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Matera, la Terra Santa della Basilicata

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Matera Sasso Caveoso

Cosa vedere a Matera, capitale della cultura 2019? Preparatevi all’incanto di questa città! I Sassi e il Parco delle chiese rupestri – Patrimonio dell’Umanità dal ’93 – raccontano la straordinaria capacità di adattamento degli uomini che hanno abitato questa terra aspra ma allo stesso tempo accogliente.
Nonostante gli insediamenti risalgano al paleolitico, Matera ha preservato perfettamente il primitivo assetto urbano, caratterizzato da ricoveri sotterranei scavati nelle gravine e strutture a grappolo addossate le une alle altre.

Come Prigioni di Michelangelo, le case del centro storico, sono incastonate nel Sasso Caveoso e in quello Barisano.

Nel rione Civita, un’erta rupe su cui svetta il Duomo, sono invece affastellate.

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La Civita vista dalla Chiesa di Santa Maria di Idris

Nel moderno centro cittadino, con le architetture che risalgono dal tardo ‘600 in poi, le case seguono un andamento decisamente più regolare.

La bellezza struggente dei panorami che si aprono dai Sassi sull’altopiano della Murgia materana, vi resterà impigliata nel cuore a lungo, è una certezza.

Cosa vedere a Matera

Fate come me e arrendetevi a questa città pittoresca e andate a istinto. Mi sono persa, volontariamente, tra i suoi vicoli, scale, giardini pensili, grotte, chiese rupestri e non ho mai smesso di stupirmi.

Quando pensavo di aver visto lo scorcio più bello, subito ho dovuto ricredermi ed eleggerne un altro e così via ancora e ancora per tutto il weekend.

Le chiese rupestri del Caveoso

Francamente, però, a rapire la mia fantasia sono la città ipogea e tutte le architetture “ficcate nella terra” come scrisse Carlo Levi della Chiesa di Santa Maria di Idris in “Cristo si è fermato a Eboli“.

Fu lui, con il suo romanzo, a puntare i riflettori sulle precarie condizioni igienico-sanitarie dei Sassi abitati negli anni ’50 da oltre 15.000 persone e a interessare la politica per una soluzione al sovraffollamento del centro storico.

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Santa Maria di Idris

Santa Maria di Idris,  che si trova al centro del Sasso Caveoso (vicina alla chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve), pare debba il suo nome alla devozione con cui le donne implorassero la Vergine nei periodi di siccità.

Idris, oltre a significare “colei che mostra la via”, dal greco Odigitria, potrebbe infatti riferirsi all’acqua che sgorgava da quella roccia.

Non fermatevi al primo, piccolo, ambiente della chiesetta. Infilatevi nel cunicolo e potrete ammirare il vero gioiellino: la Cripta rupestre di San Giovanni in Monterrone con affreschi straordinari risalenti al XII secolo che denunciano chiaramente l’influenza iconografica bizantina.

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Gli affreschi nella Chiesa di Santa Lucia alle Malve (a sinistra la Madonna del Latte)

Nelle chiese rupestri non è possibile scattare foto però non ho resistito alla tentazione di immortalare la bellissima Madonna del Latte nella chiesa di Santa Lucia alle Malve.

L’interno si distribuisce in tre navate. In quella di destra, ancora si celebra messa il 13 dicembre in onore della Santa ed è curioso sapere che le altre due, per un lungo periodo, sono state adibite ad abitazione dopo il trasferimento delle suore nel ‘500.

San Pietro Caveoso sulla sinistra e al centro la Chiesa di Santa Maria di Idris

San Pietro Caveoso sulla sinistra e al centro la Chiesa di Santa Maria di Idris

Santa Maria di Idris svetta sulla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, popolarmente nota come San Pietro Caveoso.
Pur risalendo al ‘200, ha subito molteplici rimaneggiamenti nei secoli successivi e presenta un aspetto addirittura barocco fin dalla facciata.

Le case-grotte

Se volete immergervi nelle atmosfere della città ipogea tra le cose da vedere a Matera vi consiglio le case-grotte come Casalnuovo e Vico Solitario.
Qui potrete scoprire come si viveva nelle abitazioni tipiche materane. L’arredo e gli utensili sono originali ed è molto suggestivo muoversi all’interno di questo spazio così limitato, dove le famiglie vivevano con i propri animali.

A proposito di ambienti ipogei, in via San Giacomo merita una visita il MUSMA il primo museo in grotta al mondo!

La Civita

In questo rione che divide i due Sassi dominando il centro storico dall’alto dello sperone, a farla da padrone è sicuramente il Duomo. Potrete ammirarlo durante una messa o, a pagamento, nel corso di una visita che comprenda anche l’annesso Museo.

