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Passeggiate americane nel libro di un viaggiatore errante

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Appalachian Trail author McAfee Knob

In uno Scaffale passato raccontammo della storia di Cheryl Strayed e della sua avventura lungo il Pacific Crest Trail. Allora lo spunto per affrontare libro e viaggio arrivò dal film Wild, trasposizione delle memorie scritte da Cheryl su quell’impresa (sullo schermo l’autrice è interpretata da Reese Witherspoon).

Oggi lo Scaffale coglie, ancora una volta dal cinema, l’assist per viaggiare alla scoperta di un altro famoso sentiero immerso nella natura americana. Ma, andiamo con ordine.

Due mostri sacri del cinema mondiale stanno affrontando sul grande schermo una immane fatica, quella del Sentiero degli Appalachi. I due sono Robert Redford e Nick Nolte, tipi forti insomma! Il film è A spasso nel bosco. Invecchiati, appesantiti, ma pieni di una verve invidiabile, danno vita ad un viaggio che prende ispirazione dalla realtà.

Infatti anche dietro a questo film c’è la vera storia di chi quella “passeggiata” l’ha fatta e ci ha scritto sopra un libro. Il titolo del libro è Una passeggiata nei boschi, pubblicato da Guanda. Il nome del nostro viaggiatore è Bill Bryson. Statunitense di nascita e britannico d’adozione, è giornalista, accademico, ma sopratutto, è uno scrittore. I suoi libri di viaggio sono famosi ma Bill ha scritto anche alcuni interessati saggi. In ogni caso qualunque sia l’ambito, la caratteristica che unisce la sua produzione letteraria è l’ironia. Le sue pagine sono uno spasso! C’è poco da fare, anche quando parla di cose serie, sono divertenti.

Provate ad aprire, Breve storia di (quasi) tutto, un libro di divulgazione scientifica stupendo (sempre Guanda); scritto da un profano della dottrina scientifica, ad uso e consumo di altri profani che vogliono finalmente capire i grandi misteri. Dalla nascita dell’universo alle particelle elementari che oggi sono al centro del dibattito “quantistico” più interessante. Dall’evoluzione dell’uomo ai vezzi e lazzi di Einstein. Capire, apprendere, sorridendo… questo è il Bryson saggista.

Invece il Bill viaggiatore? Stessa cosa, ma non fraintendetemi, senza mai stancare il lettore. La sua prosa spigliata è trascinante e le pagine dei suoi libri volano via con la miglior leggerezza che ci si aspetta. Insomma, Bill e Katz (un vecchio amico del protagonista) partono per la passeggiata: 3500 chilometri che si snodano lungo i monti Appalachi sanno bene che sarà difficile, ma forse non si rendono conto fino a che punto. Parliamo di un trail che collegando il monte Springer, nella foresta nazionale di Chattahoochee-Oconee (in Georgia) al Monte Katahdin (nel Maine) attraversa la Carolina del Nord, il Tennessee, la Virginia, il Maryland, il New Jersey, lo stato di New York, il Connecticut, il Massachusetts, il Vermont e in New Hampshire! L’Appalachian Trail, il Continental Divide Trail e il Pacific Crest Trail costituiscono il Triple Crown of Hiking, la Tripla Corona dell’Escursionismo.

Sarà dunque un’avventura tutt’altro che lineare, fatta di inciampi grandi e piccoli, brevi soste e lunghe pause, necessità di prendere un’automobile, con buona pace del camminare nella natura, e voglia di andare fino in fondo. Nel frattempo il lettore non potrà che sentirsi partecipe delle peripezie dei due compagni di viaggio.

La narrazione è ampia e, come nel caso del racconto di Cheryl, trasuda di verità. Nel libro si sente la fatica, i calli fanno male davvero, non c’è invenzione. I problemi psicologici, le questioni personali che vengono messe sul tavolo, le discussioni tra compagni di viaggio, quelle tra amici, sono piccoli specchi nei quali ognuno può guardarsi, mentre ad ogni passo si è immersi nella Natura. Esatto, proprio quella con la maiuscola. Immensa, immanente, ostile ma sbalorditiva: la Natura.

Poi quando si termina l’ultima pagina, si capisce quale sia il valore di questo racconto di Bill. E’ uno di quei libri che ti mette in corpo una certa frenesia di andare. Quella sensazione che i TDM conoscono bene e che Chatwin chiamava l’erranza. La necessità di partire, zaino in spalla e scarpe comode, a volte con una meta approssimativa, perché la cosa fondamentale è solo quella di andare. Viaggiare, scoprire, andare avanti.. Una passeggiata nei boschi, anche se non state davvero pensando di partire per gli Appalachi, è un ottimo compagno per qualsiasi viaggio.

Alla prossima M.I.

4 commenti

Laura 9 Settembre 2018 - 11:11

Un libro che ispira – come il film A spasso nei boschi con Robert Redford – che ispira sempre più persone ad intraprendere il Sentiero degli Appalachi. Lo ha da poco concluso, stabilendo il record come più giovane italiano, Federico Ghelli (The Walking Fed).

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Monica Nardella 13 Settembre 2018 - 11:15

Non lo sapevo! Che segnalazione interessante!

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Laura 9 Luglio 2018 - 23:44

Ho amato anch’io il film di Redford e Nolte e quindi mi sono appassionata al Sentiero degli Appalachi. Per chi come me sta pensando se intraprendere o meno questa impresa consiglio di seguire il diario di viaggio (su Facebook è The Walking Fed) di un ragazzo italiano che sta percorrendo il cammino proprio ora.

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Monica Nardella 12 Luglio 2018 - 20:48

grazie mille per la segnalazione, lo vado a cercare anche io sono curiosissima!

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