Rocchetta a Volturno è un borgo, in provincia di Isernia, che custodisce delle chicche davvero sorprendenti.
Quella che abbiamo visitato noi è Rocchetta Nuova, incastonata tra le Mainarde e il fiume Volturno, perché la Rocchetta Alta (o anche detta Vecchia) è abbarbicata al fianco della montagna in stato di abbandono dopo un serie di pericolose frane.
Il borgo è sede dello straordinario (e ahimè poco conosciuto) Museo del Secondo Risorgimento, una testimonianza preziosa della posizione strategica del Molise durante i conflitti mondiali, in particolar modo nel secondo quando fu attraversato (unico caso italiano) da ben quattro linee di fronte (Linea Viktor, Linea Barbara, Linea Bernhardt, Linea Gustav).
Frutto della sinergia tra l’Associazione Scapoli 1943/1944 ed il Comune, il Museo vanta una quantità inimmaginabile di reperti tra armi inertizzate (circa 300), divise (circa 150 di soldati italiani, inglesi e tedeschi), riviste, fotografie, video.
I reperti bellici, suddivisi per nazione in 12 sale, sono allestiti anche sotto forma di “racconto”: possono essere ammirate delle “scene” di guerra che colpiscono per il loro commovente realismo.
In particolar modo sono rimasta affascinata dalle ricostruzioni volte a documentare le difficili condizioni di vita dei soldati durante i conflitti, colti ad esempio nel momento del rancio con un fornellino da campo e la gavetta.
Le lunghe ricerche a Roma presso l’archivio storico dell’Esercito hanno permesso ai fondatori di scoprire che il Corpo Italiano di Liberazione (dopo lo scioglimento del regio Esercito a seguito dell’armistizio) è nato nel marzo del ’44 proprio sulle Mainarde molisane attraversate, lo ricordiamo, dalla Linea Gustav e che si è distinto pochi giorni dopo nella battaglia trionfante sul Monte Marrone.
Un’altra tappa da contemplare durante un week end a Rocchetta a Volturno è il lago di Castel San Vincenzo, sito nell’omonimo comune, location ideale d’estate per un bagno rigenerante o piacevole nelle mezze stagioni per passeggiate nella natura.
Crediamo che, persino d’inverno, regali delle incredibili suggestioni visto che le montagne che lo incorniciano si riflettono sulle sue acque creando effetti ottici incantevoli!
Suggeriamo, sempre in zona, di fare una visita agli Scavi di San Vincenzo al Volturno e all’Abbazia di San Vincenzo Nuovo (leggete Molise tra romani e monasteri).
Dove dormire a Rocchetta a Volturno
Noi abbiamo alloggiato alla Noce Spagnola, un delizioso B&B ricavato in un antico casale in pieno centro in cui, a farla da padrona, è la pietra tufacea in contrasto con un design moderno e accattivante! La nostra master suite si affacciava sulla vallata e vi assicuro che svegliarsi al mattino, godendo di questo panorama, non ha davvero prezzo!
Se poi aggiungete l’appeal di una colazione nel giardino dominato dall’albero che dà anche il nome al complesso, potrete immaginare quanto sia stato difficile non restare su quella comoda panca a leggere un buon libro, sorseggiando un caffè e sgranocchiando un dolce fatto in casa. Affidatevi a Pio, il giovane padrone di casa: con l’entusiasmo di chi ama la propria terra vi guiderà alla scoperta di questo angolo di Molise ancora selvaggio e genuino!
Dove Mangiare a Rocchetta a Volturno
Consigliamo, per averla sperimentata, l’azienda Agrituristica Costantini dove abbiamo degustato una serie di prodotti tipici avvero ottimi. Considerate che l’azienda ha, proprio accanto al ristorante, un allevamento di maiali e bovini di razza Bruna Italiana (alimentati con cereali e foraggi locali) con cui vengono prodotti i salumi e i formaggi con metodo artigianale: più a km 0 di così! Se andrete con i vostri bambini, inoltre, potranno divertirsi a osservare le mucche o a scorrazzare nel giardino.
Se volete approfondire, il nostro tour, cliccate su Molise!