Il panorama che si gode dalla piazza è incantevole: assicuratevi di fare una passeggiata di notte quando Matera vi sembrerà davvero un presepe!

Per raggiungere il Duomo dal Barisano, si percorre quasi sicuramente via Muro. A ridosso dell’hotel Palazzo del Duca, prestate attenzione alla scalinata: campeggia una bella frase di Giovanni Pascoli professore di Liceo a Matera dal 1882 al 1884.

Consigliamo di visitare Casa Noha, una casa privata donata al FAI, nella quale è possibile scoprire la storia della città dalla preistoria al giorno d’oggi  attraverso uno spettacolo multimediale.

Da vedere a Matera: il centro seicentesco

A una manciata di metri dalla Civita si trova la Matera del ‘600 coi suoi bellissimi palazzi e chiese barocche.

  • Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale di Matera (proprio accanto vi è uno dei più bei belvederi della città, Piazzetta Pascoli)
  • Palazzo Ridola, altra sede del Museo Nazionale di Matera
  • la Chiesa di San Francesco d’Assisi
  • La Chiesa del Purgatorio
  • Palazzo del Sedile

e alcuni ambienti ipogei che meritano una visita.

Tra tutti, il Palombaro Lungo, una enorme cisterna sotterranea perfettamente restaurata a cui si accede da Piazza Vittorio Veneto che per anni ha approvvigionato la città raccogliendo acqua piovana e sorgiva ed ha perso la sua funzione solo a inizio ‘900 con la compromissione del sofisticato sistema di vasi comunicanti dovuta alla realizzazione dell’acquedotto – un paradosso – e della rete viaria.

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 Chiesa di San Francesco d’Assisi

Il Parco della Murgia Materana

Assolutamente da vedere a Matera è il Parco della Murgia Materana con le sue grotte e le 150 chiese rupestri.

Il parco è raggiungibile in auto, in autobus e a piedi.

  • In auto, inserite nel navigatore le indicazioni per Belvedere Murgia Timone. Giungerete a un piccolo parcheggio dove potrete lasciare gratuitamente l’auto in sosta e percorrere a piedi circa un chilometro e mezzo (strada pianeggiante).
  • Il bus Linea Sassi vi condurrà invece direttamente al Belvedere con un ticket di 1,50€
  • A piedi, si imbocca il sentiero n. 406 da Porta Pistola e si raggiunge il Belvedere attraversando il suggestivo ponte tibetano (lungo 22 metri). Parliamo di un bel trekking che conduce fino al torrente Gravina che fende la valle e risale verso il punto panoramico mozzafiato (è l’unico aggettivo utilizzabile, per quanto inflazionato). Attualmente – febbraio 2024 – l’accesso è stato interdetto ai cittadini per motivi sicurezza ed incolumità pubblica.
Panorama tra il Sasso Caveoso e il Parco della Murgia materana con il ponte sospeso sul torrente Gravina

Panorama tra la Civita in alto a sinistra, il Sasso Caveoso e il Parco della Murgia materana con il ponte sospeso sul torrente Gravina

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La Gravina di Matera con le grotte e le chiese rupestri

Prima di partire, documentandomi sulla Matera letteraria per Lo Scaffale di TDM (la rubrica dedicata ai libri che ispirano viaggi)  avevo letto una citazione di Giovan Battistista Pacichelli, tratta da “Il Regno di Napoli in prospettiva” che dice:

“La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.”

Matera-by-night

Matera by night

Io non saprei dir meglio. Quando scende la notte, a Matera inizia la poesia. Non faccio davvero fatica a immaginare quanto sia bella a Natale, visto che sembra un presepe tutto l’anno. O a Pasqua, quando tra i Sassi si svolge la processione del Venerdì Santo.

Matera: cosa vedere nei dintorni?

Matera ovviamente fa da polo attrattore ma ci sono molte cose da vedere nei dintorni!

Per avere la libertà di muovervi nei dintorni, vi consigliamo di arrivare con la vostra auto. Muoversi coi mezzi pubblici infatti è un po’ disagevole.

Pur volendo arrivare a Bari o a Brindisi con un aereo, poi si deve coprire la restante tratta in treno con le FAL. Le Ferrovie Appulo Lucane garantiscono un mezzo in partenza ogni ora circa (tranne nei giorni festivi) e impiegano un’ora e mezza da Bari (ad esempio).

Trenitalia ha lanciato il freccialink, una soluzione di Trenitalia che abbina treno+bus ma non è una combinazione prevista per tutte le città. A titolo di esempio c’è da Roma via Salerno e si impiegano 5h21m.

Stai organizzando il tuo weekend? Leggi Dove dormire a Matera!

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