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Cosa vedere a Vignola

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Palazzo Barozzi Scala Chiocciola

Cosa vedere a Vignola, piccolo comune ai piedi dell’Appennino modenese? Indubbiamente l’Acetaia cittadina, la Rocca e Palazzo Boncompagni, comunemente chiamato Palazzo Barozzi!

Cose da vedere a Vignola

Abbiamo scoperto questi due gioiellini durante il nostro weekend nella cittadina in provincia di Modena, in occasione della conclusione del restauro della Torre del Pennello, una delle tre torri della Rocca di Vignola.

 

Acetaia-Comunale-Vignola

Acetaia Comunale

L’aceto balsamico

Uno dei prodotti di punta della zona è senza dubbio l’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP e IGP quindi il nostro tour non poteva che iniziare dall’Acetaia comunale, l’ambiente dedicato al processo di produzione e invecchiamento dell’aceto.

La visita ci ha permesso di scoprire i segreti dei produttori modenesi che ricorrono alle batterie, l’insieme di botti dalle dimensioni e dai legni differenti, in ambienti come i sottotetti, per sfruttare le escursioni termiche indispensabili per i processi di maturazione dell’aceto.

Indirizzo: Via Bellucci 1, presso il Municipio. Contatti 059-777713.

 

Palazzo-Barozzi-Scala

La base della Scala a chiocciola

Palazzo Boncompagni Ludovisi (o Barozzi).

Tra le altre cose assolutamente da vedere a Vignola, come dicevamo, c’è Palazzo Boncompagni.
Costruito in epoca rinascimentale (negli anni 1560-1567) su committenza di Ercole Contrari il Vecchio su progetto di Jacopo Barozzi (da cui il soprannome), passò nelle mani dei Boncompagni e rimase nel patrimonio di famiglia fino a metà ‘900.

Ciò che rende particolarmente interessante questo palazzo, distribuito su quattro piani proprio accanto al castello di Vignola, è la bellissima scala a chiocciola ubicata nell’ala laterale sinistra della struttura.

La scala, sorretta da una sola colonna, presenta 106 gradini autoportanti e si avvita verso l’alto per oltre dieci metri, con una forma elicoidale che la fa sembrare letteralmente sospesa.

Le decorazioni a grottesche non sono originali, risalgono al 1880 quando il principe Boncompagni convocò Fermo Forti e Angelo Forghieri, due pittori modenesi, per realizzare pitture a tempera molto in voga nel Rinascimento.

Palazzo-Barozzi-Scala-chiocciola

Prospettiva dalla base della Scala verso il soffitto

Jacopo Barozzi fu uno degli architetti più famosi del suo tempo, lavorò molto a Roma presso i Farnese e fece parte della cerchia di Michelangelo. Tra le opere più significative che lasciò nella capitale, ricordiamo Palazzo Farnese, la Chiesa del Gesù, il Tempio di S. Andrea sulla via Flaminia, gli Orti Farnesiani al Palatino e Villa Giulia. Alla sua morte, fu seppellito al Pantheon.

Per visite guidate, a cura dei volontari, si può mandare una mail a palazzo.barozzi@gmail.com.

Indirizzo: Piazza dei Contrari 3. Orari: apertura nel fine settimana o nei giorni festivi infrasettimanali (previa prenotazione) dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.  Le visite si svolgono alle 10.30, 11.30, 15, 16 e 17. Prezzi: 2€. Gratis fino a 11 anni.

Vignola e il buon mangiare

Torta-Barozzi-Vignola

Una fetta di Torta Barozzi

Un’attività golosa che vi consigliamo a Vignola è l’assaggio della celeberrima torta Barozzi. Questo dolce è stato ideato a fine ‘800 dal maestro pasticcere Eugenio Gollini. Nel 1907 è stato ribattezzato col nome del famoso architetto in occasione dell’anniversario della sua morte.

La ricetta, a base di cioccolato fondente, arachidi e mandorle, uova, burro e zucchero non è mai cambiata negli anni anche se si continua a parlare di un ingrediente segreto indispensabile per realizzare una torta Barozzi originale.

Per altri consigli pratici, leggete

Leggi anche Dove dormire e mangiare a Vignola e dintorni

Escursioni nella natura

A chi ama stare all’aria aperta, suggeriamo il Percorso Sole, un piacevole itinerario che collega il comune a Modena. E’ percorribile a piedi o in bici lungo il fiume Panaro.

Altro suggerimento, una escursione nel Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina, 100 chilometri di castagneti, boschi e borghi, caratterizzati dal profilo inconfondibile delle guglie arenacee.

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