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Trekking nelle Cinque Terre: il Sentiero Azzurro

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Durante il weekend a Sestri Levante, abbiamo fatto tappa alle Cinque Terre e ci siamo cimentati in un trekking lungo un percorso strepitoso dal punto di vista naturalistico: il Sentiero Azzurro.

Sentieri per il trekking nelle 5 Terre

L’intero tracciato, classificato come sentiero n.2, si dipana nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e unisce tutti i borghi.

Noi, per questione di tempo e di allenamento, ci siamo limitati a percorrere i 3,7 km che collegano Corniglia a Vernazza e consigliamo di seguire proprio questa direzione perché il colpo d’occhio all’arrivo è davvero indimenticabile!

Forse a molti il Sentiero Azzurro non suonerà familiare ma chi non conosce la Via dell’Amore?

Ebbene, questa famosissima strada, chiusa purtroppo da settembre 2012 per inagibilità, è il primo tratto del sentiero, quello che collega Riomaggiore a Manarola!

 

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Panorama lungo il Sentiero Azzurro

 

L’inizio del sentiero è facilmente individuabile, soprattutto dopo che qualcuno ha aggiunto un supplemento di informazione con una scritta “artigianale”, in corrispondenza di una stradina senza uscita esortando il pellegrino a oltrepassarla, proseguendo per un altro centinaio di metri!

 

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Le indicazioni per Vernazza

Abbiamo imboccato il ponte del Canale e, subito dopo,  abbiamo percorso un tratto ricavato in un bellissimo uliveto che crea un certo effetto “straniante”.

Diciamocelo, chi si aspetta centinaia di alberi di ulivo in una terra conosciuta per i suoi panorami a strapiombo sul mare? Pochi, pochissimi!

 

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Il parco di ulivi che si attraversa durante il trekking

 

Il grado di difficoltà è definito “lieve”, ma possiamo dirvi che la salita si fa “sentire”.

Si deve affrontare infatti un dislivello di circa 100 metri lungo un terreno fortemente accidentato. A tratti “spianati”, si alternano lunghi tratti in salita serviti da gradini scavati nella roccia che seguono ovviamente la natura impervia del terreno.

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Le gradinate che rendono i percorsi meno impervi

 

Un punto panoramico davvero mozzafiato (in tutti i sensi!) è quello che torreggia sulla spiaggia di Guvano.

Per regolarizzare il respiro e godere la vista, consigliamo una breve sosta.

Uun paio di foto, un sorso d’acqua e via! di nuovo in marcia per il tratto più impegnativo del Sentiero Azzurro, quello che vi porterà ai 208 metri di Prevo dove si trova anche l’unico punto di ristoro dell’intero percorso.

 

Cinque Terre in bici? Leggete il nostro articolo!

 

Giunti nella frazione di Vernazza, le vostre gambe sentiranno la meta vicina e accelereranno il passo: attenzione, perché la discesa (in questo primo tratto in scalinata) può essere più agevole della salita ma certamente anche più insidiosa!

Dopo un secondo passaggio tra uliveti e vigneti vi ritroverete, improvvisamente, di fronte al bellissimo panorama di Vernazza.

Resterete incantati, letteralmente.

Molti dicono che sia il borgo più bello delle Cinque Terre: noi non vogliamo stilare una graduatoria perché, come disse Gibran “L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni e così noi vediamo magia e bellezza in loro ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi”.

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Il panorama su Vernazza dal Sentiero Azzurro

 

La chicca: la Liguria non è solo mare: conoscete il Circuito regionale dei Giardini visitabili (storici e moderni) attivato nel 2007?

 

Quando andare sul Sentiero Azzurro

Noi consigliamo sempre di visitare luoghi di forte richiamo turistico in bassa stagione, quando esprimono il meglio grazie a una bassa affluenza (e costi più contenuti).

Abbiamo avuto la fortuna di fare il nostro tour in un assolato week end di marzo con temperature gradevoli e mai proibitive, neppure nel momento di massimo sforzo durante il trekking!

La partenza da Corniglia alle 15 (e arrivo alle 16.30) ci ha permesso di godere dei colori stupefacenti del tramonto che ha “aranciato” case, terrazzamenti e lo stesso mare: una favola!

 

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Meravigliosa Vernazza dal Sentiero Azzurro

 

Info utili sul Sentiero Azzurro

Il percorso, a causa della natura del terreno, è sconsigliato ai passeggini. Questo non vuol dire che sia un sentiero proibitivo per le famiglie, al contrario!

Durante il nostro trekking infatti abbiamo incrociato genitori con bambini di 6-7 anni più divertiti che stanchi quindi… avventuratevi pure!

Contrariamente a tanti altri itinerari a strapiombo sul mare, non si soffre mai di vertigini: la passeggiata, nei punti più esposti, è sempre protetto da staccionate e in quelli più disagevoli, è servito da comodi passamano.

Noi non abbiamo utilizzato le racchette (ad esempio) ma, soprattutto se volete cimentarvi nell’intero sentiero Azzurro, consigliamo di dotarvi delle giuste attrezzature sportive.

La regola d’oro, non solo a certe altitudini ma in generale quando si fa trekking, è “vestirsi a cipolla” in modo da mantenere una temperatura corporea costante durante l’escursione.

Più strati leggeri proteggono dal freddo imprevisto (e imprevedibile) ma, all’occorrenza, possono essere eliminati. La pessima abitudine di alleggerirsi solo dopo aver sudato è la causa primaria dei noiosi raffreddori post escursione.

Fondamentali, secondo noi:

  • giacca antivento leggera
  • due magliette con buona traspirazione (una da indossare durante la camminata e l’altra di ricambio)
  • scarpe da trekking
  • uno zaino multitasche nel quale riporre tutto quello che vi serve distribuendo il peso su entrambe le spalle
  • una borraccia d’acqua
  • crema solare per i giorni più caldi.

Noi abbiamo consultato il portale Zalando.it e lì abbiamo trovato un paio di cosette che ancora ci mancavano (e che avremmo riutilizzato in montagna!).

Cosa vedere nei dintorni?

Se volete invece dedicarvi qualche ora in un paio di borghi dalla chiara impronta marinara, vi consigliamo Cosa vedere a Camogli in un giorno e Cosa fare e vedere a Portofino.

Se invece siete alla ricerca di un hotel a Sestri Levante, quello in cui abbiamo alloggiato noi, è davvero PER-FET-TO!

Post in collaborazione

1 commento

Ciccola 12 Marzo 2014 - 20:04

Mi è venuta una voglia pazzesca di visitare questi posti stupendi. Avevo già in mente di concedermi un paio di giorni ma temo di non riuscire a muovermi prima di giugno/luglio. Dici che il periodo è troppo da “alta stagione”? Meglio settembre?

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