tre fattori: prezzo competitivo, volo diretto (4h) e orario (partenza il sabato alle 7 con arrivo alle 10, visto che le Canarie hanno 1h in meno rispetto all’Italia – e alla stessa Spagna – perché si adeguano all’ora del meridiano di Greenwich. Non lo sapevate? Leggete l’ora delle Canarie per scoprire una concatenazione di eventi davvero curiosa che ha provocato due ore differenti nello stesso paese!). Verificate bene in caso voleste prenotare anche voi prossimamente perché abbiamo notato che giorni e orari, con le stagioni, cambiano e quindi è bene non dare per scontati quelli indicati.

Per gli irriducibili dello sci, abbiamo scritto un articolo sul Capodanno sulla neve in Italia in cui vi proponiamo due destinazioni top: Val Pusteria e Val d’Ega!

In che parte dell’isola fare base a Lanzarote?

Costa-Teguise-Lanzarote

Le villette vista oceano di Costa Teguise

Più della metà dell’isola (la parte centro-occidentale) è Riserva della Biosfera Unesco e quindi – fortunatamente – Lanzarote non è stata oggetto di cementificazione selvaggia come altre realtà canarie. Se osserverete una mappa, noterete che da nord a sud, lungo la costa orientale e nell’entroterra, ci sono agglomerati urbani più o meno grandi ma restano dei puntini in un territorio discretamente esteso. Il che vuol dire che l’isola è (ancora) un paradiso per chi ama le escursioni in un contesto naturale pressoché intatto tra i paesaggi lunari del parco dei vulcani, le falesie a strapiombo sull’oceano, le grotte e i laghi vulcanici, le vigne incastonate nella pietra a secco e le straordinarie opere di Cesar Manrique che hanno trasformato Lanzarote in un vero e proprio museo a cielo aperto!

Costa-Teguise-Lanzarote-

Tra i vicoli di Costa Teguise

Per l’alloggio, tra le località più gettonate – Arrecife (la “capitale” dove si trova anche l’aeroporto), Costa Teguise Playa Blanca – consigliamo la seconda. Arrecife, molto grande e dispersiva, si trova tra l’aeroporto e una fabbrica con tanto di ciminiere e l’abbiamo subito scartata perché lo skyline – almeno dalle foto online – sembrava poco accattivante. Playa Blanca l’abbiamo esclusa perché, dopo aver verificato che, a parità di condizioni, i prezzi erano leggermente più alti, risultava anche lontana da molte delle attrazioni che avremmo voluto visitare sull’isola. La scelta è dunque caduta su Costa Teguise, una località sulla costa orientale, tutta bianca e con porte e finestre verdi, ottimamente posizionata a metà isola, a due passi dall’aeroporto.

Dove dormire a Lanzarote?

Abbandonata l’ipotesi appartamento (per goderci al massimo la vacanza senza l’incombenza di pulire, rassettare o addirittura cucinare), abbiamo scelto il Barcelo Costa Teguise un bell’hotel di design sulla costa, a due passi dalla spiaggia,  ottimamente recensito su booking per la qualità e varietà della cucina (tanto che abbiamo optato per la mezza pensione), la struttura in sé (due piscine, bar, spa, palestra), il wifi ovunque e, non ce ne vogliano i genitori, Adults Only, due paroline che hanno decisamente fatto la differenza rispetto alle altre strutture.

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Il Barcelo Costa Teguise

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La cena a buffet al Barcelo Costa Teguise

Cosa vedere a Lanzarote, l’isola dei vulcani

Il Parco Nazionale di Timanfaya è costituito dalle Montanas del Fuego (Montagne del Fuoco) e si è formato a seguito di ripetute eruzioni vulcaniche tra il 1730 e il 1736.

Ma non fatevi ingannare dal nome: montagne a forma di cono non se ne vedono! Una colata di lava ha coperto tutto, creando l’atmosfera quasi irreale che avvertono tutti i visitatori. Il paesaggio infatti viene spesso definito lunare (anche a causa delle scarsissime precipitazioni e del substrato esclusivamente vulcanico).

I 14 chilometri della “Ruta de los Vulcanes” (ideata dall’artista Jesus Soto) a bordo dei bus è molto suggestiva perché ci si addentra tra crepe e rocce, distese brulle declinate nei colori della terra bruciata, che esprimono il volto più selvaggio e meno conosciuto dell’isola. E’ possibile fare l’escursione anche con i dromedari, in un percorso apposito.

L’ultima eruzione risale al 1824 anche se l’attività non si è sopita tanto che, al Ristorante El Diablo, la griglia sfrutta le alte temperature del sottosuolo (in mare, pare che già a 13 metri, oscillino tra i 100° e i 600°, sulla terraferma, addirittura già a 1 metro, si arriverebbe a 400°) e un inserviente, con gran divertimento dei curiosi ospiti, provoca uno sbuffo di vapore (un geyser artificiale) gettando dell’acqua in una fessura con un secchiello.

