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Libri per la notte di Halloween

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Halloween e

È la lunga notte di Jack, è Halloween. Le anime dei defunti vagano per le strade, la nebbia della superstizione avvolge ogni cosa, mentre il vento gelido del terrore spazza le campagne e le città, lugubri risate di streghe malvagie irrompono tra i vivi e destano i morti. C’è pure un gatto nero e naturalmente… un grido di donna!

Fanciulli mascherati da diavoletti oramai “infestano” gli usci delle case da New York a Roma a Tokio, adepti dell’oltretomba, esorcizzano sopratutto per gli adulti il funesto momento, quando la “triste mietitrice” busserà… ahahahahaaa! Hihiihii!! Brrr… paura. No? Vabbè, continuo lo stesso.

Non aprite quella porta! Altrimenti verrete circondati dai piccoli diavoletti con i loro aguzzi tridenti e dovrete rispondere all’aspro quesito che giunge dall’oltretomba: trick or treat? Dolcetto o scherzetto? Darete un’offerta o prenderete una bastonatura? Non rispondere non vi è più concesso, ormai è troppo tardi e non avete scampo. E adesso… un po’ di paura? Ok, lasciamo stare.

Probabilmente non avete paura perché da viaggiatori consumati, avete visto il mondo e, cose del genere, non attaccano. Meglio così.

Eppure, un’orda di bambini, per lo più di strada (tipo gli scugnizzi nostrani), mascherati inverosimilmente da diavoletti e “compagnia morta” era una faccenda che un tempo veniva presa sul serio. Dolcetto? E te la cavi. No dolcetto? Nessuna offerta? Peggio per te!

Pensate a un branco di ragazzini tipo quelli del signore delle mosche, irreggimentati, coalizzati, violenti… non c’è da scherzarci troppo.

Ma oggi, per fortuna, è un’altra cosa. Dunque se per caso avete qualche piccolo/a Jack Lantern accanto, non lasciatevi sfuggire un libretto delizioso, scritto da un grande. L’albero di Halloween di Ray Bradbury, esatto, proprio lui, il papà di Fahrenheit 451 (che se non lo avete letto, lo trovate negli Oscar Mondadori). Fin dal titolo è chiaro che siamo perfettamente in tema con il 31 di ottobre, si tratta di una storia di viaggi molto particolari dunque è vicina anche a TDM. Insomma scritta per i piccoli turistidimestiere, divertente anche per i grandi.

La notte è lunga però. Così Einaudi ci offre ben due volumi, uno di Racconti di Halloween. Per non dormire questa notte, una splendida raccolta di storie “paurose” uscite dal genio dei grandi scrittori del passato e di oggi, dove chi potevamo trovare in prima fila se non Edgar Allan Poe?

L’altro libro, Halloween. Nei giorni dei morti che ritornano di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi è proprio pane per i nostri denti, per i denti di un TDM. Gli autori affrontano un viaggio lungo tutta la penisola, alla ricerca delle origini e delle manifestazioni popolari delle feste dei morti (ovvio, Halloween in testa). Un lavoro davvero interessante, di agevole lettura e che ha il pregio di stimolare il lettore a partire per andare a visitare luoghi più o meno conosciuti, sempre suggestivi e che valgono il viaggio.

Dopo questa carrellata da brivido…

Dato per scontato (e poi mica tanto) che una sempre magnifica lettura quando si parla di tradizioni popolari, soprannaturale & co., è l’opera (si lo so, un po’ vecchiotta, ma quando una cosa piace; piace) di Frazer, Il ramo d’oro e, dato meno per scontato, che Storia notturna. Una decifrazione del sabba di Carlo Ginzburg, è uno di quei libri che andrebbero letti.

Chiudiamo in terrifica bellezza con un libro nordico dal quale sono già stati tratti due film. Uno è Lasciami entrare, dello svedese Tomas Alfredson, bello. L’altro, Blood Story di Matt Reeves che però è il solito remake made in USA.

Di John Lindqvist pubblicato da Marsilio, Lasciami entrare. É un romanzo di genere, molto bello e del quale è meglio non svelare nulla, diciamo solamente che è una storia che più di Halloween non si può!

Trick or Treat? M.I.

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