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Libri per viaggiare sul luogo del delitto

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Slussen and Stockholm

Lo schiaffone è arrivato il 5 ottobre: Henning Mankell è morto. Il papà del commissario Kurt Wallander non c’è più.

Aria gelida in un giorno con un alba lunghissima, neve ovunque giri lo sguardo. La Svezia, la cittadina di Ystad. Bottiglie vuote, senso di spossatezza, sonnolenza, senso di colpa. Voglia di non arrendersi, nonostante le difficoltà. Sete di giustizia, nonostante le sconfitte. Forse, i lettori di Henning, dopo aver appreso la notizia sono stati catapultati nel mondo di Kurt, come è capitato a me.

Ystad Svezia

Ystad [photo credit Julien Carnot by Flickr]

I libri della serie di Wallander, sono polizieschi. Ma queste storie (rese ancor più famose nel mondo grazie alle trasposizioni televisive, soprattutto quella recente, della BBC, con Kenneth Branagh) raccontano tematiche universali, con un piglio ed uno stile tutto europeo. I personaggi, sono umanissimi e vulnerabili, uomini e donne messi costantemente alla prova dalla vita. Se l’ambiente descritto è dunque svedese, soprattutto quello che gira intorno alla cittadina di Ystad, forse è poco rilevante, poiché gioie ed angosce dei personaggi, problemi e soluzioni affrontati nelle storie: tutto è europeo. Henning è uno scrittore di tutti, non solo degli svedesi, e Wallander è anche nostro. Lo è, almeno, tanto quanto lo sono: il Montale di Izzo, il Montalbano di Camilleri, il Charitos di Markaris, od il Maigret di Simenon e pochi altri ancora.

Una delle grandi cose che ha saputo fare il “romanzo di genere” (per intenderci, il libro giallo in senso lato, inclusivo di molti sottogeneri) è quella di riuscire a descrivere la realtà contemporanea in modo assai efficace. Questo fattore, insieme ad una scrittura anch’essa attuale, hanno certamente favorito la diffusione tra il pubblico di lettori di queste storie di crimine e misfatti. Forse, ha contribuito anche la necessità delle persone di voler chiarezza e giustizia dal mondo nel quale vivono. Comunque un fatto è certo, il “giallo” è il genere letterario che nel secolo passato ha ereditato il testimone dal Romanzo (esatto, quello con la erre maiuscola). Con questo non mi sognerei mai di dire che il romanzo è morto, ha passato la mano, e bla, bla bla.. No! Il punto è che per quanti Romanzi, monumento del genio umano (vedi Joyce, Marquez, ecc..), siano stati scritti negli ultimi cent’anni, e vengano scritti ancora; il giallo è quello più diffuso tra chi legge. È dunque un bene che vi siano autori, così capaci, da averlo riscattato  dall’intrattenimento puro, portandolo verso qualcosa di più. Mankell, faceva parte di questo gruppo, piuttosto ristretto, di capaci autori. I suoi libri non deludono! Ecco perché ci mancherà.

Slussen and Stockholm

Stoccolma

Per i turisti di mestiere poi, questi libri sono un succulento spunto per viaggiare sul luogo del delitto! Avete mai pensato di viaggiare sui luoghi di Montalbano, e magari fermarsi a gustare un piatto di “alicette fresche fresche”? Allora perchè non fare un salto al Nord? La Svezia con Mankell in tasca! In Italia, tutte le storie di Wallander sono pubblicate dalla Marsilio. Però Henning, è stato un autore prolifico che ha scritto storie anche non poliziesche. I suoi romanzi sono tutti ottimi compagni di viaggio. Se dunque doveste recarvi in Svezia nei prossimi giorni, un libro da mettere in valigia, ad esempio, potrebbe essere: Scarpe Italiane (sempre pubblicato dalla Marsilio). Un modo simpatico per portarsi dietro un po’ di terra nostrana fin dal titolo. Non fatevi illusioni però, è sempre una storia molto nordica. Storia di viaggi e d’amore, con epicentro al largo di Stoccolma, in quel mondo così particolare che è fatto di isole fredde e cuori in tormenta [anzi, vi va una una passeggiata in una Stoccolma insolita? Visitate lo Skogskyrkogarden, un parco, un luogo di design, un sito Unesco ma pure un…cimitero! Se invece vi accattiva l’idea di un’isola dal carattere vitale e un po’ indie, consigliamo una tappa a Södermalm].  Ora, dopo lo schiaffo ecco una buona notizia, una carezza! Il Nobel per la letteratura è stato assegnato. Il prestigioso riconoscimento è andato alla scrittrice e giornalista bielorussa Svetlana Alexievich. Di lei parleremo in un prossimo Scaffale, perchè Svetlana merita di non veder soffocare il suo momento di gloria sotto l’ombra del lutto che proviamo per Mankell.

Alla prossima. M.I.

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