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Singapore: cosa vedere (e food stellato)

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Pensi a Singapore e ti si materializzano davanti:

  • il lusso del Marina Bay Sands, uno splendido resort noto per la infinity pool  e la tavola da surf posizionata in cima ai suoi tre grattacieli al 57° piano (ma fa parlare di sé anche per l’enorme casinò e il centro commerciale dotato di canale navigabile);
  • gli eccentrici Supertrees, alberi alti una cinquantina di metri dei Gardens by the Bay che si “animano” di luci e musica tutte le sere tra le 19.45 e le 20.45
  • o il Clarke Quay, il quartiere della movida malesiana.

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Marina bay Sands by night [photo credit teddysg1 via Pixabay]

Eppure… eppure Singapore non è solo grattacieli e sfarzo. Se state organizzando una tappa nella Città del Leone, dovete tener presenti almeno un altro paio di must see imprescindibili per non andar via con il rammarico di non averli visti.

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Clarke Quay [photo credit cygig via Pixabay]

Prima di partire, stipulate un’assicurazione!

Singapore gode di un ottimo sistema sanitario ma per un viaggio “dall’altra parte del mondo” è sempre bene dotarsi di una copertura assicurativa che vi faccia stare tranquilli.

La città è già rinomata per i prezzi non proprio abbordabili, immaginate quanto possa essere dispendiosa dal punto di vista sanitario (e converrete con me che quando si è all’estero e si sta male, in linea di massima non si vorrebbe badare a spese ma alcune fatture per prestazioni mediche sono da capogiro!).

Quindi dedicate qualche minuto del vostro tempo per sottoscrivere una polizza viaggi Allianz Global Assistant: potrete contare su un’assistenza sanitaria h24 e su una consulenza medica telefonica utile a rasserenarvi senza dover necessariamente ricorrere a un medico oltre al pagamento diretto delle spese, garanzia importante quando si soggiorna in una città inserita nella Top Ten delle “most expensive”.

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Supertrees [photo credit PublicDomainPictures via Pixabay]

Quanti giorni fermarsi a Singapore?

7 giorni, l’ideale.

La maggior parte dei viaggiatori stima una tappa della durata di 2/3 giorni, in funzione dello scalo. Singapore però offre un interessante ventaglio di itinerari tra cui scegliere e quindi – monitorando le spese – forse una settimana è il tempo perfetto per scoprire qualcosa in più dei classici must see.

Dove dormire a Singapore?

In centro!

Può sembrare un consiglio azzardato (visti i costi) ma Singapore è una città grande e per quanto la metropolitana sia efficientissima alloggiare in una zona periferica potrebbe diventare un problema per gli spostamenti. Concentratevi in zona Chinatown.

Cosa vedere a Singapore?

Un tour nei quartieri “etnici” di Little India, Chinatown e del quartiere arabo è d’obbligo.

Scoprirete quanto davvero sia cosmopolita questa città dove ci si rende conto di aver cambiato zona non solo dal punto di vista del food ma proprio per le atmosfere, gli edifici, i colori, le abitudini.

In arab street potrete fumare un narghilè all’ombra della cupola della Moschea del Sultano, la più grande della città.

A Little India, frastornati da musica, spezie e colori abbaglianti, potrete fare shopping compulsivo h24 da Mustafa, un centro commerciale che vende di tutto (se potete scegliere il periodo per il vostro viaggio a Singapore, scegliete tra ottobre e novembre, quando a Little India si tiene Deepavali, la festa indù della luce).

A Chinatown passeggiate tra le case-botteghe e osservate gli anziani che giocano a scacchi (una vera passione per i cinesi, io l’ho scoperto a Pechino!).

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Le luminarie del Deepavali [photo credit kamodayz via Pixabay]

Se amate le orchidee, imperdibile la visita al National Orchid Garden, una sezione del Royal Botanical Garden (nel patrimonio dell’Unesco dal 2015).

Qui potrete ammirare:

  • la più completa collezione di orchidee al mondo in un lussureggiante giardino,
  • curiosare nel Celebrity Garden in cui si trovano esemplari frutto di innesti voluti per ricordare personaggi illustri in visita (Margareth Thatcher, Nelson Mandela e Lady Diana solo per citarne alcuni)
  • e scoprire che il fiore nazionale (selezionato nell’aprile dell’81) è la Vanda Miss Joaquim, la prima (splendida) orchidea ibrida creata nel parco.

Altra esperienza: un giro sulla Singapore Flyer, la più grande ruota panoramica al mondo, progettata da Kisho Kurokaw. Dai suoi 165 metri di altezza, potrete davvero apprezzare una vista mozzafiato sulla città! Ultima chicca: date un’occhiata a The Courtyard, The Fullerton Hotel, un ex forte nonché ufficio postale!

Per i “pazzi per lo shopping”, una lunga passeggiata (circa 2 km) lungo Orchard Road, un viale alberato fiancheggiato da negozi di tutti i tipi, centri commerciali e hotel.

Dove mangiare a Singapore?

Singapore è unanimemente considerata la capitale gastronomica del sud est asiatico.

Se volete concedervi una serata romantica, non badate a spese, e scegliete un ristorante panoramico per provare il piatto tradizionale: il chili crab, un chili speciale a base di aragosta!

Se amate lo street food, sperimentate la curiosissima esperienza degli Hawker Centre, delle piazze che la sera sono chiuse al traffico dove vengono allestiti chioschi e tavolini per assaggiare un mix di cucine asiatiche che vi lascerà davvero soddisfatti!

Ma parlare di street food potrebbe sembrare riduttivo visto che la Guida Michelin ha ha poco conferito una stella a due hawkers (Hill Street Tai Hwa Pork Noodle e Hong Kong Soya Sauce Chicken Rice & Noodle) a riprova del fatto che il cibo da strada può essere eccellente!

Se le stelle però non vi interessano consigliamo, da veri local, una tappa al Maxwell Food Centre mentre se preferite un ambiente meno spartano, il Lau Pa Sat.

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Hawker Centre [photo credit Aussie Assault via Flickr]

Come arrivare a Singapore?

Il Changi International Airport è uno snodo importantissimo per i viaggiatori che spesso si limitano a fare una tappa a Singapore in quanto scalo verso un’altra destinazione.

Se riuscite ad allungare il vostro soggiorno, sono sicura che ne resterete colpiti: io sto studiando questa meta da un po’ per un viaggio che vorrò fare prossimamente e scopro ogni giorno qualcosa in più. I cittadini italiani non necessitano di visto.

Qual è il periodo migliore?

Siccome non c’è un periodo favorevole dal punto di vista climatico (la pioggia è abbastanza costante) sarebbe preferibile far coincidere il viaggio con una celebrazione o un’occasione che potrà rendere l’atmosfera particolarmente affascinante. Come dicevamo prima, tra ottobre e novembre si tiene il Deepavali; a febbraio, il Thaipusam, una festa indù; se le motivazioni sono più prosaiche, scegliete il festival del cibo di Singapore che si tiene in aprile.

1 commento

Monica I viaggi di Monique 14 Aprile 2017 - 12:30

Sarò a Singapore tra 10 giorni, una tappa nel nostro viaggio di nozze verso Bali. Avrò pochi giorni per vedere la città, a spero di riuscire a carpire al meglio questa sua anima multiculturale che mi intriga un sacco.
Grazie per le dritte 😉
Monica – I Viaggi di Monique

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