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Casa Santicchio: un week end immersi nella natura del Casentino

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Panorama del Casentino

Dove dormire in un weekend in Casentino, un angolo di Toscana al confine con la Romagna ancora poco conosciuto?

Il Casentino e la Vallesanta si collocano in una zona ricchissima di boschi rigogliosi. Il Monte Falterona, che svetta da oltre 1600 metri, unito ai 1000 metri di altre colline, contribuisce a isolare la zona.

Cosa vedere in Casentino e Vallesanta

Pensate che, fino al 1850, il passo dei Mandrioli era chiuso e, per arrivare da Firenze, occorreva guadare ben 3 fiumi! L’isolamento dunque ha preservato il Casentino da un eccessivo afflusso turistico ma non ha intaccato la generosità e l’ospitalità delle genti che lo abitano da sempre: dovreste vedere la luce che brilla nei loro occhi quando parlano della propria terra!

A dispetto del nome con cui è anche conosciuto, Valle Rinchiusa, ricordiamo che gli antichi tratturi, i passi appenninici e antichissime vie di collegamento, hanno permesso l’accesso alla valle e i contatti con la popolazione.

Ad esempio, in questa zona si snoda la Via Romea, fondata da Alberto di Stade e conosciuta anche come via Maior o via degli Svevi. Grazie alla Romea, i pellegrini arrivavano a Roma da Monaco di Baviera e lungo la strada potevano alloggiare grazie ai segni di riconoscimento ufficiali, in uno degli Hospitales sorti proprio consentire una pausa ristoratrice.

Hospitale-Pellegrini-Casentino

Hospitale dei Pellegrini nel Casentino

Tuttora, in questo luogo pervaso da così forte spiritualità (oltre alla Romea, vi passa anche il Cammino di Assisi, che va da Dovadola ad Assisi, senza considerare La Verna e l’Eremo di Camaldoli) i 250 abitanti della Valle Santa (così chiamata perché posta dinanzi al Sacro Monte della Verna) abituati a vedere pellegrini con lo zaino in spalla passare con la mappa in mano, sono pronti ad accoglierli con grande generosità.

Panorama Casentino.jpg

Il meraviglioso panorama del Casentino

Abbiamo avuto la possibilità di scoprire il Casentino grazie a Laura e Marzio di , un podere del ‘600 alle pendici del Monte Penna, che hanno deciso di condividere con noi l’amore che li lega a questa splendida valle.

Laura e Marzio vivevano infatti a Milano ma qualche anno fa, “vittime” di un vero e proprio colpo di fulmine per questi paesaggi, hanno mollato tutto per vivere una vita diversa, tutt’uno con la natura.

Casa-Santicchio-Casentino

Casa Santicchio

Ma anche altri hanno subito lo stesso incantesimo: D’Annunzio, Dante e Pavese che ne scrissero nei propri racconti e San Francesco D’assisi, che ricevette in dono la montagna di La Verna e qui decise di fondare il proprio santuario, dove sembra abbia ricevuto le Stimmate.

Quando siamo arrivati nel Casentino, la prima sensazione è di esserci persi piacevolmente nel verde. Casa Santicchio ci aspettava, soleggiata in una radura in mezzo al parco, a circa 1 chilometro dalla strada.

Panorama-Casa-Santicchio-Casentino

Il panorama da Casa Santicchio

Si può arrivare a destinazione solo con un’auto 4×4, perché l’area, facente parte del Parco Naturale delle Foreste Casentinesi, è soggetta a una rigida tutela e la strada, un po’ dissestata, non può essere sistemata. Credete che questo sia un problema? Assolutamente no: Laura, gentilissima, viene a recuperarci a valle ed in 5 minuti siamo arrivati!

Anche se il servizio navetta è molto efficiente, potreste anche decidere di fare due passi: in una ventina di minuti arrivereste a destinazione, fieri di voi! Al nostro arrivo lo scenario era da togliere il fiato: immaginate un podere del ‘600, completamente restaurato, costruito con pietre faccia a vista e legno, con una vasca di legno ed una sauna a forma di botte all’esterno ed un panorama in cui un verde mai visto dominava su tutto il resto, in contrasto con un cielo azzurro da cartolina!

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Il caldo camino di Casa Santicchio

Inevitabile darsi subito una spiegazione: ecco cosa ha fatto innamorare Laura e Marzio di questo luogo, facendoli fuggire dalla città per restaurare un rudere, dandogli nuova vita!

Gli interni di Casa Santicchio vi faranno fare un piacevolissimo salto nel passato: avete presente una vecchia casa di campagna? Un delizioso casale arredato in modo semplice e rustico dove non mancheranno sorrisi, accoglienza, gentilezza e amore per la natura, oltre naturalmente ad una confortevole camera – o un appartamento – in cui riposare dopo una lunga passeggiata!
Convivialità è decisamente la parola d’ordine! Per i pasti, basati su cibi locali, di stagione e possibilmente biologici, vi accoglierà una bella sala dove potrete mangiare con gli altri ospiti ad una grande tavolata accompagnati dalla musica di un coloratissimo jukebox degli anni ’70.

Casa-Santicchio_Juke-Box

Il jukebox di Casa Santicchio

Dopo cena, invece, potrete godervi un po’ di relax in veranda, ascoltando i rumori del bosco (e la parola “rumore” non è casuale: il bosco sussurra, respira, geme!), oppure, quando le temperature sono più rigide, davanti ad un camino dove potrete sfogliare un buon libro.

Per gli irriducibili della tecnologia, non manca il Wifi libero e gratuito nella sala. Questo luogo così semplice e a contatto con la natura vi farà sentire bene, aiutandovi a ritrovare i ritmi e i sapori genuini di una volta che in città abbiamo irrimediabilmente smarrito ed è senza dubbio in una posizione ideale per la scoperta del Casentino!

Casa-Santicchio_Casentino

Casa Santicchio in un collage!

Articolo redatto da Michela Mazzotti

2 commenti

giordano 4 Giugno 2014 - 11:43

Buona giornata nell’articolo, si fa cenno al Cammino di Assisi, ma denominato in modo errato??….. come cammino di San Francesco….. si prega di fare la variazione……
grazie
pax et bonum …
giordano
www . camminodiassisi . it
info @ camminodiassisi . it

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Monica Nardella 10 Giugno 2014 - 10:38

Buongiorno Giordano, grazie per la segnalazione, abbiamo subito rettificato il nome del Cammino 😀

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