Nel primo articolo dedicato al mio entusiasmante viaggio ho spiegato come arrivare alle Isole Galapagos e vi ho fornito una serie di informazioni utili alla pre-partenza ma, una volta giunti a destinazione, che cosa si fa durante il soggiorno? Ripercorriamo insieme quanto mi è successo durante la settimana di crociera!
Crociera alle Galapagos
Le tappe e le attività svolte:
- Isla Santa Cruz – Puerto Ayora: (punto di partenza)
- Isla Santa Cruz: escursione area tartarughe giganti
- Isla Isabela – Volcan Sierra Negra: escursione a piedi
- Isla Isabela: snorkeling
- Isla Isabela – Baia dei Flamingo: escursione per avvistare i fenicotteri
- Isla Isabela – Centro di riabilitazione delle tartarughe: visita del centro
- Isla Santa Cruz – Bahia Ballena: escursione a piedi
- Isla Eden: snorkeling
- Isla Santa Cruz – Cierro Dragon: escursione a piedi
- Isla Seymour Norte: escursione a piedi
- Isla Santa Cruz
- Las Bachas Beach
- Isla Rabida: escursione a piedi e snorkeling
- Isla Santiago – Puerto Egas: escursione e snorkeling
- Isla Bartolomè: snorkeling
- Sombrero Chino: escursione in zodiac, il gommone della barca, per avvistamento pinguini
- Caleta Tortuga Negra: escursione in zodiac nella foresta di mangrovie per avvistamento razze e tartarughe
- Islote Masquera: escursione in zodiac per l’avvistamento di varie specie di uccelli
Le Galapagos rappresentano un’opportunità unica per staccare totalmente dal nostro stile di vita frenetico ed immergersi totalmente in una natura davvero selvaggia.
Le attività previste consistono in camminate e nuotate nel silenzio più assoluto e, nella maggior parte dei casi, con i vostri compagni di navigazione (se si escludono gli animali!).
Escursioni e attività non sono mai veramente impegnative da un punto di vista fisico: la stanchezza che si avverte a fine giornata il più delle volte è frutto delle emozioni e delle sorprese vissute sulle diverse isole.
Obiettivo di questo reportage non è di descrivere nel dettaglio tutto quello che ho visto e le emozioni provate perché parte integrante di questo genere di viaggio è la sorpresa e non vorrei con le mie parole attenuare la meraviglia che di sicuro proverete una volta a destinazione.
Mi limiterò a un “assaggio” che forse potrebbe diventare la spinta decisiva a partire per le Galapagos!
Nell’area delle tartarughe giganti potrete capire cosa significhi per una tartaruga dover sostenere il peso del proprio carapace e potrete sentirvi veramente piccoli al cospetto di questi esseri così preistorici!
La cosa che mi più ha stupito di questa escursione è stata la scoperta della vulnerabilità delle tartarughe giganti rispetto alle formiche: pensate che, per non correre il rischio di essere uccise (incredibile ma vero) solitamente si riposano nel fango!
Girando per le spiagge potrete rimanere anche voi colpiti dagli incredibili colori dei Sally Lightfood Crab, granchi velocissimi nello sgattaiolare sulle rocce.
Passeggiando per Isla Seymour Norte potrete ammirare le Magnificent Frigatebird, le Great Frigatebird e le Blue-Footed Booby.
Le prime sono caratterizzate da un pomo rosso che viene gonfiato nella stagione dell’amore come richiamo per le femmine: probabilmente un ottimo “segnale” ai fini dell’accoppiamento ma decisamente poco elegante quando questi uccelli si librano in volo!
Le Magnificent e le Great Frigatebird non sono in grado di catturare il pesce autonomamente e quindi tendono a volare molto in alto aspettando che gli altri uccelli catturino il pesce al posto loro.
Vittima di queste “rapine” sono spesso le sule, costrette addirittura a rigurgitare il cibo già ingoiato!
Gli esemplari più famosi alle Galapagos sono però le Blue-Footed Booby (la loro immagine è stata usata per la copertina dell’ultima versione della Lonely Planet)!
A Puerto Egas potrete desiderare di sentirvi rilassato come solo un’iguana sa fare e, spettacolo unico nel suo genere che accade solo in questo arcipelago: vederle nuotare!