Vi riportiamo le 4 tappe che abbiamo fatto noi + 3 giorni di assoluto relax, esplorando a piedi Costa Teguise. I siti evidenziati in blu fanno parte del Tour Cesar Manrique a Lanzarote (se vi incuriosisce questo artista, sappiate che ha lasciato testimonianze della sua creatività in Spagna col Parque Maritimo di Ceuta)!

Giorno 1) direzione nord: Costa Teguise, Jameos del’Agua, Cueva de Los Verdes, laguna di Orzola e Orzola (villaggio di pescatori da cui parte il traghetto per La Graciosa).

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Jameos del’Agua, la grotta vulcanica con la laguna dove vivono una specie unica al mondo di gamberetti ciechi e albini

 

Giorno 2) direzione nord:  Costa Teguise, Jardin de Cactus, Mirador del Rio, Casa Museo de Cesar Manrique.

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Jardin de cactus, disegnato dall’artista Cesar Manrique

 

Giorno 3) direzione ovest: Costa Teguise, Parque Nacional de Timanfaya, La Geria.

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Tour nel Parco Nazionale di Timanfaya, il parco dei vulcani

 

Giorno 4) direzione sud-ovest: Costa Teguise, El Golfo, Charco de los Clicos (il lago verde), Los Hervideros (le falesie), Salinas de Janubio, Playa de Papagayo, Playa Blanca.

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Uno scorcio sulla bellissima Playa Papagayo

 

Come spostarsi a Lanzarote?

La macchina è indispensabile, le dimensioni dell’isola non vi consentirebbero spostamenti a piedi e il vento può diventare un nemico in motorino. Noi abbiamo prenotato l’auto dall’Italia on line con CICAR (investite nella copertura completa, quella senza franchigia, perché per danni fino a 650€ paghereste voi: noi per 8 giorni abbiamo pagato 240€!) senza dare la carta di credito a garanzia. Una volta giunti in aeroporto (appena usciti dall’aerea passeggeri, sulla sinistra) siamo andati al banco noleggio CICAR/CABRERA MEDINA, abbiamo consegnato copia della prenotazione per il pagamento (in contanti o carta di credito), e ritirato chiavi e documenti (assicuratevi che lo stato del carburante dichiarato nel contratto sia quello effettivo perché dovrete riconsegnare la macchina con lo stesso livello)! Il parcheggio delle auto a noleggio è proprio di fronte (per la riconsegna, idem: andate verso il T1 seguendo le indicazioni “Rent a Car”). Per guidare è sufficiente la patente italiana.

Ma lo sapete che Lanzarote è stata scelta anche per un video musicale? Leggete Dove è stato girato il video della canzone di Annalisa

Dove mangiare?

Come vi abbiamo anticipato, nel Barcelo Costa Teguise si mangia benissimo e la differenza di prezzo tra B&B e Mezza Pensione è talmente ridicola (siamo nell’ordine dei 50€ in due) che abbiamo optato per l’acquisto half pension in fase di prenotazione: mai scelta fu più felice! La cena viene servita a buffet. Il menù cambia ogni giorno e potrete trovare una scelta di piatti internazionali che difficilmente ho riscontrato altrove (il che è tutto dire!).

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La cena a buffet al Barcelo Costa Teguise

 

Ci sono diverse postazioni in cui sono allestiti piatti caldi e freddi, cucina espressa (con grigliate di pesce e carne), dolci, frutta e un banco con cucina cino-giapponese e uno con piatti etnici!

Per pranzo, invece, abbiamo sempre scelto localini vista mare per tapear, lo sport preferito dagli spagnoli (e da noi!) a prezzi davvero competitivi (6-7€ a persona con la cerveza).

La chicca: Lanzarote è una meta molto amata da coloro che fanno viaggi in bici perché le strade, caratterizzate da saliscendi, non sono mai trafficate – soprattutto in questo periodo – e quindi i ciclisti possono scorrazzare tranquillamente in lungo e in largo… guardare per credere (e ve ne parleremo tra un po’)!

Viaggio-in-bici-Lanzarote

Ciclisti a Lanzarote

2 commenti

Federica 3 Dicembre 2017 - 1:57

Quanto mi è piaciuta Lanzaroe! Ci sono stata a Settembre e ho soggiornato anche io al Barcelo! Che colazioni…

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Monica Nardella 11 Dicembre 2017 - 20:49

Davverooooooooooooooooo? A me è piaciuta tantissimo l’isola e l’hotel… quanto ho mangiato a Capodanno non puoi capire!!! 😛

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