A Cierro Dragon potrete scoprire le Lang Iguanas, forse l’animale che mi ha più impressionato, poiché sembra veramente un drago!
Presso Sombrero Chino potrete vedere pinguini che si fanno la toeletta e praticamente ovunque potrete ammirare i leoni marini che si rilassano sulla terraferma.
Come si può notare dalle foto, i leoni marini non si formalizzano per la presenza umana e anzi, se vogliono, ne sfruttano placidamente i comfort (nel caso specifico l’ombra)! Noi ne abbiamo incontrati di dinamicissimi in acqua.
Di tutto ciò che mi è successo, l’incontro con il leone marino sott’acqua è stata la cosa che mi più mi ha emozionato, un’esperienza incredibile e impossibile da esprimere a parole!
Mentre nuotavo, mi sono ritrovato in buona e “cattiva” compagnia…
INFORMAZIONI SULL’IMBARCAZIONE
Devo ammettere che quando ho visto il King of the Seas, a Puerto Ayora, sono rimasto un po’ interdetto per qualche minuto: con quella barca avremmo dovuto affrontare la visita delle Galapagos?
Mi sono pentito di aver acquistato un pacchetto “economico”, temendo di aver sopravvalutato sicurezza e comfort dell’imbarcazione presente nell’offerta ma appena salito a bordo e nei giorni a seguire mi sono ricreduto!
A questa barca infatti rimarranno legati per sempre dei bellissimi ricordi, in particolar modo la parte superiore multiuso: ottima per la cena, fantastica per il riposo post-pranzo e utilissima base per i tuffi!
Il rapporto conflittuale con la cabina purtroppo non si è sanato durante la crociera (tanto che non l’ho neppure fotografata) perché ho patito gli spazi ridotti al minimo (era una doppia con due letti a castello) e l’assenza di ricircolo di aria fresca.
A fine viaggio non sono giunto a una conclusione definitiva: ero alla mia prima esperienza in barca quindi non sono certo che una cabina più accogliente avrebbe alleviato il mio malessere notturno.
Non ho avuto alcuna difficoltà, invece, a gestire la limitata riserva d’acqua a bordo. La morale dunque è non spendete più del dovuto per i comfort perché durante la settimana di crociera le giornate sono – come è giusto che sia – talmente intense da non consentirvi di trascorrere troppo tempo sulla barca stessa!
Una volta sulla King of the Seas, oltre all’equipaggio, abbiamo conosciuto la nostra guida naturalistica FONDAMENTALE per visitare le Galapagos: infatti, durante durante le escursioni non si può mai andare da soli!
Graciela è molto preparata, ama la natura e il suo lavoro ma ha una scarsa propensione all’interazione con i visitatori che fanno troppe domande: con me ha dovuto essere particolarmente paziente non solo perché sono molto curioso ma perché spesso mi avventuravo fuori dalle zone autorizzate mentre facevo snorkeling.
ATTENZIONE a rispettare le prescrizioni che vi daranno (insomma, non fate come me!).
Cesar è un grande cuoco che ci fornito con i suoi piatti tutte le energie di cui avevamo bisogno per affrontare le escursioni. Ci ha servito colazioni ricche a base di thè o latte, succo di frutta, frutta fresca, muesli ed altre prelibatezze e pranzi e cene sempre abbondanti, con un’equa alternanza di ricette a base di pesce e carne con l’immancabile riso cotto in tutti i modi possibili (anche quelli che non immaginate!).
Non è mancato neppure il dolcetto per concludere in bellezza la serata!
Se tutte queste emozioni vi hanno stancato potete anche decidere di concedervi un po’ di meritato relax in qualche spiaggia “affollatissima” o ammirando un tramonto.
… non mi resta che augurarvi Buon viaggio!
Articolo redatto da Federico Immordino
3 commenti
Sono talmente tante le mete che desidero visitare, che ogni tanto me le dimentico…Sinceramente credo di aver accantonato le Galapagos per via del lungo viaggio per arrivarci e il conseguente dubbio: basteranno due settimane per girarle bene?
Adesso ovviamente mi è tornata una gran voglia di andarci leggendo questo MERAVIGLIOSO racconto!!
un viaggio da sogno!
Voglio anch’io entrare nel guscio di tartaruga (poi riuscirò a uscirne?) 🙂
Che bellissime foto! Ecco un viaggio che voglio fare una volta nella vita.